parte 8 - una giornata terribile

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Mi sveglio infastidita dal rumore della pioggia, un brivido di freddo mi percorre tutto il corpo, e mi stringo di più nel piumone,
prevedo una giornata buia, piena di studio e noia, e anche un po di malinconia, la pioggia non aiuta per niente,
mi alzo dal letto e guardo fuori dalla finestra, buio nebbioso, la pioggia cade fitta sull'asfalto ormai pieno di pozzanghere, non riesco a stimare da quanto piove più e meno ma immagino da sta notte,
il mio umore è sotto i piedi già di prima mattina, sono metereopatica e questo non aiuterà il mio studio questo pomeriggio, vorrei stare nel letto a piangere tutto il tempo,
ma mi decido a prendermi cura di me stessa lo stesso,
vado in bagno e mi faccio la skin care, appena finita di solito mi sento bene e più sveglia, più riposata ma sta volta nulla,
vado in cucina per prepararmi la colazione, ma non trovo i miei genitori, piove e non credo siano andati in giro, quindi decido di chiamarli, vado in camera, prendo il telefono e lo accendo, la schermata si accende subito sulla chat con Tom,
ci sono una roba come mille messaggi, ieri sera mi sono addormentata di colpo e non gli ho risposto si sarà preoccupato,
poi, c'è anche un messaggio di mia madre:
"siamo andati a trovare i nonni a casa loro, saremo assenti tutto il giorno, torniamo per le 22:30, studia bene, e vai a dormire presto, non voglio che quando arriviamo sei ancora sveglia"
leggo ad alta voce per poi farle il verso infastidita dalle sue esigenze, è non le rispondo, è domenica e domani ho scuola ma comunque sta donna si deve rilassare,
mi metto a studiare dopo aver fatto colazione e quando ho finito tutto sono più e meno le 14:40 non ho toccato cibo da sta mattina,
ma non ho fame, le paranoie iniziano a darmi alla testa, sto impazzendo e devo distrarmi,
nel frattempo mi dimentico completamente di rispondere a Tom e mi metto a riordinare il mio armadio per fare qualcosa in casa,
a un certo punto mi suona il campanello di casa,
*ma chi è il pazzo che esce con la pioggia* apro la porta e la risposta mi arriva come una secchiata d'acqua fredda *Tom ovviamente*
è tutto fradicio e mi guarda come un cane bastonato,
"oddio, entra" dico preoccupata per lui,
"non mi hai più risposto ai messaggi e mi sono preoccupato tantissimo, e dato che abito a due isolati da qui, sono venuto a controllare se stessi bene" *che amore oddio*
"scusami mi sono ricordata adesso di risponderti hahaha che cretina che sono" dico spensierata,
"stai tranquilla avevo immaginato",
lo accompagno in camera mia, e gli do una mia felpa e un pantalone della tuta grigi larghissimi che mi stanno 4 volte, sicuramente a lui stanno a pennello, infatti gli stanno, e anche da dio, lo squadro da testa a piedi compiaciuta e il mio sguardo cade per sbaglio sull'imponente protuberanza che si vede dalla tuta grigia, mi sale un brivido su tutta la schiena e distolgo lo sguardo obbligandomi a guardare altrove,
"dove stavi guardando?"
*cazzo mi ha beccata* lo guardo, con nonchalance,
"per terra" *come se fosse stupido*
"sese come no", mentre lo dice si sistema proprio lì sotto, e si tocca facendo vedere molto bene la sua forma
*oddio vuole farmi impazzire*
lo guardo negli occhi intensamente e mi perdo,
mi piace tantissimo.
*nooo bastaaa*
ci avviciniamo, mi prende il viso tra le mani
si avvicina a me e mi posa le labbra sul naso lasciandomi un bacio umido,
"prima la fronte, poi il naso, domani la bocca?" sorrido
"hahahah ti piacerebbe" ribatte,
amo alla follia il suo sorriso, mi fa letteralmente impazzire
"ma i tuoi non sono a casa vero?"
"no sono fuori città al momen- AAAHH TOM METTIMI GIÙ" non faccio neanche in tempo a finire la frase che mi tira su di peso e mi carica sulla spalla, poi esce dalla mia camera e si dirige al piano di sotto,
"adesso sarai un mio ostaggio" annuncia fiero,
"Tooom daii non vuol dire che puoi rapirmi torneranno sta sera" lui non mi ascolta, mi butta sul divano e annuncia,
"bene adesso, dato che c'è una giornata orrenda, staremo qui a guardare un film horror e a mangiare schifezze" dice ancora più fiero di prima,
"ma hahaha è tu chi saresti per SPOSTARMI in casa mia come se fossi un'oggetto e decidere pure cosa fare??" faccio la finta indispettita,
"sono Tom Kaulitz." tira il petto in fuori facendo il cretino e si dirige in cucina, *è entrato in casa mia letteralmente 5 volte in vita sua ai miei compleanni e si ricorda ancora dov'è la cucina che strano, o meglio che ansia*
mi alzo e lo raggiungo, non mi stupisco quando lo vedo cercare qualcosa e non trovarlo, "cosa stai cercando ladruncolo?" lui si gira come se fosse stato appena beccato a rubare 500 mila euro da una banca,
"oh n-niente lo g-giuro signora ispettrice" dice lui prendendomi ingiro e alzando le mani in alto,
"che bambino che sei hahah" si è proprio un bambino.
