Neva's pov:
Scendo le scale ridacchiando perché ho appena provato con lui la tecnica che mi aveva insegnato Bill e ha funzionato, arrivo in salotto dove mi aspettano Bill e Cate intenti in una discussione molto animata,
"hei ragazzi che succede, perché litigate??" chiedo preoccupata ai due che tra un po si picchiano,
"siediti Nene" dice Cate un po agitata, "allora.." dice Bill non sapendo bene da dove iniziare,
"non so come spiegarglielo, vuoi farlo tu?" dice rivolgendosi a Cate indispettito,
"va bene ci provo" risponde lei, poi si gira verso di me e inizia a parlare,
"lo sai vero che Tom è un ragazzo?" sinceramente? mi aspettavo una domanda più intelligente,
"ok basta ho capito torno su" dico spazientita *come se fossi scema* penso incazzata, mi alzo per andarmene ma Bill mi riporta seduta un po bruscamente,
"no tu stai qui signorina" dice poi,
"oh ma la piantate tutti e due? non sono una bambina del cazzo, non ho bisogno di voi due che mi dite cosa devo fare o cosa non devo fare, so quello che faccio non sono stupida e capisco bene che Tom è il primo ragazzo con cui ho un rapporto più di amicizia dopo Matheo adesso basta lasciatemi stare..." piano piano la mia voce si spezza e scoppio a piangere, ho paura di averli feriti perché gli ho appena urlato addosso, e allo stesso tempo mi sono ricordata di com'era con Matheo e di tutto quello che mi ha fatto passare,
Bill e Cate sembrano capirlo e non si arrabbiano, anzi vengono ad abbracciarmi,
"scusaci Ne se ti abbiamo fatta sentire così, ci dispiace tantissimo" dice Cate consolandomi
"noi siamo soltanto preoccupati per te e vogliamo essere sicuri che tu stia bene" spiega Bill
"va bene ragazzi ma non dovete trattarmi come una bambina piccola" dico io singhiozzando,
"ei che succede??" la voce di Tom rompe i miei singhiozzi, io mi accascio per terra Bill e Cate rimangono in piedi a fissare Tom
"tu che ci fai qui torna sopra" dice Bill
"fatti i cazzi tuoi" aggiunge brusco,
per poi girarsi verso di me e allungandomi una mano,
"no non mi faccio i cazzi miei, levati" Tom scosta il fratello e si accovaccia davanti a me, io in lacrime lo guardo, è stupendo.
"vieni qui" dice poi con le braccia aperte, io mi avvicino titubante, poi mi tira su, *come cazzo ha fatto* poi guardo i muscoli e capisco,
mi prende in braccio e io nascondo la faccia nella sua maglietta e sprofondo nel suo profumo,
"vi dispiace?" dice poi lui facendosi spazio tra Bill e Cate che rimangono di stucco,
"noi andiamo a riposare, che credo proprio che a questa bimba serva" dice lui premuroso, io mi stringo ancora di più al suo petto e saliamo al piano di sopra,
entra in camera sua e mi posa delicatamente sul letto manco fossi una delle sue amate chitarre elettriche,
poi si sdraia di fianco a me e mi sposta con una facilità disumana, mi prende e mi mette su di sé, io capisco di essere a strettissimo contatto con tutti i suoi muscoli che si intravedono dalla maglietta,
sono stravolta,
"grazie di avermi portata via da li, mi stava venendo un'attacco di panico" confesso arrossendo
"lo avevo capito, ho sentito che urlavi e mi sono allarmato quando ho capito che stavi piangendo non ci ho più visto per nessuno"
è fantastico. è il ragazzo più dolce del mondo.
