B11

397 6 0
                                    

La bella addormentata ieri sera si è fatta prendere dal sonno sul mio divano finendo per addormentarsi mentre guardavamo un film, Dalla mia finestra 3. Ha detto che il primo era bello, il secondo un po' meno e voleva vedere il terzo appena uscito, mi ha spiegato che non è una che ama questo genere di film però qualche volta ce ne vuole. Io sono rimasto per tenerle compagnia e dopo più di metà film mi sono reso conto che si era addormentata da chissà quanto tempo. L'ho presa in braccio per portarla in camera, doveva essere stanca perché non si è resa conto di niente.

A ripensare al suo corpo nudo tra le mie braccia, il contatto dei miei palmi alle sue cosce, la sua testa poggiata sul mio petto e il seno che si muoveva ad ogni gradino facendo capire che non stava indossando il reggiseno me lo fa quasi diventare duro, cazzo.

Sono le nove di mattina e lei stava ancora dormendo quando sono uscito, sto andando a casa sua a prendere alcune delle sue cose, tra meno di due minuti dovrei esserci.

Appena arrivato parcheggio l'auto davanti casa sua e mi avvio all'entrata, noto subito la porta leggermente socchiusa, avevo preso le chiavi dalla sua borsa ma a quanto pare non serviranno. Torno all'auto e prendo la pistola infilata dietro il sedile del conducente.
Spingo la porta con un piede ed entro piano.
"C'è qualcuno?" chiedo, sento dei rumori provenire dalla camera da letto.
Cammino le talmente e quando mi trovo davanti alla porta la apro con uno scatto.
"Mani in alto! Polizia!" Sto ancora indossando i vestiti normali visto che oggi ho informato che farò il turno di pomeriggio, tengo il distintivo e la pistola bene in vista.

Mi trovo davanti Louis seduto sul letto della ragazza. Non ci penso due volte a saltargli addosso.
"Che cazzo ci fai qui?" e un cazzotto
"Lasciala in pace hai capito" e un altro
"Ho fatto quello che volevi" e arriva anche il terzo in pieno viso, le ho sporcato il letto del sangue di questo viscido.

"Mi spieghi qual'è il tuo problema?" lo prendo per il colletto della maglietta e lo alzo per guardarlo meglio, sul suo viso insanguinato spunta un ghigno
"Pensavi sul serio che mi sarebbe bastato farti ritirare un po' di droga?" ride "sei veramente uno stupido" lo spingo via con tutta la forza e lui barcolla.
"Lasciala stare cazzo!" sbraito
"No Brian! Tu mi hai rovinato la vita, cazzo!"
"È stato un fottuto incidente!"
"Se non fosse stato per te non sarebbe mai successo" il suo tono di voce diventa grave
"È stato un incidente" ripeto "Louis, lascia Amber in pace, cazzo uccidi me, ma lascia in pace lei" è quasi una supplica
"Stai dando la tua vita per lei fratellino, cazzo sei messo male. E spiegami...quale sarebbe la soddisfazione se non ti vedo soffrire come ho sofferto io?" si avvicina in modo quasi pericoloso
"Sei un pazzo" confesso
"Certo..." dalle sue labbra esce una risata ma con zero divertimento
"Che ci facevi qui?" gli chiedo
"Secondo te? Volevo vedere se ti ha fatto arrivare il mio messaggio ma non l'ho trovata" non immagino cosa sarebbe successo se lei fosse stata in casa
"E tu che ci fai qui?" chiede alzando un sopracciglio "L'hai fatta venire da te eh?" io non rispondo
"Vattene" gli ordino, lui mi guarda e senza dire una parola mi supera, io gli vado dietro e lo vedo uscire dalla porta.

"Merda" esclamo tirando un pugno al muro per poi passarmi una mano fra i capelli.

