𝓐more mio, tesoro mio

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I momenti insieme a te sono stati i più belli della mia vita. Se potessi, me li tatuerei tutti. Sulle braccia, sulle gambe. Ovunque. Tranne che nel cuore, perché lì sono custoditi e sarà vuoto quando li avrò portati sul corpo, così che tu possa riempirlo ancora e ancora. Se dovessi descrivere noi due, direi che siamo un incastro perfetto: io bassa, tu alto. Io con gli occhi verdi, tu con gli occhi blu. Io bionda, tu moro. Questo incastro era perfetto da subito. Te lo ricordi, amore mio? Io mi ricordo. Mi ricordo ogni singolo dettaglio. Ci siamo conosciuti in gita con la scuola, in Polonia, e lì ti ho visto. Sembravi così duro, cattivo. Ma eri un orso. Eri il mio orso. Il mio amato e dolce orso. Da fuori sembri sempre così aggressivo, amore mio, mentre sei un uomo dolce e sempre alla ricerca di coccole. Guardandoti negli occhi ora, penso che abbiamo passato poco tempo insieme. Abbiamo 28 anni, il nostro primo incontro è stato 14 anni fa. La metà della nostra vita l'abbiamo vissuta insieme, e non potevo esserne più che grata. È stata la mia metà vita preferita. Siamo in piedi, uno di fronte all'altro. Cinque minuti fa ci siamo fatti tre foto: una di noi due, su questo paesaggio di guerra, vestiti in uniforme, mentre ci baciamo. Ma c'è una differenza: io porto la bandiera ucraina, tu quella russa. Sono passati due giorni, è il 26 Febbraio 2022. Ancora non siamo partiti, nè io nè te. Perché non possiamo amarci? Perché non possiamo vivere insieme? Perché a noi? Noi ce la meritavamo, non è vero? Meritiamo una vita felice, tu ti meriti una vita felice, pensavo per tutto questo tempo. La seconda foto sono le nostre mani, la mia piccola nella tua, davanti al Mar Nero, dove la prima volta abbiamo fatto l'amore. Me lo ricordo bene, perché tu sei stato delicato e deciso. Romantico e passionale. I tuoi occhi nei miei. La tua mano stretta sulla mia. I nostri respiri uniti. L'incastro perfetto. L'ultima foto è la mia ecografia. Sono incinta, amore mio, possiamo avere finalmente un figlio! Ma come possiamo vivere così? Lo sappiamo tutti e due come finirà, lo sappiamo molto bene. Sono in piedi davanti a te, guardandoti. Sei diverso. Hai meno capelli, e più barba, le occhiaie, ma hai una scintilla negli occhi, la stessa che ho io. Hai un piccolo sorriso sul volto, mentre mi accarezzi il viso con dolcezza. Quante volte ci siamo baciati? Ho perso il conto, ma non saranno mai abbastanza per dimostrarti il mio amore. Quanti "ti amo" potevamo dirci ancora? Quante carezze potevamo ancora darci? Quanti figli potevamo ancora avere? Ti guardo e vedo quel ragazzo di 14 anni di cui mi ero presa una cotta, per poi innamorarmi completamente. Noi potevamo stare insieme, ma questa guerra ti condanna. Muori tu, muoio io. Muoio io, muori tu. Moriremo insieme, mi avevi promesso. Ti prometto che nell'altro mondo ti cercherò negli occhi di chiunque, finché non ti troverò. "Ti amo, Igor" sussurro, dopo aver bevuto dalla piccola bottiglia che mi avevi passato.

Perché è dovuto capitare a noi? Odio questa situazione, perché? Perché? Io volevo solo amare te e amare nostro figlio. Volevo vivere con te, perché tu mi fai vivere. Da quando ti ho conosciuta, sei diventata parte fondamentale per me. Ogni giorno, senza che te ne rendessi conto, mi curavi ferite che non avevi fatto tu. Mi sono innamorato per primo, ma sei stata tu a fare il primo passo. Ho sempre amato la tua impulsività, lo sai? Ovvio che lo sai, te lo ripeto ogni singolo giorno. Amo la tua bontà, sei la persona più buona del mondo. Sei un angelo troppo bello e troppo buono che si è innamorato di un angelo caduto. Ma l'amore non è sbagliato, me lo hai insegnato tu. L'amore porta bene, luce, quando è sano. Il nostro è sano, tesoro mio, lo sento dentro di me. Sei stata l'unica ad essere rimasta per davvero. Quando mi è arrivata la lettera di arruolamento, avevo già capito che non te ne saresti andata. Ho provato a convincerti, ma nemmeno io lo ero. Io amo la cultura del mio paese, io amo la Russia, ma non amo ciò che il presidente ha deciso di renderla. Se tradissi lui, però, tradirei la mia Russia. Io tengo a lei. Ma chi è più importante? Tu, tu lo sei. Perché se tradisco te, tradisco me stesso. Se tradisco la mia famiglia, tradisco i miei sentimenti, i miei ideali. Vorrei soltanto poter perdere la memoria, così da innamorarmi di te di nuovo. Ancora e ancora, finché non ci consumeremo insieme, perché con te è sempre tutto più bello. Desideravo vivere più a lungo. Con te, con il nostro splendido bambino e magari con qualche gattino. So quanto ti piacciono i gatti. Ma questa decisione l'abbiamo presa insieme. Molti ci giudicheranno, ma potranno mai capire? Sono passati solo due giorni e già molte persone sono state uccise, altre prese in ostaggio. Bambini su bambini deportati in Russia. E se ci fosse stato il nostro bambino lì in mezzo? Avrei ucciso tutti pur di riaverlo. Ci saremmo dovuti separare, combattere l'uno contro l'altro. Potevo davvero ucciderti o permettere che qualcuno ti uccidesse? Quella fede al dito prova il contrario. Ho giurato di proteggerti, di amarti e onorarti sempre. Ci giudicheranno egoisti, pazzi, deficienti. Ma noi saremo già andati. Saremo egoisti solo questa volta, insieme. Lassù dicono ci sia un bel paesaggio. Io spero ci sia una bella spiaggia, proprio quella dove abbiamo fatto l'amore la prima volta. Secondo te è vera la teoria dei 7 minuti prima della morte? Quella dove rivedi tutti i momenti della tua vita. Beh, spero di saltare i primi 14 anni e di rivedere due volte gli altri passati con te. Lo rifarei all'infinito. Ti accarezzo una guancia, perdendomi in quel verde che ho sempre amato. Ti accarezzo il ventre, pensando di non poter mai tenere il nostro bambino in braccio. Alexander, o Anastasia, dobbiamo ancora scoprirlo. Io spero sia Anastasia, così avrò una principessa come figlia. Ma anche se fosse Alexander non sarebbe male. Tanto so che sarebbero belli e buoni come la mamma. Dio, perché ci fai questo? Esisti davvero? Prendo la bottiglietta dalla tasca e, prima di berla, ti do un delicato bacio sulla fronte, poi sul naso, e poi sulle tue labbre rosse. Bevo. È amaro, molto amaro. "Ti amo, Victoria" mormoro, passandoti la bottiglietta.

Sorridevano i due innamorati, buttando via la bottiglietta e sdraiandosi in mezzo all'erba. L'aria di mare riempiva le loro narici, proprio come i loro profumi. Si stringevano forte, baciandosi il più a lungo e il più possibile.

"Vivremo benissimo insieme, tutti insieme, lassù. Se dovessi rinascere, ti cercherò in tutti gli occhi blu finché non ti troverò, amore mio" disse la donna, sentendosi sempre più stanca, proprio come il marito.

"Distruggerò tutto l'universo pur di ritrovarvi, tesoro mio. Ricordati sempre i nostri nomi: Igor e Victoria. Il tuo nome sarà sempre inciso nel mio cazzo di cuore, tesoro mio" rispose l'uomo, quasi sforzandosi. La donna iniziò a lacrimare, abbracciandolo e stringendolo forte, cosa che fu ricambiata.

"Ti amo, amore mio"

"Ti amo, tesoro mio"

Si guardarono, sempre più deboli. Qualcosa li stava divorando dall'interno. Era doloroso, cazzo se era doloroso, ma insieme lo era meno. Era più dolce, quasi come una coccola, quando era uno schiaffo.

"Igor.." tremò la voce della ragazza, bassa.

"Victoria.." pure la sua lo fece. L'ultima cosa che videro furono i loro colori preferiti: per lei il blu, per lui il verde. Sorrisero, per poi spegnerlo per sempre.

Per ricordare cosa la guerra causa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08 ⏰

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