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"She was poetry,
but he had forgotten how to read."

1963, francia, Saint-Jean-d'Angély

Guardai Joseph uscire di casa dopo di me mentre teneva le borse per entrambi e fumava, eravamo sposati da un anno eppure non ci rivolgevamo parola se non per discutere, ogni giorno. Sembrava preservasse un odio assurdo nei miei conforti, ed era ricambiato. Così alla prima notte di nozze facemmo un contratto che dovevamo rispettare entrambi, uno dei punti più importante era: Nessuno doveva intromettersi nella vita dell'altro.

E così fu per un anno intero, ma non sapevo che dopo aver iniziato a studiare nella stessa scuola la cosa sarebbe cambiata.

A nostra sorpresa quest'anno una delle prime scuole ad approvare il programma misto era proprio la nostra, la Voltaire High, fui una delle poche ragazze a iscriversi dopo aver sentito la notizia.

Incontrai una ragazza il giorno della mia iscrizione, stavamo cercando entrambe la segreteria e finimmo per perderci tra i corridoi immensi.

Una volta trovata e finito quello che dovevamo fare fuori da scuola mi propose di passeggiare un pò per conoscerci e accettai, si chiamava Simone, era una ragazza super solare con i capelli castani a caschetto.

Dal primo minuto che si presentò iniziò anche a dirmi che cosa le piaceva o non piaceva mangiare, finimmo per passare il pomeriggio intero assieme a conoscerci sedute, sulle altalene, in un parchetto non poco lontano dall'istituto.

All'idea di rivederla a scuola mi sentivo più che felice, e la cosa strana era che sembrava ci conoscessimo da sempre.

Arrivati a scuola Joseph mi passò la mia borsa e si girò a guardarmi, "stai attenta con chi parli, okay?" domando ma prima che potessi rispondere si incamminò verso il proprio gruppo di amici, mi guardai intorno sentendomi spaesata e decisi di andare già in classe, dopo qualche minuto entrò anche Simone accompagnata da un ragazzo, appena lo riconobbi sorrisi.

Olivier.

Olivier era il ragazzo che avevo incontrato questa estate mentre tornavo a casa dopo aver aiutato mamma in pasticceria, indossava una camicia larga enorme e teneva una sigaretta dietro all'orecchio, dopo quell'incontro finivamo per incontrarci ovunque, quasi come se l'universo lo avesse pianificato.

Piano piano costruimmo un rapporto fino a farlo diventare una relazione segreta, ogni sera dopo aver aiutato mamma lo trovavo fermo ad aspettarmi nel vicolo dietro al negozio con una cicca tra le labbra, e una rosa tra le mani, diceva sempre che era meglio ricevere fiori ogni giorno e un amore puro che essere ricordati solo il giorno di san Valentino.

Quando venne a sapere che saremmo andati nella stessa scuola sembrava l'uomo più felice del paese, passò giorni a parlarmi dell'istituto, posti segreti dove potevamo incontrarci e dei suoi amici; promise di presentarmeli tutti quanti.

"Rose! Ti stavo cercando ovunque!" esclamò contenta la ragazza mora per poi indicare il ragazzo accanto a lei, "Lui è Olivier, mio cugino" ci presentò e gli porsi la mano trattenendo un sorriso, "Piacere.." mormorò con un tono di voce basso e dolce stringendomi la mano.

Ancora prima di poter conversare entrò Joseph in classe e buttò la propria borsa sul banco accanto al mio, lo fulminai con lo sguardo per poi tornare a guardarli. "Si vede che finiremo di parlare dopo."

To Get Her || Joseph DescampsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora