Capitolo Due

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Ho provato di tutto... credetemi ...

Forse ad un certo punto ho iniziato pure a supplicare...

Per cosa? Non lo so...

So solo che davanti a quella porta ho sentito qualcosa dentro di me scheggiarsi

Come se un pezzo del mio cervello fosse andato in sovraccarico e la mia mente avesse deciso di annullarsi ripiegandosi su sé stessa.

Non ho fatto niente

Perché mi sta trattando in questo modo?

Non esiste che Katsuki Bakugou implori per qualcosa... qualsiasi essa sia...

Ma c'è quel piccolo tarlo che mi dice di aver esagerato mentre l'altro 99% del cervello mi dice che non ho fatto niente

Una serata come un'altra..

Un gioco come un'altro...

Parole sputate fuori, una dopo l'altra, ed una verità che forse non ero pronto nemmeno io ad accettare ma che mi è venuta fuori come se fosse naturale in quel momento.

In fondo era vero no?

Chi altro avrei potuto indicare?

Non ho mai avuto dubbi sulla mia sessualità e dalla prima volta che mi sono svegliato bagnato, così tanto bagnato che per qualche secondo ho avuto il dubbio di essermela fatta addosso, sapevo perfettamente che non era a causa di gonnelline corte e di pelle di porcellana...

Non riesco a ricordare cosa fu a scatenare questa reazione così nuova nel mio corpo, quale immagine scatenò quella reazione fisiologica nei miei 13 anni, ma ricordo bene che in quel sogno era come se tutta la realtà fosse contornata di crepe

Si ...esatto...

Enormi distese di cicatrici che percorrevano una landa desolata composta da piccole stelle...

Ci ho messo un po' a capire , mettetevi nei miei panni di adolescente, che probabilmente il mio cervello si rifiutava di accettare la semplice realtà e capire che al di sotto di quel sogno ci fosse qualcuno che conoscevo fin troppo bene...

Ma Hey...non dovetti aspettare più di tanto per averne un'ulteriore conferma...

Un giorno...solo un misero, insignificante, inutile e semplicissimo giorno...

Poiché anche la mattina dopo mi sono svegliato nello stesso modo...e quella dopo e quella dopo ancora...

Ed ogni mattina, quando mi infilavo frustrato sotto la doccia, dei minuscoli pezzetti dei sogni fatti si univano a quelli precedenti come tessere di un puzzle...

Credetemi...ho riso...

Giorno dopo giorno ho riso ed ho pianto per questa nuova consapevolezza...

Ho cercato di negare , negare e negare sempre , cercando di riportare la mente su qualsiasi altro binario che non fossero lentiggini e cicatrici profonde...

Ho lottato contro l'istinto di toccarmi, sfiorarmi, mettere fine a quella follia e magari trovare qualche altro soggetto su cui riversare quei desideri così nuovi e così prorompenti.

Ma niente...

Per quanto io ci provassi era sempre Lui a tornare da me, sorrisi dolci ed espressioni da stronzo, ed era sempre alla sua faccia che pensavo quando l'orgasmo montava nella mia carne, piegandola,ed il respiro mi si mozzava in gola

Quindi cosa avrei dovuto dire?

Una balla?

Katsuki Bakugou non dice balle

Lui non ne ha bisogno...

Non potevo indicare nessun altro...cristo santo... perché avrei dovuto farlo?

E se poi la persona indicata avesse frainteso?

Ho solo pensato, ed anche tanto credetemi, che Deku non se la sarebbe presa per questo...

Cazzo.... In fondo gli ho detto molto di peggio no?

Perché cazzo ha dovuto reagire così adesso?

Perché cazzo non lo ha fatto quando gli ho detto di buttarsi giù dal tetto?

Davvero il fatto che io lo desideri, e cazzo se lo desidero, lo offende più delle sberle e delle parole che gli ho dedicato?

Non ha senso giusto?

Allora perché?

"Deku"

Perché non mi risponde?

"Aprimi"

Perché cazzo non apre questa porta?

"Parliamone"

Già... parliamone...ma di cosa?

Anche se aprisse..cosa gli potrei dire?

"Mi sono masturbato per anni, pensando a te, e mi è sembrato giusto dirtelo?"

Non credo sia una bella mossa... soprattutto quando questa maledetta porta continua a rimanere chiusa...

E tutto ciò che ho negato per anni, per stupidità o orgoglio, continua a premere per uscire...

Proprio come quell'orgasmo che ho maledetto...ogni notte.

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