Waves. [l.t]

1.

La mia storia si può riassumere in una sola e semplice parola: "onde".
Un miscuglio di onde che mi hanno fatto arrivare in cima per poi avermi buttato giù e lasciato al centro di una grande voragine vertiginosa che in fin dei conti possiamo essenzialmente chiamare "vita".

Perdonatemi, ho perso il filo del discorso e ho fatto meno della mia presentazione. Provvedo subito:
Io sono Elly, ho 18 anni e quest'anno dovró affrontare gli esami di maturità. Sono originaria della Sicilia, ma mio padre è di Doncaster, ecco perchè ha deciso di riportarmi qui insieme alla mamma e ai miei tre fratelli (Matt, Jim e Ed) al mio decimo compleanno senza la mia approvazione, facendomi mettere alle spalle tutta la mia vita, i miei amici, la mia scuola, e riuscendo a farmi odiare tanto l'Inghilterra, luogo in cui sin dall'età di 5 anni sognavo di andare.
Dopo otto anni che vivo qui sono ormai entrata nella routine abitudinaria inglese, ma mi sono sin dall'inizio ripromessa che allo scoccare dei miei 18 anni, quando finalmente sarei diventata libera da interrogazioni, professori, compiti, sarei ritornata nella mia terra. Ecco perchè ho fatto richiesta allo studio cinematografico di Roma. Ho amato fin da piccola recitare, mi appassiona pensare al fatto che ci sono persone che riescono a sprigionare ció che tengono dentro mettendosi nei panni di qualcun altro, e credo che sia questo ció che sono portata a fare.
Senza alcun dubbio l'Inghilterra è un paese straordinario, ma ho sempre sentito un legame particolare con l'Italia forse causato dal violento "strappo" che ho subìto alle elementari.
Nel 1991, quando i miei decisero di effettuare il trasferimento, iniziai subito a detestare quel piccolo paesino, nonostante in fin dei conti fosse davvero un bel posto.
Ho fatto la richiesta di ammissione allo studio cinematografico il 10 ottobre scorso, ma non mi sarei mai aspettata potesse accadere un cambio radicale nella mia vita da un momento all'altro.