2021:Lo amavo.
Dio se lo amavo.
Mi rendeva felice. Tutti me lo invidiavano. Tutti.
Mi riempiva di baci, carezze, regali. Non sapevo più dove metterli ormai da quanto erano. Mi scriveva messaggi meravigliosi. Amavo sbloccare il telefono la mattina e leggere i suoi messaggi.
Lo amavo.
"Buongiorno tesorino mio, come stai? Sai che ti amo molto vero?"
Stavo incollata al cellulare tutto il tempo quando non ero con lui. Amavo ciò che mi scriveva e le parole dolci che usava con me, sembravano carezze a distanza.
Lo amavo.
"Dio tortina mia, non vedo l'ora di vederti domani."
Lo amavo, si, ma lui cambiava. Quando uscivo con le mie amiche mi scriveva sempre, e se no rispondevo subito, diventava un altra persona. Diventava protettivo, troppo protettivo. Possessivo, geloso, irritato, aggressivo, violento. Ma lui dopo cambiava ancora.
"Giuggiolina...mi dispiace, ma sai che mi preoccupo per te."
Quando ho iniziato a staccarmi un po' dal cellulare, lui ritornava quello di prima.
"Rispondimi amore mio, andiamo."
"Sai che se non mi rispondi mi arrabbio sul serio?"
"Non posso vivere senza un tuo messaggio, amore rispondimi :("
E io mi domandavo: lo amavo davvero?
***
Stavamo insieme da un anno, e io l'avevo lasciato.
Non mi piaceva più come mi trattava, mi sentivo legata, incatenata...in prigione.
Non lo amavo.
Lui mi scriveva sempre. Ho cambiato numero.
"Amore mio...credi davvero che cambiando numero mi freghi? Ho i miei modi. Puoi scappare, si, ma non puoi nasconderti da me."
Continuava ad essere quello di prima, possessivo. Ho cambiato molte volte la schedina del telefono. Ho cambiato anche la casa, ma nulla. Lo vedevo sotto casa mia, fuori dal mio lavoro, ovunque io fossi.
"Sai che ti vedo?"
"Hey! Perché indossi quel vestito? Chi è lui? Come può toccarti così! Tu sei mia, solo mia."
Lo odiavo.
Però tornava quello dolce e premuroso dopo.
"Passerotto mio scusami, sai che ti amo troppo!"
Volevo denunciarlo.
"Sei mi denunci vedi cosa ti succede."
"Amore ti prego torna da me, mi suiciderei se tu ti mettessi con un altro."
"Capiscimi: io soffro per te, e qualcuno deve pagare. Tu devi soffrire come sto soffrendo io."
Avevo paura, lo odiavo. Non avevo il coraggio di andare dai carabinieri a denunciarlo. Un giorno mi arrivò l'ennesimo messaggio.
"Amore, ti prego, vediamoci un ultima volta. Voglio solo parlare. Ti prometto che dopo uscirò completamente dalla tua vita."
Come potevo essere così crudele da rifiutare?
"Perfetto, grazie tesoro mio, non te ne pentirai, vedrai! Alle 20 al campo da calcio, quello dove ci siamo dati il primo bacio, ricordi che bei tempi?"
Alle 20 mi trovavo li, lo stavo aspettando. Sentii dei passi, mi girai e lo vidi.
Sentii uno sparo, un colpo.
Buio.