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Le sue dite correvano leggere sui tasti, sembrava quasi che non li premesse. Le dite pallide e scheletriche erano in netto contrasto con i tasti neri del pianoforte e questo non faceva altro che sottolinearne l'eleganza. 

Quella musica era coinvolgente da far paura. Chiuse gli occhi e si lasciò attraversare da tutti i pensieri che aveva sempre cercato di scacciare dalla sua testa. Accoppiati con quella musica qualcosa si sbloccò dentro di lei: una lacrima solitaria le scivolò lungo la guancia.

La musica aumentò di intensità e il ragazzo si chinò sul pianoforte per premere con decisione i tasti. Non si era accorto di nulla, era totalmente immerso.

Altre lacrime si aggiunsero alla loro compagna. La musica finì e si asciugò il viso in fretta e furia.

Words bubble up like soda popDove le storie prendono vita. Scoprilo ora