The day we met

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Wille's pov:
MERDA. STAVO PER DIMENTICARE LA MAGLIETTA.

Primo giorno di scuola.
Traumatico come sempre.

Non c'è stata una volta in cui ho iniziato l'anno scolastico senza fare figure di merda:
la caduta dalle scale in prima media (un classico), quando ho lanciato una palla da basket sulle palle del prof di motoria in seconda media (beh almeno posso dire di aver fatto strike in un certo senso).
E come non dimenticare quella volta che alle elementari ho chiesto a un maestro se gli piacessero così tanto le uova da travestirsi da una di loro (era pelato).

Ma quest'anno starò lontano dalle figure di merda, soprattutto perché sarà il mio primo giorno alle superiori e non voglio farmi riconoscere già da subito.

Sì, stavo per andare a scuola senza maglia.

Simon's pov:
Lo sapevo che non sarei riuscito a fuggire da questo incubo. Mi toccherà conoscere dei nuovi falliti.
DAI SCHERZO NON VEDO L'ORA DI CONOSCERE NUOVA GENTE (tipi) DI FARE NUOVE AMICIZIEE (con tipi fighi).
Ok la smetto.
Ma chissà se ci saranno ragazzi carini...

"SIMON MUEVE EL CULO Y VETE E LA ESCUELA!"

Ed ecco mia madre che col suo solito modo delicato interrompe i miei film mentali, come sempre.
Vengo dal Venezuela se non si fosse capito, ma per il lavoro di mio padre abbiamo dovuto trasferirci a Stoccolma.
...
Ed eccoci qua, il profumo dell'inferno non mi era mancato per niente.

Wille's pov:
Non fare figure di merda. Non fare figure di merda. Non oggi.

Okay sto per entrare e non ho fatto neanche un danno.

Ho parlato troppo presto, ovviamente.

Non avevo notato il cartello con la scritta "ATTENZIONE PAVIMENTO SCIVOLOSO", ma stranamente non sono caduto.
Delle braccia calde mi stanno tenendo.
Alzo gli occhi e vedo un ragazzo, un po' bassino con gli occhi del colore delle querce in inverno, quando la neve si è appena appoggiata sui loro rami e puoi intravedere quel colore di un marrone tendente al nero e senti una sensazione piacevole a starci vicino, perché nonostante faccia un freddo cane ti senti come abbracciato da quei rami caldi ricoperti di una morbida e fredda neve.
Questo è quello che ho sentito tra le braccia di quel ragazzo, una sensazione di calore nel freddo del corridoio della scuola.

Non mi era mai capitato.
Non fraintendete, so di essere etero, al 100%.
Probabilmente mi sentivo così perché in lui avevo trovato il fratello che mi mancava.
Sì, doveva essere così per forza.

Simon's pov:
PORCA PUTTANA.

Sì ho un ragazzo tra le braccia, sì è il più bel ragazzo che io abbia mai visto E SÌ HO UN CAZZO DI RAGAZZO TRA LE BRACCIA.
In Venezuela in questi casi si dice "SANTA MIERDA".

Per un attimo ho smesso di pensare.
Qualsiasi cosa avessi in mente prima ora non esiste più. A tratti non ricordo neanche il mio nome.
Ci siamo solo io e lui, in quel momento, in quel corridoio.
Solo noi.
Avrei voluto restare così, con le braccia attorno al suo corpo, per sempre.
Avrei voluto proteggerlo, fare di noi una cosa sola, ma tutto quello che potevo fare in quell'istante era ammirare il suo volto perfetto, i suoi morbidi capelli biondi e quegli occhi, gli occhi che ricorderò per sempre.

Love you to the moon and to saturn || WilmonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora