cap. 10

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"almeno io non ho I genitori separati!"

mi tappai immediatamente la bocca, che minchia mi passa per la testa?
"con me hai chiuso definitivamente" disse con la voce tremante prima di mettersi il cappuccio e andare via, tutti i presenti guardarono quella scena.

"va da lui" disse Luna "se c'è una cosa che so è che Alex va saputo capire, va da lui non lasciarlo sulle spine, tanto stasera devi andare da lui"

Luigi annuì in accordo con Luna, Alex va capito.

"Alex!" gli corsi dietro, lui ormai era distante una ventina di metri ma riuscivo ancora a vederlo, a sentirlo...a sentire che...piangeva?

l'hai fatta grossa Jess...molto...

"Alex aspetta non era mia intenzione" non era mia intenzione veramente...me la sono presa con l'unica persona che ci è sempre stata...perché poi? per uno stupido programma televisivo???

"ALEX!" urlai più forte col fiatone, aveva iniziato a correre, aveva girato l'angolo, non lo vedevo più...

l'unica cosa da fare era andare al suo appartamento e aspettarlo lì, tanto erano pochi metri...
a Milano...da sola...di notte..

bussai alla porta dell'abitacolo, mi aprì proprio il ragazzo, aveva una faccia sfinita da un pianto liberatorio, i capelli scombinati e senza maglia, probabilmente stava anche dormendo...di già?
aveva anche una mano rossa
"vuoi entrare o rimani ferma lì fuori?" domandò arrogantemente
"ti stavo guardando"
"non c'è nulla da guardare" disse andando in camera e sbattendo violentemente la porta, facendomi intuire che probabilmente avrei dormito sul divano.
entrai e tirai un sospiro, chiusi delicatamente il portone per poi fare un giro di chiave, lasciai la borsa su una poltroncina e attaccai il cappotto all'appendiabiti, andai poi in bagno e mi sciaquai il viso struccandomi.
una giornata da dimenticare.
l'eliminazione da Amici e la litigata col mio cantante preferito nonché migliore amico in assoluto, non avevo neanche più madd a supportarmi...oddio...ODDIO MADD

"madd scusa mi sono dimenticata di chiamarti prima....è successo un casino con Ale e devo per forza farmi perdonare, anche se non cambierà nulla io devo avere la coscienza apposto...scusami tanto davvero, ti voglio bene notte🧡"

sono un disastro unico.
mi guardai un secondo allo specchio del bagno e mi venne una domanda..
il pigiama?
dio quanto vorrei andare a casa mia in questo momento...

aprii la porta e mi ritrovai sul pavimento una maglia nera con sotto un paio di pantaloni a quadri grigi e neri, sopra invece vi era un post it giallo fluo che catturava subito l'occhio

"se vuoi chiarire sai dove trovarmi, la porta è aperta anche per dormire insieme..."
A

sorrisi.
misi il pigiama e cercai nella borsa il mio quadernino portatile dove misi il bigliettino di Ale, lo avrei conservato a vita.

ogni tanto mette da parte l'orgoglio è?

bussai due volte ed entrai sentendo un avanti provenire dall'oltretomba, certe volte è più tenebroso di quanto si pensa.

"hai ancora bisogno di bussare per entrare in camera?" chiese di spalle
"mi sembrava educato, magari ti stavi cambiando o che..."
"tranquilla Jess" il mio nome sulle sue labbra era qualcosa di unico, era l'unico che mi provocava quel fastidio al livello dello stomaco...

Perfettamente Imperfetti-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora