Niente è come sembra!

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Più tardi arriva mia madre, e io sono tipo stanchissima, ma sto bene. Credo che, se non sentissi il dolore dei pugni, sarei la ragazza più felice del mondo. Chi non lo sarebbe ad avere vicino Mika?
Credo che da quando ci siamo visti, l'avò ringraziato tipo un miliardo di volte hahahahah.
Arriva mia madre, e torniamo a casa. Per tutto il tragitto devo ascoltare uno dei suoi lunghi e noiosi discorsetti. So che lo fa perché mi vuole bene, ma chiedere il mio parere ogni tanto?
Quando arriviamo vado subito in camera, e mi butto letteralmente sul letto. Sono stanchissima.
Mi arrivano dei messaggi, ma non ho proprio la forza di alzarmi e leggerli.
Così mi addormento.

Il giorno seguente la sveglia non suona, o forse si, ma comunque non la sento.
Mia madre mi viene a svegliare, e dall'espressione sul suo volto, capisco che non ha dormito molto. Nonostante questo, freddamente mi dice "sbrigati, che è tardi"
"Okay" rispondo.
Mi fa male sapere che siamo così distaccate, ma io non sono la tipa "baci e abbracci".
Quando arrivo a scuola la campanella è già suonata da 5 minuti, e ovviamente ho fatto le corse.
Quando arrivo in classe silenzio tombale.
Vedo dei posti vuoti: Lara e le sue amiche non ci sono.
Un senso di ansia e gioia si impadronisce di me, ma faccio finta di nulla e vado a sedermi.
Ho ancora i lividi, alcuni anche in faccia, e i miei compagni di classe non smettetono di fissarmi finché la prof li richiama.
"Pensavo non saresti venuta" esordisce Zoe
"Perché no?" Chiedo sedendomi
"Boh, dopo ciò che è successo"
"Va tutto bene, non ce ne sarebbe stato motivo" rispondo prontamente.
Certe volte sono fredda senza volerlo.
Zoe annuisce e si gira.
"Bene ragazzi-esclama la prof- da oggi, sarà con noi un nuovo compagno. Si chiama Nicola! Si è trasferito da poco dalla Toscana".
Entra in classe un ragazzino di media altezza, capelli ricci, biondi, occhi azzurri, jeans, maglietta degli U2, e zaino nero.
Un bel tipo, insomma.
"Ciao" dice accennando un sorriso
Tutti ricambiamo, alzandoci in piedi.
Lui si guarda un pò intorno, finché i nostri sguardi si incontrano per pochi secondi.
La prof gli indica l'unico posto libero infondo all'alula, nella fila accanto alla mia.
Mi siedo, e Zoe si gira verso di me facendomi l'occhiolino.
Che idiota ahhahaha.
Qunando la lezione finisce, Zoe mi dà una gomitata, ed indica Nicola.
Ha messo le cuffie, ha posato tutto nello zaino, e si è diretto fuori dalla classe.
Per quanto possa essere strano, mi affascina parecchio.
Una mano tocca il mio fianco, facendomi girare di scatto: è Matteo.
"Devo parlarti" dice in modo serio
Mi prende per mano e usciamo dalla classe, mentre noto che Carlo ci sta guardando male.
Cerco di fare una faccia buffa, per giustificare ció, ma é tutto inutile.
"Che succede?" Gli chiedo.
Il tempo di finire la frase, che le sue labbra finiscono sulle mie.
Un senso di piacere inizia a circolare in me, finché però lo sposto bruscamente da me. Non è questo che voglio!
"Hey.. Che succede piccola?" Dice lui avvicinandosi a me
"Nessuno ti ha dato tutta questa confidenza. Dovresti ringraziarmi che non ti ho dato uno schiaffo!".
Cerco di muovermi per andarmene, ma lui mi tiene ferma a sé.
"Hey lasciala stare!" Esclama una voce dietro Matteo.
"Carlo.." Dico sottovoce
"Ah si.. Altrimenti?" Dice lui girandosi lentamente
"Altrimenti te la vederai con me." Dice Carlo
La situazione si sta mettendo male, molto male.