*no basta che dico non mi posso affezionare no.*
non posso permettermi di affezionarmi di nuovo a un ragazzo, no.
appoggio la testa sul suo petto e sento il cuore pulsare, che bella sensazione,
e cullata dal suono dei suoi battiti calmi e dal petto che si alza e si abbassa mi addormento, di nuovo.13:00
mi sveglio, qualcuno mi sta chiamando,
"Neva, svegliati devi fare pranzo" la voce di Tom, sorrido al mio risveglio sentendo quel suono familiare e bello,
"mmh non ho tanta fame" dico riprendendomi dal sonno,
"si ma devi mangiare qualcosa lo stesso" dice deciso Tom,
si prende cura di me e amo questa sensazione,
vorrei fare lo stesso con lui e poter essere utile,
mi alzo dal letto e vedo lui che mi aspetta davanti alla porta aperta,
gli vado incontro e lo stringo in un abbraccio fortissimo,
lui mi abbraccia a sua volta e poi mi tira su come si fa con i bambini, io gli allaccio le gambe alla vita e le braccia al collo, e le sue mani...
finiscono sotto il mio sedere a sostenermi, ci guardiamo in quella posizione e sprofondo nei suoi occhi,
ci avviciniamo l'uno verso la bocca dell'altra e ci attiriamo come due calamite,
"TOOOM, NEVAAA SCENDETE CHE È PRONTO" *madonna santa Bill arrivi sempre nei momenti meno opportuni* ci scostiamo velocemente e scendo da quella presa salda che mi dava sicurezza, scendiamo e troviamo quei due che ci guardano già seduti a tavola,
"ho fatto la pasta al sugo" dice Bill fiero di sé stesso,
"buonaaa" dico io quasi buttandomi sulla sedia,
mangiamo tutto,
appena finisco il piatto noto di aver mangiato per la prima volta senza pensieri,
sorrido guardando Tom, è tutto merito suo e lo so bene,
"cosa c'è" dice lui sorridendo come se si stesse rivolgendo a una bambina,
"niente niente" dico poi abbassando lo sguardo,
"mmh va bene" capisce che sono felice e sorride anche lui,
"bene, oggi cosa facciamo??" chiede Bill a me e a Cate, "non so Neva tu starai con Tom tutto il giorno a sbaciucchiarvi?" io rido, "non penso che lui sia così felice di avermi addosso tutto il giorno quindi no" rispondo
"come no??" dice Tom stupito, per poi sorridere, "hahahahah dai scherzo" aggiungo io, *gli starei veramente attaccata tutto il giorno* sorrido nel pensarlo, "possiamo andare a fare shopping, basta che usciamo c'è una giornata stupenda oggi" dice Bill
"siii madonna è da troppo che non faccio shopping" approva Cate
"va bene penso che Tom mi lasci venire con voi" dico poi ridendo,
"e chi te lo ha detto che puoi?" dice poi Tom
"io" dice Bill sorridendo,
"gne gne" gli fa il verso Tom,
dopo pranzo usciamo e Tom rimane a casa a dormire, "oh ma dorme sempre sto coglione eh?" dice Bill stufo del fratello
"dai lascialo stare magari è tanto stanco la settimana è faticosa eh" dico in sua difesa,
"mh è sempre lì a dormire.." dice poi lui con aria un po preoccupata
"ti preoccupa sta cosa?" chiedo
"si abbastanza" dice poi lui,
"Tom quando da piccolo era triste o stava male dormiva sempre per non piangere o per non pensare, poi sono iniziati gli attacchi di panico e quindi ha iniziato a dormire di più, solo ieri notte ha dormito bene, con te, di solito lo sento dalla mia camera che piange o respira affannosamente e mi tocca andare a tranquillizzarlo, ma tu sei riuscita a farlo dormire tranquillo standogli accanto la notte" ero paralizzata, "sei serio?" dico poi, non mi sono mai sentita così importante per qualcuno in vita mia, mai.
