"lei aveva la letteratura dentro al cuore, quella che a volte non riusciva a scrivere"
-Charles Bukowski
Il 17 Ottobre del 1990 era un giorno soleggiato, con le foglie rossastre che cadevano dagli alberi di Central Park, e nelle strade di New York c'era aria di autunno e profumo di caffè.
Tante persone camminavano, immerse nei loro pensieri e nelle loro vite, in sottofondo si sentivano le auto correre ed i cani abbaiare.
Amelia aveva 19 anni, ed abitava in un appartamento al quinto piano, in un condominio che si affacciava a Time Square.
Abitava lí con la sua amica d'infanzia Susan, che quella mattina stava passando l'aspirapolvere mentre l'amica era uscita.
L'appartamento aveva un soggiorno moderatamente grande con i mattoni a vista ed una cucina beige open space, il divano era verde salvia, e sopra di esso c'era una finestra abbastanza grande, di fronte c'era un tavolino da caffè con delle piantine sopra, a sinistra c'era una libreria in legno piena di libri di ogni tipo, di fronte al tavolino c'era una mobile con al di sopra una televisione.
Susan aveva i capelli biondi legati in una coda alta, e stava passando l'aspirapolvere vicino alla libreria, copendola per sbaglio e facendo cadere un quadernino rosso che non aveva mai visto.
I suoi occhi verdi si tinsero di curiosità, la ragazza si sedette per terra ed aprí il quadernino, all'interno c'era scritto il nome della sua amica Amelia, e tante poesie, sembravano quasi piú canzoni, ogni qualche pagina c'erano addirittura degli accordi di chitarra vicino alle parole.
Susan non sapeva di questo libretto, decise di metterlo sul tavolino da caffè, cosí da chiedere informazioni alla sua amica quando questa sarebbe tornata.
Nel frattempo Amelia si trovava nel quartiere di Chinatown, aveva deciso di fare una sorpresa alla sua amica prendendo il pranzo nel loro ristorante asiatico preferito, dopo averlo preso tornó nella sua macchinetta bianca e si avvió verso casa.
Prese l'ascensore, davanti alla porta di casa, al numero 19, cercó le chiavi nella sua borsetta rosso ciliegia, le trovó e aprí la porta, trovando la sua amics a guardare "The Breakfast Club", chiuse delicatamente la porta e mise il pranzo sul tavolo.
"Hey, cos'è tutta quella roba?"
le chiese la bionda
"Il pranzo, vieni a sederti"
le disse l'amica.Le due si sedettero una di fronte all'altra, mangiando ramen di verdure ed involtini primavera, la bionda le chiese timidamente del quadernino, e l'amica le rispose che erano pensieri di quando era triste, o estremamente felice, e a volte ci scriveva vicino degli accordi che secondo lei potrebbero stare bene, la bionda allora le chiese se potesse leggerli, l'amica guardó in basso imbarazzata.
"va bene" le disse poi.
Dopo pranzo le due si sedettero nel divano, Susan a destra, con le gbe incrociate mentre leggeva, questa volta attentamente, quello che l'amica aveva scritto, Amelia a sinistra, coperta da un plaid violetto mentre leggeva "Dead Poets Society".
Passata piú o meno un'ora Susan chiuse il quadernino e disse
" Amelia sono bellissime, secondo me potresti farle diventare canzoni e fare un CD!"
le disse con un tono emozionato"Ma da sola non riuscirei mai a fare un disco"
le rispose l'amica"Non saresti da sola, tu suoneresti la chitarra, posso chiedere a Josh per la batteria e al tuo amico Andy per il basso"
le rispose la bionda
"Pensi che accetterebbero?"
"Certo! Adesso vado a telefonargli"
disse Susan per poi alzarsi ed andare al telefono rosso con i tasti che le ragazze avevano meso vicino alle scale.
Josh era il fidanzato di Susan, aveva una band chiamata Aleka's Attic, e Amelia lo aveva visto probabilmente tre volte da quando stava con la sua amica.
Andy era un'amico d'infanzia, lui e la ragazza erano sempre stati uniti, ma dopo che lei si era trasferita a New York i due si erano un pó persi di vista.
Susan tornó contenta dalla sua amica, dicendole che entrambi avevano accettato, Josh sarebbe arrivato dopo qualche giorno con la sua amica Rain Phoenix, mentre Andy avrebbe preso il primo aereo disponibile per La Grande Mela.
Josh aveva inoltre dato alla fidanzata il numero di una casa discografica, per parlare con un produttore ed incidere il disco, Amelia decise che lo avrebbe chiamato il giorno dopo, andó a prendere la chitarra acustica per cercare di trasformare quello chr aveva scritto in canzoni.
Per ora di cena le ragazze si stavano preparando per uscire, avrebbero aspettato la mezzanotte per festeggiare il compleanno di una loro amica.
Amelia indossava un abito lungo viola scuro, con una scollatura quadrata e le spalline sottili, al collo avevs una collana di perle di Vivienne Westwood.
Susan invece aveva preferito dei pantaloni a zampa do velluto blu scuro ed una camicia bianca, nel colletto aveva fatto passare una collanina d'argento.
Le due erano uscite di casa di corsa, ovviamente erano in ritardo, entrarono nella macchina di Amelia ed andarono al ristorante che la loro amica aveva deciso per la sua festa.
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serendipity | river phoenix
Romanceserendipity: fortuna nel trovare o creare cose interessanti e di valore senza volerlo.