TRAMA
Dopo la dolorosa separazione dei suoi genitori, Clarise si è ritrovata immersa in un mondo diverso, lontano dalla serenità familiare che una volta conosceva. Anche se consapevole che la separazione fosse la scelta migliore per porre fine ai co...
Questo capitolo è tutto dal pov di Clarise, ma poi andando avanti ci saranno anche i pov dei altri personaggi.
Buona lettura 😉😘
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CLARISE
In una torrida mattina di luglio, mentre i miei coetanei si abbandonano al divertimento scintillante del mare, sorseggiano l'ebrezza dell'amore estivo e catturano istanti effimeri con selfie da condividere su Instagram, io mi ritrovo qui, nell'ombra di una stanza rinfrescata dal fruscio costante del condizionatore.
Un libro avvincente riposa tra le mani, le sue pagine impregnate di storie in grado di trasportarmi altrove. Le cuffie avvolgono la mia testa, trasmettendo melodie coinvolgenti a un volume che sfiora il confine del reale. Questo rifugio sonoro è una barriera, un mantello protettivo contro le urla strazianti dei miei genitori, che si scontrano come onde impetuose in una tempesta quotidiana.
Nel mentre, il mare diventa una sinfonia di risate e scintillanti riflessi solari, e le spiagge si animano con le danze di cuori giovani. La mia realtà, invece, è fusa con il fresco respiro delle pagine e la melodia pulsante che mi avvolge. Una scelta consapevole di ritirarmi in questo rifugio di tranquillità, lontano dal tumulto delle relazioni tumultuose che consumano la mia casa.
In questa quiete apparente, un libro intramontabile si offre come compagno silenzioso, regalandomi un'isola di pace in mezzo al mare burrascoso della vita familiare. E mentre il mondo esterno danza al ritmo dell'estate, io mi perdo nei meandri di storie che mi accarezzano l'anima, nel tentativo di sfuggire alla realtà tumultuosa che si agita oltre le pagine.
Ormai sono stanca dei loro litigi. Oltre a sopportare i loro litigi e a scusarmi con i vicini per i rumori .devo prendermi cura di Tayler , il mio piccolo fratellino di otto anni ,che a differenza mia non sa quello che succede fuori la porta della sua cameretta.
Prima di isolarmi nella mia camera, ho creato un rifugio per Tayler, accendendo i suoi videogiochi preferiti e posizionandogli delicatamente le cuffie. La musica giocosa, filtrando attraverso gli auricolari, è diventata la sua colonna sonora personale, un muro di suoni positivi progettato per schermarlo dalle discordie che permeano il resto della casa.
Il desiderio è chiaro: preservare la sua giovane e innocente mente da quell'atmosfera di tensione. Non voglio che si spaventi; desidero che la sua infanzia sia un periodo spensierato, un'oasi di felicità in mezzo al caos che lo circonda. Mentre lui si perde nei giochi e nelle melodie, mi impegno a dipingere un quadro di gioia davanti ai suoi occhi, cercando di colmare il vuoto lasciato dalla madre troppo assorbita in dispetti e litigi con papà.
Dopo un anno di questo perpetuo vortice di litigi, comincio a riflettere sulla possibilità che la scelta migliore potrebbe essere la separazione. Inizialmente, l'idea mi avrebbe rattristato profondamente; all'inizio di questi intensi scontri, temevo addirittura l'eventualità della loro rottura. Tuttavia, ora, la mia stanchezza nei confronti dei litigi quotidiani, della responsabilità di tranquillizzare mia madre, di badare a mio fratello e persino di rimproverare mio padre mi spinge a considerare che forse la felicità di tutti risiede in quella separazione. La prospettiva è dolorosa, ma inizia a palesarsi come una via di fuga da questa spirale di tensione che soffoca la nostra casa.