Non posso permettere che, a causa mia, le persone a cui tengo stiano male.
E così, mentre Matteo sta per dare un pugno a Carlo, lo tiro dalla maglietta girandolo verso di me, e lui ovviamente ne approffitta per andarmi un altro bacio.
Dopodiché lo sposto, prendo Carlo per mano e me ne vado.
"Mi spieghi che cazzo ti è venuto in mente?" Dico una volta arrivati in classe
"Ah scusa, la prossima volta vi lascio in pace!" Esclama lui
"Ma no! Non è questo! Ma lui ti avrebbe potuto far male, e lo sai meglio di me."
"Ah, ora ti preoccupi per me?"
"Si, carlo. Sei mio amico, è normale." Dico seccata.
"Amico, si.." Dice, ed esce dalla classe.
Non sopporto quando fa così, sa che lo considero solo come un amico..Però mi dispiace, e anche tanto.
Mancano 5 minuti alla fine dell'intervallo, quando all''improvviso entra Nicola dalla porta.
Ha un'aria indifferente, della serie "non mi importa di nulla".
Dato che lui è tanto silenzioso, decido di avvicinarmi.
"Hey! Ciao, sono Arianna"
Lui si toglie le cuffie, e mi guarda
"Scusa, non ho sentito, puoi ripetere?"
Faccio una finta risata, e mi ripresento.
"Ah, io sono Nicola!" Esclama, e cerca di farmi un sorriso.
Entrambi siamo un pò in imbarazzo, e a salvarci é la campanella che suona.
Ci siamo tutti in classe, tutti tranne Carlo.
La prof inizia a spiegare, quando all'improvviso entra un ragazzo pieno di sangue in faccia: è lui.
Un sussulto esce dalla mia bocca, involontariamente.
Lui mi guarda, è stanco, si capisce dagli occhi, e dalla sua espressione capisco che sta cercando di chiedermi scusa.
MATTEO.
È stato Matteo.
Che stronzo.
"Prof, è urgente, posso andare in bagno?"Chiedo.
La prof annusice, mentre allarmata si dirige verso Carlo.
Sto per uscire dalla classe, quando lui mi ferma per un braccio "non farlo, ti prego"
"Devo." Dico, senza nemmeno guardarlo.
Arrivo fuori classe di Matteo, e gli invio un messaggio.
"Sei pronto a morire?"
"Se sei tu l'assassino, allora si"
"Esci dalla classe, stronzo"
Visualizzato.
Dopo due secondi mi trovo davanti un'altra faccia piena di graffi e ferite.
Mi metto la mano davanti alla bocca, facendo uscire solo un "uh".
"Eh, hai visto? Non sono solo io quello cattivo qui." Dice
"Cosa è successo?" Chiedo sottovoce
"Vieni.." Mi dice.
E, anche se contro la mia volontà, andiamo al chiosco della scuola.
"ero in bagno, quando all'improvviso entra Carlo. Lui mi guarda, io lo guardo dallo specchio. Faccio uno dei miei sorrisini.. Tipo risata, allora lui corre verso di me e inizia a darmi pugni. Io cerco di difendermi.. E ovviamente ricambio. Non nascondo nulla. So che ho sbagliato, ma qui per una volta non sono l'unico". Dice sospirando.
Guardo le sue ferite, sono maggiori rispetto a quelle che aveva Carlo. Matteo fa Karate da una vita, se avesse voluto gli avrebbe rotto un braccio.
Devo capire meglio.
"Perché non l'hai fatto veramente male? Sappiamo entrambi che avresti potuto farlo.."
"So che è tuo amico. E, anche se tu non lo capisci, io a te tengo.
Questa è la verità, ti piaccia o meno".
"Okay.. Allora boh, grazie. Non me l'aspettavo di certo."
"Si, si lo so. Nessuno si aspetta nulla dai tipi come me.Ora è meglio che vai.."
Annuisco, anche se sono abbastanza confusa.
Così torno in classe, e a Carlo non lo guardo nemmeno,
Mi ha deluso. Mi ha deluso troppo. E Matteo.. Non so. Forse non lo conosco bene veramente.

Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!❤️
Se potete, commentate, accetto tutte le critiche:)

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