"stavo cercando un recipiente per fare i popcorn"
dopodiché ridiamo insieme e prepariamo tutte le schifezze varie giocando come dei bambini di 9 anni,
poi ci spostiamo sul divano a scegliere il film,
"guardiamo...ANNABELLE" dice lui, no non è una proposta è una scelta che fa da solo, accende il film e si siede comodo,
io mi giro e lo squadro da testa a piedi,
"scusa?"
"ti fa troppa paura?" chiede lui in segno di sfida amorevole,
"no assolutamente ma potevi almeno chiedermi se volevo vederlo anche io"
*è il mio film horror preferito e avrei scelto anche io quello ma vogliono fargliela pagare lo stesso*
"ah hahah scusami allora" dice lui
"vuoi che cambiamo?" inizia a diventare serio, sembra che stia prendendo troppo sul serio la cosa così sorrido,
lui capisce al volo e mi stampa un bacio sulla fronte, "è il mio preferito" confesso,
*come ha fatto a indovinare?*
"anche il mio"
"ah ecco come hai fatto a indovinare il mio preferito"
l'ho visto mille volte ma al buio con il diluvio universale fuori fa più paura del previsto, quando finisce il film io sono attaccata a Tom con il viso schiacciato nel suo collo, lui non ha segni di traumi da parte del film e questo mi sconvolge,
"ei piccolina ti sei spaventata molto eh?"
"no dai era stra chill"
"ho notato" mi squadra da testa a piedi con uno sguardo giudicante e ride,
"cazzo ridi hahahah" è stupendo.
"sei stupenda quando sorridi lo sai?"
*AH* non me lo aspettavo.
"grazie"
*anche il tuo sorriso è fantastico*
vorrei dirglielo ma non ho il coraggio,
lo guardo con occhi più dolci come per trasmetterglielo,
lui sembra capire e mi sorride, facendomi sciogliere.
capisce tutto quello che penso senza il bisogno di dirlo,
*come fa?*
"non possiamo avere tutti questi momenti di affetto però"
è il fratello del mio migliore amico ed'è un po strano
"si hai ragione ma il cuore non si comanda no?"
*in che senso??*
"in che senso Tom?" ho il cuore a mille, mi sudano le mani e la testa mi asplode di pensieri confusionari,
"che non posso starti lontano neanche un secondo"
il mio cuore perde due battiti e il mio mondo si blocca,
*abbiamo iniziato a parlarci solo due giorni fa come fa a provare tutto questo per me?*
cerco di pensare in fretta per cercare una risposta velocemente che però non arriva dalla mia testa ma dalla sua bocca,
"Neva, io..."
ancora più agitata e confusa giro il viso verso di lui di scatto, quasi mi spavento,
"io non ho mai scordato i tuoi occhi da quando ti ho vista per la prima volta, me ne sono innamorato fin da subito, eravamo molto piccoli e il sentimento si è evoluto negli anni, più ti vedevo più capivo che non posso fare a meno di te, sei entrata nella mia testa ormai"
*adesso capisco tutto, il suo sguardo già innamorato da tempo, le sue parole, ciò che mi ha detto*
la situazione inizia a non piacermi più, mi sento violata nella mia privacy e anche molto confusa,
"Tom io credo che tu adesso debba andare a casa" la mia voce è fredda e distaccata, molto diversa da prima, ho deciso di prendere le distanze, mi sento molto a disagio in questo momento.
"va bene, ti darò tutto il tempo di cui hai bisogno per metabolizzare"
dice uscendo dalla porta,
le sue parole mi fanno imbestialire,
non esplodo, ma lo lascio andare nella maniera più brutta che la mia testa possa pensare,
"allora aspetta in eterno" gli sbatto la porta in faccia e mi giro furiosa,
poi ripenso a ciò che ho appena fatto, e come sempre, me ne pento a lavoro fatto, mi accascio seduta ai piedi dell'entrata e il mio viso si riga di lacrime dense,
e mi lascio andare piangendo anche l'anima, mi sento confusa e arrabbiata, ma allo stesso tempo ho un vuoto dentro e mi sento in colpa, piango tutte le lacrime che ho in corpo e poi esausta mi addormento sul divano..

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