Una vita tra droga e amore

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>>Ciao bro<< esclamai d'impulso appena vidi il mio amico Andrei avvicinarsi con la sua solita sigaretta in bocca.

>>allora andiamo a fumarci una sigaretta?<< mi chiese impaziente, come un bambino che deve provare il suo nuovo giocattolo.

>>ma certo bro, non aspettavo altro<< risposi deciso, dato che avrei fatto di tutto pur di uscire da quell'inferno di scuola.

usciti di scuola ci accendemmo la sigaretta, non curanti del fatto che dopo cinque minuti saremmo già dovuti rientrare per l'inizio delle lezioni.

>>Cazzo<< bisbigliai a bassa voce, >>oggi c'è il test di fisica<< a quelle parole ci bastò uno sguardo per capirci ed esclamare insieme >>Bruciamo<< per poi scoppiare in una risata tutti e due.

......................

erano ormai le undici del mattino di un lunedì così monotono che sapevo già cosa fare con il mio amico, >>Quanti soldi hai?<< gli chiesi sotto voce, >>dieci euro<< rispose Andrei, che già aveva capito cosa doveva farci, >>e tu quanti?<< mi chiese, io gli feci dieci con la mano, e gli passai i soldi.

Venti minuti dopo eravamo seduti come al solito sugli scalini di uno stabile deserto, e ben nascosti, pronti cn cartine lunghe, filtri in carta, tabacco e due grammi erba (dalle qualità molto promettenti).

Cinque minuti dopo era tutto pronto, dovevamo solo accenderla ed entrare in paradiso.

Il primo tiro è sempre il più bello, quell'odore che ti fa venire l'l'acquolina in bocca, ed ecco che già a metà canna, i nostri sguardi si facevano cupi, con un sorriso ebete in faccia, ed i movimenti che si erano limitati a quelli di un bradipo, insomma eravamo in stile "peace and love".

Mezzoretta dopo ci venne la brillante idea di tornare a scuola per l'ultima ora, ancora mi chiedo il perché.

Entrammo con gli occhiali da sole per mascherare gli occhi rossi, anche se servì a poco dato che i nostri movimenti erano barcollanti e ridevamo per qualsiasi cosa.

>>Cazzo era forte<< esclamò Andrei fra una risata e l'altra

>>Cazzo puoi dirlo forte<< rispondetti.

.............

Entrati in classe il professore ci guardo molto male, che poi era già brutto di suo, grasso, stempiato, nasone e voce da vecchio decrepito,

>>E voi due da dove saltate fuori?<< chiese arrabbiato,

>>ehm...sa prof, il traffico poi la pioggia...<< io guardai malissimo Andrei, dato che il traffico era inesistente e c'era un sole che spaccata le pietre. Io tra me e me esclamai >>bene è andato,  siamo fottuti<< ma stranamente il prof ci disse di andare a sederci, accompagnati dalle risate di tutti i nostri compagni, che già capirono cosa avevamo fatto solo per quanto ci mettemmo a sederci.

>>Mattia vedi di non addormentarti come il tuo solito<< mi supplicò il professore

io feci un cenno di approvazione con la testa al prof, per poi addormentarmi beatamente sul banco.

.......

La giornata finì senza nulla di eclatante, ma arrivato in stazione vidi lei, Marina la mia amica che conobbi a settembre, tramite un mio amico, lei mi fu subito simpatica e c'era molto feeling fra noi due, capelli rosso fuoco, carnaggione chiara, occhi color nocciola, poco più bassa di me e una voce che riusciva a stregarmi come poche.

Lei mi vide in mezzo alla stazione che la fissavo imbambolato, si avvicinò senza che io me ne accorgessi, e mi schioccò le dita davanti al viso per farmi tornare nel mondo dei vivi.

>>Che cosa o chi fissavi?<< mi chiese incuriosita

>>niente niente<< esclamai con voce tremolante e strozzata,

>>Mh sarà<< disse non soddisfatta della risposta.

>>e quegl'occhi??<< mi chiese preoccupata e con fare molto minaccioso,

>>dimmi che non hai fatto cio che penso<< mi chiese con una voce preoccupata.

io abbassai lo sguardo deluso e le chiesi scusa, sperando mi perdonasse,

lei mi prese il viso fra le sue mani morbide, facendomi salire un brivido lungo tutta la schiena,

>>o smettila da solo o ti faccio smettere io<< disse con sguardo sicuro e un po' minaccioso

>>hai ragione devo smettere<< afferma con uno sguardo un po' triste

>>bene ti conviene senò ti farò smettere con le maniere forti<<

subito dopo vidi la sua corriera, e le feci cenno con la mano per avvisarla,

>>allora ci siamo capiti eh, ci vediamo domani Mattia!<<

e se ne andò baciandomi sulla guancia. Vederla andare via mi dava sempre fastidio, perché con lei ero così felice e contento, così....così....così innamorato....

**Hola, allora questa è la mia prima storia, spero che il titolo vi incuriosisca un po', ogni consiglio che avete in testa datemelo perché ne ho molto bisogno dato che devo migliorare, se vedete errori fatemelo presente così posso anche li migliorarmi, spero che la storia vi interessi, gli aggiornamenti li farò ogni volta che ho tempo, voglia ed ispirazione.
comunque che ne dite?
Mattia svelerà i propri sentimenti a Marina?

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