"si purtroppo sono serio, penso che Tom non voglia giocare con te o essere cattivo, ha bisogno di affetto e attenzioni" mi addolcisco e cerco di velocizzare lo shopping per tornare in fretta a casa da lui,1 ora emmezza dopo:
Finalmente a casa, poso i sacchetti con i vestiti nuovo in camera di Bill e corro da Tom,
mi fermo davanti alla porta e mi investe un'ondata di insicurezza, magari non vuole essere disturbato, o sono troppo avventata, sembra che non riesco a fare a meno di lui, sono imbarazzante va be lascio stare torno da Bill e Cate,
ritorno sui miei passi triste e vado in salotto dove ci sono i miei migliori amici che stanno preparando un the pomeridiano con biscotti,
"uuhh che si fa qui?" chiedo incuriosita, "the con biscottiii" esclama Cate felice, in fondo siamo contenti di essere di nuovo a casa al calduccio a prendere il the,
mi siedo di fianco a Cate e prendo la tazza che mi porge Bill,
"perché non sei sopra a sbaciucchiarti il tuo amore?" chiede Bill curioso della mia scelta,
"non lo so magari sono troppo avventata, poi sembra che non riesco a stare senza di lui" confesso le mie paranoie e paure,
"tesoro no, stai tranquilla sono sicura che Tom capisce bene cosa significa stare lontano da te" mi tranquillizza Cate
"guarda amo l'unica cosa che Tom odia di più al mondo è non ricevere attenzioni dalla persona che gli piace o che ama" mi confessa Bill "mi ricollego al discorso di prima" mi suggerisce poi,
poi sentiamo due tonfi secchi al piano di sopra come se qualcuno avesse appena sfondato un muro
spalanco gli occhi, *Tom è stato tutto il pomeriggio da solo*
Bil capisce e corriamo tutti e 3 sopra,
"Tom cosa succede??" urla Bill aprendo la porta di camera sua,
ed eccolo lì, accovacciato per terra tra le lacrime, io e il mio migliore amico ci avviciniamo, noto subito le nocche delle mani che sono insanguinate,
"l'ennesimo attacco" dice Bill quasi scocciato,
Tom lo guarda indifeso, e mi fa quasi tenerezza, ma anche paura adesso sul muro c'è una crepa enorme e una macchietta di sangue mi fa capire che è stato lui, non mi piace la violenza per niente e questo mi fa spaventare molto, *non pensavo che Tom potesse fare una roba del genere...*
a quella visione mi metto le mani sulla bocca e scoppio in lacrime traumatizzata, lui alza lo sguardo verso di me tra le lacrime come per chiedermi scusa, anche se non mi ha fatto del male,
nonostante io sia appena stata trauma mi abbasso e mi avvicino a lui tra le lacrime, lo aiuto ad alzarsi e ci sediamo sul letto, mi tranquillizzo, mentre Bill si accovaccia davanti a Tom per guardarlo in volto, Cate sulla porta sembra abbastanza spaventata, e mi torna in mente che anche lei ha vissuto episodi di violenza, "Bill vai da Cate penso io a Tom" dico asciugandomi le lacrime, decido di essere più forte della mia paura e di affrontarla aiutando Tom che è in quello stato,
"sei sicura?" chiede Bill preoccupato sia per Tom che per me, "sisi tranquillo" dopodiché si alza prende Cate e escono dalla stanza chiudendo la porta, mi giro verso Tom e lo guardo, rimaniamo in silenzio,
"cosa è successo?" chiedo tranquilla per farlo calmare,
"non sono riuscito più a sopportare di stare da solo, ti stavo aspettando da tutto il pomeriggio, ma quando ho sentito che eravate tornati e che eri sotto non ho più resistito, ho capito che non sono la tua priorità" dice lui tra le lacrime,
"in verità lo sei" ammetto a testa bassa maledicendomi di non essere entrata in camera sua...
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Amore
RomanceNeva è una ragazza come tutte le altre, vita monotona con molte responsabilità addosso, da quando è piccola è sempre stata legata a Bill il suo migliore amico, quando un giorno però, lei si accorge che da tutta la vita è stata il centro del mondo di...