A-mors

Prologo

Il significato della parola amore sta nell'etimologia latina “a-mors” che significa “senza morte”, assenza di morte.

Ma come si fa di nuovo ad amare dopo aver incontrato la morte della persona amata?
Come si fa di nuovo ad amare dopo aver amato tanto e perso per sempre quell’amore?
Come si fa di nuovo ad amare dopo che chi ti ha insegnato a farlo ha rinunciato senza via di scampo all’amore e alla vita?
Come si fa di nuovo ad amare dopo che il tuo cuore è stato donato ad una persona che ora non è più presente in questo mondo?
Come si fa di nuovo ad amare se vedi soltanto la morte vicino a te?

Se amore significa “senza morte”, perché amarlo mi ha condannato ad una vita senza di lui.
Lui che è stata la cosa più bella che mi sia successa e quella che, allo stesso tempo, ha fatto più male di tutte.

Io, che avevo scelto di amarlo in silenzio, perché nel silenzio non avrei trovato un rifiuto.
Io, che avevo scelto di amarlo nei miei sogni, perché nei miei sogni era solo mio.
Lui, con la sua voce che echeggia ora nel mio cuore e resta inascoltata per quanto gelido è diventato.
Lui, che sentivo vicino, eppure è andato così oltre la riva, oltre la vita.
Lasciandomi qui, sola, con gli occhi infossati, una silhouette che scompare sotto le stelle.

Lui che nella solitudine mi aveva trovata, informe come un ricordo.
Io, imprigionata nei miei pensieri, ero salda in un passato che prometteva l'intensità del dolore.
Io, con una vita già determinata, finché lui non ha danzato nella mia visione, smuovendomi da dentro.
Lui che nella solitudine mi aveva trovata, donandomi l'intensità e il calore di cui avevo bisogno.
E io, ora, di nuovo, mi ritrovo imprigionata nei miei pensieri, salda in un presente di dolore.
E lui, ora, informe come un ricordo, ma indelebile di vita, di amore.

Io, che avevo scelto di amarlo in silenzio, perché nel silenzio non avrei trovato un rifiuto.
Io, che avevo scelto di amarlo nei miei sogni, perché nei miei sogni era solo mio.
Io, che avevo scelto di amarlo.
E lui, che ora non c'è più.