Martedì 5

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Oggi si entra con due ore di ritardo a scuola.

Già con questa frase potrei avere detto tutto.

Ma facciamo un passo indietro. Oggi ci sono le assemblee comunali, e di conseguenza la nostra aula è stata "requisita" per due ore, in modo che i comunali facciano quello che i comunali devono fare.

Il mio piano era molto semplice: l'entrata a scuola è alle 10:10, io dormo fino alle 10:09 e nell'ultimo minuto mi alzo mi vesto faccio colazione vado a scuola e sono là 3 secondi prima del suono della campanella.

Facile no?

No.

E lo sapete perchè? Perchè quelle teste malate delle mie amiche hanno organizzato una mega colazione di gruppo al bar alle 8.30.
E così non solo il mio glorioso piano va all'aria, ma devo pure vedere delle facce che non volevo vedere prima del dovuto.

Ma cosa volete, per l'amicizia si fa tutto.

Così mi sveglio alle 8 (ma chi me lo ha fatto fare? CHI?) e come uno zombie vado a casa di Giulia G. (mi raccomando non confondetevi), che senza di me è perduta e non riesce ad andare da sola.

Apro una breve parentesi che non aveva chiesto nessuno. Penso che sappiamo tutti che Sanremo è ufficialmente finito e che ha vinto la nostra fantastica Angelina, tanti applausi per lei, ma io non sono mai impazzita per quel genere di programmi.
Ecco, Giulia è una MANIACA.

Lei non riesce a stare senza Sanremo, non riesce proprio, poi non so perchè ha sta fissa con Mengoni che per quanto sia fico non può essere oggetto di isteria da parte di una tredicenne.

Quindi appena mi vede, comincia subito la tiritera su quanto sia stato figo, mamma mia che bello, continuavo a piangere eccetera eccetera.

Poi adesso è fissata con la ship Mengoni-Mahmood, quindi io devo pure sorbirmi le sue lagne sul fatto che non ci sono abbastanza storie su Wattpad su di loro.

E con questa nota felice, arriviamo al parchetto con tutte le altre teste fini, ovvero tutti quei disgraziati dei miei compagni che invece di dormire sono qui a spaccarsi il culo.

Conto mentalmente quanti sono, e vedo che manca la metà della classe. Se ho fortuna, riesco a convincerli ad andare senza aspettare nessun'altro.

Stiamo per andare in pasticceria quando una figura non identificata corre verso di noi come un'assatanata.

Si tratta niente meno di Melissa, una mingherlina di origini Albanese pallidissima e innamorata pazza di Pablo Gavi (che io non ho ancora capito cosa ci trovi in lui, ma i gusti di merda restano pur sempre gusti di merda).

Non ho molto da dire, ma per farsi un'idea generale basta osservarla molto attentamente: grida "FORZA SPAGNA" ogni 3 minuti, scrive alla lavagna "Io ❤️ Gavi" e a volte le partono delle crisi isteriche che a volte sono in dubbio se contattare un manicomio o un esorcista.

Dicevo, corre come una figlia di Satana e ci arriva addosso e fa "ue bella raga", si piazza vicino a Rebecca e tutte ripartiamo come se niente fosse.

O, per ora tutto in regola.

I veri problemi cominciano in pasticceria.
Bisogna infatti sapere che la pasticceria del nostro paese è microscopica, sempre piena di gente e con due tavolini rotondi all'interno.

E noi, che saremo state in 10, eravamo giusto un po' strettine. Ma a parte questo, vabbè.

Io mi infoglio in un angolo, sgranocchiando la mia brioche integrale al cioccolato, e accanto a me si siede nientemeno una della mia cerchia di besties: Grace.

Su Grace si potrebbe fare tutto un capitolo dedicato, perchè lei è tosta. Non penso che esistono altri termini per definirla. Lei è tosta e basta.

Adora gli anime, i BL, gli Stray Kids e tutto ciò che si può collegare con il Giappone e la Corea.
Ha sempre delle magliette con grafiche fichissime, e ho il dubbio che non siano neanche molto legali (da quanto ho capito le compra al mercato nero).

Disegna meglio di Picasso, e infatti il suo quaderno è pieno di sgorbi ed esseri non identificati fatti di inchiostro.

Allora, lei è seduta vicina a me mentre mangia un cornetto al pistacchio e beve un cappuccino. Già. Il cappuccino elle 9 di mattina è una cosa che solo le tipe toste possono fare.

Infatti, io ho preso un estathè al limone.
Perchè tipe toste non si diventa, si nasce.

E io sono nata panzerotto, quindi...

Niente, ci ingozziamo come foche, paghiamo il prezzo a peso di diamanti e ce ne andiamo. Vorremo andarcene a Gardaland, ma purtroppo sono le 9 e 50 e quindi dobbiamo andare a scuola (yeee che bello).

Ci trasciniamo come dei soldati durante la guerra fredda dalla pasticceria fino al cortile della scuola.

Come ogni mattina, spero che la campanella non suoni.

Come ogni mattina, la campanella suona e allora entriamo.

E porca troia, voglio andare a casa.

Mannaggia al martedìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora