youre eyes were filled with tears...

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⌛3 anni fa

"When the night was full
of terrors
And your eyes were
filled with tears"


angelica-

Un altro giorno, un nuovo capitolo della mia vita, mi alzo frettolosamente dal letto e mi affaccio dalla mia finestra per guardare il mondo al di fuori della mia stanza,

è estate, fa molto caldo quindi decido di andarmi a fare una doccia veloce per poi andare a fare colazione,

mi vesto, saluto mia sorella ed i miei nonni (visto che i miei erano indaffarati con l'altra mia nonna che non stava benissimo, e non erano a casa),

oggi decido di uscire la mattina, ritrovandomi a camminare per la piazza.

incontro Mia e Luca, Mia è la mia migliore amica da tanto e Luca è un ragazzo che ho conosciuto da poco prima di Mia, quest'ultima mi ha confessato di trovarlo carino, io non ci vedo niente in lui, se non un'amico, oh quasi dimenticavo... c'è anche Amélie la sorella più piccola di luca, una graziosa ragazza dai lineamenti africani, infatti é stata adottata dai genitori di Luca quando aveva sette anni e Luca nove.

Ci sono anche altri ragazzi di cui non conosco bene il nome, mi soffermo a guardare una figura che mi incuriosisce,

è un ragazzo che ho conosciuto quest'anno, il miglior amico di luca... quell'impertinente di Andrea, non so cosa abbia contro di me ma non ci prendiamo proprio, semplicemente io non riesco a vederlo e lui non riesce a vedermi.

Inizio ad attraversare la piazza, amo questo posto, mi trovo in un paesino piccolo, in montagna, il mio piccolo angolo di paradiso, i miei nonni sono cresciuti qui e sin da quando ho memoria, ci passiamo ogni estate, nel periodo tra luglio e agosto, i mesi più caldi.

Ho infiniti ricordi felici qua, mi sento libera, da piccola amavo paragonarlo ad un paesino delle fate.

Arrivo davanti al piccolo posticino accanto alla piazza dove si trovavano i due bar, mi perdo nell'odore di cornetti appena sfornati e quello dei fiori in sbocciatura, Luca è gia qui, insieme alla sua sorellina, adoro quella ragazzina, è così gentile e entusiasta in tutto, seppur avendo un passato drammatico, quella ragazzina ha un sole interno che splende sempre di più.

<ehi patata come stai?> mi rivolgo alla sorellina di Luca

<non sapevo fosse piu importante mia sorella di me eh nana> Dice Luca mentre sorride

<ovvio che lo è, non ti offendere, ma questo raggio di sole, mi fa sparire ogni mio pensiero brutt->

vengo interrotta da una voce, il migliore amico di Luca si avvicina in modo spavaldo a noi 3 e ci guarda dall'alto in basso.

<ei amico come stai?>domanda il rosso a luca

<non male tu?...>

< non mi posso lamentare>

mi metto a guardarmi in torno, facendo la vaga, sperando si scordi di salutarmi

<oh guarda chi c'è non ti avevo vista lentiggini...> mi risveglio dai miei pensieri con la sua spassosissima battuta

<1 non chiamarmi lentiggini, 2 potevi non girarti che facevi un favore ad entrambi> dichiaro io

<ma non stai mai zitta?> ringhia sarcasticamente il rosso

<mai.>rispondo fredda
dopo qualche secondo se ne esce luca con una risata a dir poco rumorosa seguita da quella di sua sorella, che poi osa dire una bestemmia.

<<sembrate proprio una coppia>>

...

io non so quante confessioni deve fare per liberarsi de sto peccato.

la cazzata di oggi l'ha detta Amélie, perfetto.

<manco morta.>

<esagerata.>

<fa male la verità, andrea? non accetti di prendere un palo per caso?>

<se tu questa la reputi verità, lentiggini non hai capito il gioco.>

irritata mi stacco da loro per un secondo, non l'avessi mai fatto.

una chiamata spunta sul mio telefono, la chiamata che speravo non arrivasse mai.

tutto il mio mondo si ferma.

io mi fermo.

mia nonna non ce l'aveva fatta.

una lacrima mi bagna il viso, raggiunta poi dalle altre.

scappo.

corro via, senza dire niente a nessuno, nella mia solitudine e nel mio dolore, corro perché é l'unica cosa che so fare.

mi siedo in un vicoletto dove una signora che conoscevo viveva, amavo quel posticino isolato, la signora infatti coltivava delle rose rosse, da sempre il mio fiore preferito, ma oggi non noto niente, non do importanza a niente,

muoio

in quei piccoli istanti.

Non muoio fisicamente, ma mentalmente.

tutto si frantuma.

continuo a piangere quando sento dei rumori provenire dall'uscita del vicoletto.

il ragazzo rosso si fa' strada tra i vasi di rose che circondavano casa della signora.

non lo voglio qui.

ne lui ne nessun altro.

LASCIATEMI DA SOLA.


spazio autrice

ehila come state, spero che questo capitolo vi piaccia, scusatemi se ci ho messo tanto a scriverlo ma non ho avuto ne tanta voglia (so onesta oh) ne tanto tempo, se vi va lasciate una stellina.

un bacione.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 02 ⏰

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un'angelo dagli occhi scuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora