Capitolo 57: Risposta inaspettata - ✓

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«Una collaborazione tra Stati Uniti e Russia...Ancora non riesco a crederci!» esclamò sconcertato Gavin, mentre prendeva un sorso di bevanda analcolica dal bicchiere, la mente intrappolata in tutte quelle informazioni che gli avevano mandato il cervello in tilt.

«Non urlarlo ai quattro venti, Brown. Si tratta comunque di una missione di massima segretezza che nessuno deve sapere, nemmeno il Navy SEAL: noi siamo solo l'eccezione.» lo riprese Kyle con tono strafottente, finendo il suo boccale di birra. «Ma non mi sarei mai aspettato che il vecchio Team Alpha avesse partecipato ad una missione del genere. Avrei voluto esserci anche io, cazzo!»

«Solito idiota che non prende mai tutto seriamente...» lo apostrofò il più giovane.

«La situazione si è rivelata più piccante del previsto, non me lo sarei mai aspettato.» aggiunse Liam, massaggiandosi la leggera barbetta chiara sul volto, sovrappensiero.

«Devo dire che avete avuto una reazione abbastanza sobria.» commentò Gregory con nonchalance, dall'altro lato del tavolo.

«Per chi mi hai preso, Reed? Per una femminuccia come questo qui? – Quinn indicò Gavin con il pollice. – Nulla mi spaventa.»

«Oh, certo. L'inarrestabile Kyle Quinn: il vichingo del Team Bravo.» lo provocò quest'ultimo.

«Ok. Adesso basta, lasciate le battute a chi è più competente, ok?» li placò Sully, ponendo le mani in avanti con un ghigno.

«Più competente? Ma se non fai altro che sparare freddure su freddure.» lo troncò Jake.

«Grazie, Shakalaka. Mi sei mancato anche tu.»

L'artificiere gli fece la linguaccia, seppur non fosse in vena di scherzi.
L'intero Team Bravo aveva fatto una sosta al bar. Avevano da poco finito la riunione con la quale Dave aveva chiamato tutti a raccolta alla CIA. Quando era giunto loro il messaggio di avviarsi a Langley, avevano intuito che la missione alla Safe International Hawk avesse portato gli sviluppi ad un nuovo risultato, eppure non avrebbero previsto che ciò fosse collegato ad una missione di dieci anni fa. Non appena dalle labbra di Dave erano sbocciati i nomi di Dimitri Malokov e Iari Staniv, Liam, Gavin e Kyle avevano visto un mutamento subitaneo nei volti di Jake, Sully e Gregory, talmente torvo e turbato che si erano sentiti nel posto sbagliato. Erano stati resi partecipi delle vicende, a conoscenza di quello che la CIA aveva infangato per non riportare a galla quel brutto incubo non inerente alla realtà, fino a quando non si erano congedati e avevano abbandonato l'edificio per riunirsi tutti insieme. 

Avevano chiesto a Dave se avesse voluto unirsi a loro per svagarsi un po', ma non era da lui prendere una pausa quando ancora il lavoro non era finito. Non si trattava di un futuro aggiornamento per indossare la divisa e andare in onda.

Jake era a conoscenza della testardaggine del suo superiore; sebbene fosse stato lontano dal team per tre anni, l'ostinazione di Dave era quell'elemento che non era cambiato di una virgola. In verità erano rimasti tutti gli stessi, gli allenamenti erano ancora più divertenti con Kyle e Gavin in circolazione – quei due non facevano altro che punzecchiarsi dalla mattina alla sera, soprattutto in quanto forza fisica – e Sully continuava a spronarlo ad uscire la sera per andare ad acchiappare qualche donna da portare a letto; in tre anni era diventato uno sciupafemmine per eccellenza.

«Non capisco perché Dave abbia rifiutato il nostro aiuto, però...» colmò la musica di sottofondo il tono calmo, ma preoccupato, di Gregory; i suoi occhi verdi si erano persi sul fondo della bottiglia di birra, dove il liquido non faceva altro che girare e rigirare a causa della sua mano in perpetuo movimento. «Dimitri e Iari sono prima di tutto dei soldati, oltre ad essere dei disertori. Da solo, con il ragazzo, come può affrontarli?»

MIND OF GLASS: OPERATION Y [REVISIONATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora