"nella semplicità c'è la verità"
-River Phoenix
Gainesville era una cittadina nel nord della Florida, che contava al massimo 200.000 abitanti, il 17 Ottobre del 1990 gli alberi avevano già iniziato ad assumere colori tendenti all'oro, al rosso e all'arancio, sembravano quasi dipinti ad acquerello.
Si sentivano le macchine sfrecciare per le strade cittadine e le persone parlare al mercato in piazza, pieno di colori e verdure di stagione.
Nella periferia c'era un'enorme casa in legno, con un grande giardino tutto attorno, contornato da alberi da frutto ed un piccolo orto, da cui stavano nascendo melanzane e cavoli, a lato le zucche erano già di un arancio sgargiante e dalle forme piú strane.
Accanto c'era un voluminoso cespuglio di lavanda mischiata al rosmarino, che emanava un profumo accogliente.
Dietri la casa c'era un porticato in legno con le tegole rosse coperte dall'edera, al di sotto c'era un grande tavolo, anch'esso in legno, con fogli disegnati e scarabocchiati al di sopra.
Oltre il porticato sulla sinistra c'era una tenda rossa con una bandierina del Messico che sventolava; di fronte c'era un enorme Salice con un'altalena appesa ad un ramo particolarmente grosso ed una casetta dal tetto spiovente nella parte piú alta dell' albero.
Tra la pianta ed il porticato c'era un laghetto circolare con pesci rossi che ne nuotavano all'interno allegramente, tra rocce e piante che erano nate al suo interno.
La casa era molto grande, tutta in un legno di colore abbastanza scuro, prima della porta d'entrata c'era un portico rialzato con un'altalena a due posti, con i cuscini bianchi su cui erano ricamati dei girasoli.
Al secondo piano della casa, seduto per terra c'era un ragazzo dai capelli color miele, le cui punte gli accarezzavano le spalle, aveva gli occhi dello stesso colore del mare e del cielo, portava degli occhiali la cui montatura era d'orata ma molto esile.
I suoi genitori lo avevano chiamato River, omaggiando il fiume del libro "Siddhartha" e Jude, omaggiando la canzone "Hey Jude" dei Beatles.
Il ragazzo stava leggendo il copione di un film che la sua agente gli aveva proposto piú o meno un mese prima, chiamato "My Own Private Idaho", a River stava piacendo.
Il ragazzo indossava una t-shirt bianca e dei jeans che gli arrivavano alle ginocchia, le calze erano verdi con i dettagli rossi, era seduto a gambe incrociate.
La stanza aveva un letto a castello attaccato al muro della parete destra, con le lenzuola arancione, a terra c'era un tappeto con il sistema solare, a fianco alla parte anteriore del letto c'era una finestra che dava sul giardino e sulle montagne in lontananza.
C'era poi un armadio in legno con fiori dipinti dalle sorelline di River ed una scrivania con al di sopra spartiti musicali, penne, disegni e libri.
Accanto alla scrivania c'era un lettore di vinili, al momento c'era l'album "Yellow Submarine" dei Beatles, la canzone che stava andando era "Eleanor Rigby".
Erano piú o meno le quattro di pomeriggio quando sua sorella Rain, dagli stessi occhi del fratello ma con i capelli ricci color cioccolato, spalancó la porta entrando nella stanza del fratello
"Rio indovina dove andiamo io e Josh"
gli disse la ragazza emozionata"Dove andate?"
le rispose il biondo"A New York!"
"Perchè andate a New York?"
"La fidanzata di Josh lo ha chiamato e gli ha chiesto di aiutare la sua amica che vuole fare un'album, poi lui ha chiamato me e mi ha chiesto se posso aiutare anche io, voleva invitare anche te, ma sei sempre impegnato"
River le lanció un sorriso dispiaciuto, poi le chiese
"Quanto dovreste restare?"
"Penso un paio di settimane, ma non sono sicura"
"Allora vhiedi se possono portarti a Central Park"
La sorella annuí energeticamente, poi i due decisero di andare a fare un giro in bicicletta per la campagna attorno alla casa.
I due fratelli tornarono a casa attorno alle sette, il cielo si era tinto di colori come l'arancio ed il rosa, il ragazzo lo guardava e pensava che un giorno o l'altro avrebbe dovuto imparare a dipingere, perchè quel cielo andava ricordato.
Rain aveva una corona di margherite in testa, sembrava una ninfa del bosco, di quelle delle favole folkloristiche, River entró in casa dopo la sorella, e chiuse la porta cercando di non far rumore.
La madre Heart stava cucinando, il profumo di soffritto abbracciava la cucina di casa Phoenix, le due sorelline Liberty e Summer stavano preparando la tavola, mentre il fratello Joaquin stava tagliando delle verdure.
Rain e la madre avevano parlato per tutta la durata della cena del viaggio a New York, River aveva mangiato giocando con la sorellina Summer, di dodici anni, che cercava di non ridere troppo forte.
Dopo cena la famiglia andó in salotto, il ragazzo prese la chitarra acustica ed inizió a suonare "Country Roads" Rain decise di accompagnare il fratello cantando, le due sorelline iniziarono a ballare e Joaquin decise di registrare il tutto, cercando ovviamente di non scoppiare a ridere.
Piano piano andarono tutti a dormire, ed i due fratelli piú grandi, River e Rain, andarono in camera della ragazza, la mansarda, per preparare la valigia, ci misero piú tempo di quello che il ragazzo pensava, perchè la sorella era indecisa su cosa portare e perchè voleva portare troppi vestiti.
Entro la mezzanotte erano entrambi a letto.
River si addormentó praticamente subito, e l'indomani si sveglió prima del solito, dopodichè sveglió il fratello Joaquin ed insieme andarono a salutare la sorella, che sarebbe andata in macchina con Josh fino alla Grande Mela.
River abbracció la sorella e l'amico, che partirono poco dopo, il biondo sentiva che non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe sentito dell' amica di Susan.
angolo autrice:
ciao a tutti, sono sparita per un pó di tempo, ma conoscendomi neanche troppo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile🫶
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serendipity | river phoenix
Romanceserendipity: fortuna nel trovare o creare cose interessanti e di valore senza volerlo.