Riprendo la mia storia fin dall'inizio e pian piano cercherò di arrivare ad ora, il periodo credo più incasinato di tutta la mia intera vita.
Fino al Dicembre dell'anno scorso ero la Elly degli anni precedenti, la mia vita era molto monotona: mi alzavo alle 6:00, prendevo il pullman che puntualmente si fermava alle 6:30 sotto casa mia, lì sopra incontravo Jamie e Claire, il mio migliore amico e la mia migliore amica, e insieme arrivavamo a scuola. Frequentavamo (e frequentiamo tutt'ora) il liceo linguistico, mi ha da sempre appassionato l'idea di poter comunicare in tanti modi differenti, e il fatto d'essere bilingue mi ha aiutato molto.
Il primo giorno di liceo inizialmente non conoscevo nessuno, e questo mi terrorizzava, ma fortunatamente qui a Doncaster sono tutti molto accoglienti, a modo loro ovviamente.
16 Settembre 1994.
«Ragazzi buongiorno. Oggi c'è aria di novità: avete una nuova compagna di classe. Si chiama Elly ed è originaria della Sicilia, ma vive qui a Doncaster da già 3 anni.»
«Buongiorno, io sono Elly. »
«Elly, cara Elly, dimmi, chi ti ha fatto fare questa pazzia? » prese la parola in tono scherzoso Jamie, un ragazzo estroverso, capelli e occhi castani, con la battuta sempre pronta, iniziava già a farsi conoscere.
« Oh Jamie, non iniziare! »ribattè Claire. Capii sin da subito che tra quei due c'era un'amicizia particolare. Era esattamente come lui.
« Chiedi a mio padre, "caro"!» risposi io. Era il primo giorno e aveva già centrato il punto dolente, forse fui un po' troppo scontrosa.
La classe piombò in un silenzio tombale e la situazione era alquanto imbarazzante, ma finalmente arrivò la professoressa d'inglese.
«Buongiorno Ragazzi, e buongiorno Elly, come sta andando questo primo giorno?»
«Buongiorno mrs. McCurtney, per ora molto bene, direi. »
«Bhè io invece non direi proprio! » sussurrò Jamie ripensando al mio primo commento scontroso a causa del quale iniziarono ad etichettarmi come "la ragazza scorbutica".
Si sentirono risatine sussurrate all'interno di tutta la classe.
Finalmente le prime tre ore erano passate, la prima campanella dell'intervallo di tutta la mia vita da liceale era suonata ed io non vedevo l'ora di uscire da quelle quattro mura e di non vedere più quei volti.
Mi sedetti in un tavolino a tre posti all'angolo della mensa, volevo non dare nell'occhio, ma sfortunatamente non ci riuscii. Ecco infatti che nel giro di dieci minuti quel tavolo era già pieno.
«Ciao Elly, per non dire..mh.. "ragazza scorbutica", adesso possiamo fare le presentazioni come si deve: Io sono Jamie. »
«E io sono Claire. »
«Oh, che simpatico.» sbuffai. «Ciao ragazzi! »
«Ascolta, stasera c'è un concerto dei Maroon 5, che dici, ti andrebbe di venire con noi? »
Guardai entrambi con la faccia un po' frastornata.
«So che non siamo i tuoi cari amici Siciliani, ma cerca di accontentarti! » rispose Jamie al mio sguardo, sempre in tono scherzoso.
Iniziava a piacermi il loro modo di prendere in mano la situazione, mi sentivo quasi a casa, ma ovviamente non lo davo a vedere ai miei, per non dargli soddisfazione.
