Ed eccomi di nuovo qui, a riempire di parole questo marasma di delusione.
Come al solito tutto sembrava prendere una direzione, finalmente sembrava essersi aperta con me e la speranza che quel muro di ghiaccio si stesse per rompere per lasciar spazio ad un noi mi stava facendo sperare.
Sono caduto nella trappola ed ora sono nel suo letto, con dei video di sottofondo che sto cercando di dormire e con lei che mi ha reso chiaro che le mie coccole e qualsiasi cosa credevo fosse importante per lei non servono.
Ora sono girato di spalle, probabilmente potrei benissimo sedermi sulla sua scrivania, non se ne accorgerebbe nemmeno.
Io ho passato notti a sognare di dormire con lei, di poter riposare in tranquillità ed ora sto avendo questo.
Voglio dormire con te diceva, voglio coccolarti, voglio farti sentire amato.Ho mal di pancia, sono da solo e mi sento uno stupido.
Sto pure male fisicamente, ho mangiato troppo in questi giorni e non riesco a star bene con tutto questo turbinio di emozioni che come una montagna russa mi portano in alto solo per farmi precipitare nell'oblio di un futuro incerto.
Non mi perderai, non me ne vado, eppure è la prima che mi sta lasciando andare e che mi sta spingendo sempre via giustificando la sua distanza con la stanchezza.
Sembra di parlare con mia madre, la stessa donna che quando provo a farle vedere una qualsiasi cosa che faccio improvvisamente da pimpante ed energica diventa completamente sottratta dalla vita, e dall'avere tempo per cazzeggiare non ha tempo per fare nulla perché le cose da fare diventano un milione.
Sì, forse sono abituato ad avere al mio fianco persone che alla fine ricordano i miei genitori entrambi troppo narcisisti per darmi anche solo la minima attenzione quando ne avevo bisogno.
Ora sono qui nel letto di una ragazza che mi sta lentamente spezzando il cuore, e la cosa più brutta è che glielo sto lasciando fare.
Sto pensando di farla finita appena torno su, oggi un mio amico mi ha detto che non è successo nulla di grave, ma sono sicuro che mi dirà quanto sono stato un amico di merda perché non avevo le energie per cagarlo ogni giorno.
Se non esistessero i Masnada non avrei più nulla, mia madre trova ogni scusa per litigare con me, tutti i miei cari amici mi hanno abbandonato ed ora sono solo, come un cazzo di cane e sono talmente mitomane da pensare che questo sia solo quello che mi merito.
Stavo pensando di abbandonare l'università, tanto non riuscirò mai a diventare un ricercatore, non avrò mai la possibilità di entrare in quel mondo e quando parlo di storia nessuno mi ascolta, nessuno lo fa in generale.
Ed io che mi aspettavo che la vita da artista maledetto venisse con fiumi di alcol e sbronze, con una vita senza limiti, invece sono un cazzo di simp di merda che cerca di riposare e che sta scrivendo con un mal di stomaco senza senso. Sono un fallimento, ho un aspetto che non mi piace, una voce che non mi piace, sono un chitarrista mediocre e non sarò mai uno storico di professione. Non voglio trovare un lavoro qualunque, non voglio accontentarmi di una vita come un'altra, ma non trovo nulla che possa stimolarmi, sento la mia dopamina scendere sempre di più e con lei anche la mia felicità, qualcosa che mi sembra lontana.
Ultimamente non riesco a ridere, fare battute e niente, sento l'unico mio punto di forza svanire lentamente e con esso ogni speranza per il futuro.
Alla fine più andrò avanti più il mondo morirà, le piante non avranno ossigeno e le megacorp diventeranno sempre più ricche, perché non svegliarmi freddo direttamente? Probabilmente perché sono un codardo e temo la morte perché sotto spero che questo sia solo uno scherzo della mia mente.
Mi sento un oggetto, uno di quei giocattoli che i bambini desiderano di cui poi si stancano subito dopo, e la cosa più triste che per tutta la mia adolescenza è sempre stato così.
Ho avuto il coraggio di tagliare fuori persone che mi vedevano come una certezza solo perché dopo mesi ero lì ad aspettarle, ed ora non ho più le forze di farlo e continuo a sperare che le cose cambino. Mi ricordo ancora i tempi in cui mi divertivo guidando ad un videogioco nuovo, cercavo degli amici, non avevo molto ma ero felice nella mia tristezza. Stavo provando a giocare a far cry 3, mi ricordavo quel gioco con molta gioia e da piccolo ricordo che lo completai al 100%.
"Ti ho mai detto la definizione di follia?" Quanto cazzo avevi ragione Vas, fare la stessa cosa, ancora e poi ancora sperando che qualcosa cambi. Se dovessi scegliere un arcano dei tarocchi sarei l'appeso, non riesco a prendere controllo della mia vita ed aspetto di morire o di liberarmi di quella corda attraverso il mio peso.
Non posso nemmeno vivere con la speranza di essere un problema per il mondo, se domani morissi non cambierebbe nulla, la vita delle persone intorno a me sarebbe la stessa, magari qualcuno farebbe finta di interessarsi per poi andare avanti, e poi ci sarebbe lei.
Non so se ci rimarrebbe male, forse sì, ma l'idea che poi vada avanti con qualcun altro che non sia io mi manda in bestia, eppure già adesso dovrei mettere una pietra sopra questa questione. Sono solamente un passatempo per lei, o almeno così è come mi sento attualmente, voglio del cazzo di affetto, voglio essere amato ed ancora una volta sono un soprammobile nella vita di qualcuno che mi userà fino a quando non si stancherà di me. In tutto ciò avevo ragione, sono seduto sulla sua scrivania, e lei sta occupando tutti il letto approfittando del fatto che non ci sono.
Sono ridicolo.
Mi sento ridicolo.
Sono la mia stessa condanna.
STAI LEGGENDO
Note sparse di un ventenne scarso
RandomUn'insieme di note scritte dalle mie mani in momenti di ispirazione. Il diario personale di un ventenne dal futuro incerto e che non ha capito niente di come funzioni la vita.