Apro il suo armadio e lo guardo per qualche secondo per poi rendermi conto di non avere nulla in cui mettere il tutto. Apro le altre ante fino a trovare delle borse e zaini buttati in un angolo. Prendo lo zaino più grande che c'è e ci metto dentro la maggior parte dei vestiti, essendo estivi occupano anche poco spazio.
Continua aprendo i cassetti dove, come pensavo, trovo la biancheria intima e ammetto che ha dei completini proprio sexy. Me li immagino addosso a lei ma subito dopo scaccio il pensiero. Non posso, non devo.

Prendo anche dei costumi da bagno, non si sa
mai che vuole farsi un bagno nella mia piscina, che peraltro non le ho ancora mostrato.
Anche dal bagno prendo i prodotti che sono aperti quindi che usa, raccolgo anche qualche trucco a caso, nonostante non ne abbia bisogno essendo bella al naturale, a dire la verità ho sempre preferito le ragazze senza trucco, ma lei è la più bella.

Cristo.

Scaccio via il pensiero di lei dalla mia testa.
Chiudo la borsa, me la metto in spalla ed esco.
Arrivato in macchina rimetto la pistola al suo posto e guido fino a casa mia.

Faccio girare la serratura ed entro. Sento la sua voce provenire dalla cucina così mi avvicino.
"Certo Grace lo so, stai tranquilla" sta parlando al telefono con suo sorella, è seduta su uno sgabello, gambe accavallate, indossa la stessa maglietta di ieri sera. È girata di lato e sta addentando una mela, i capelli sono scompigliati. Non mi ha visto e nemmeno sentito, il mio sguardo scende lungo il suo corpo e mi fermo sulla natica scoperta, le accarezzo le gambe con lo sguardo, è uno spettacolo.
"Ehi" dico decidendomi di entrare in cucina
"Porco cazzo!" esclama balzando giù dalla sedia quasi cadendo per terra però faccio in tempo a prenderla per la vita prima che il suo bel viso abbia un incontro ravvicinato con il parquet.

"Tutto bene?" lei annuisce
"Si Grace sto bene è che James mi ha spaventata" cosa?
"No si era lui, devo andare" "No Grace, cosa dici? Vado, Ciao" non dà il tempo alla sorella di rispondere che ha già riattaccato.

"Che ci fai qui?" chiede lei visibilmente confusa
"Ehm, ci vivo, ah no io sono James, scusami ora me ne vado" faccio il finto dispiaciuto e poi mi raddrizzo davanti a lei
"No intendevo...pensavo fossi al lavoro"
"No, sono andato a prenderti qualcosina da casa tua" le porgo lo zaino pieno di roba "Da quando sono il tuo amico James?" lei prende lo zaino e poi mi rivolge uno sguardo imbarazzato "Non volevo dire a mia sorella che sono qui, ieri sera è passata per vedere come stavo ma non ero in casa e mi era morto il telefono, quindi le ho detto che James era tornato dalla vacanza e mi ha invitato da lui" spiega lei
"Certo ho capito, non le vuoi dire che ti hanno legata in casa tua?" lei scuote la testa in maniera frenetica
"Non lo deve sapere" dice soltanto e io stringo le labbra "Comunque grazie" dice alzando lo zaino che tiene in una mano.

"Hai preso le prime cose che hai trovato e le hai bittante dentro?" chiede scendendo dalle scale dopo almeno mezz'ora che era di sopra, ora indossa i suoi vestiti.
"Beh si, ti sembro una ragazza?" lei fa di no con la testa e si avvicina al divano
"Potevi aspettarmi, sarei venuta con te"
"No" dico soltanto, forse un po' troppo duro, ripensando a Louis
"Non vorrai tenermi rinchiusa qui? Per l'amor di dio, è stupenda la casa, ma potrò anche uscire" dice con un tono scherzoso ma non c'è nulla da scherzare
"Amber è pericoloso" replico
"Non sono una bambina" si sta arrabbiando
"Amber smettila"
"Non dire a me di smettere! Tu pensi che sono una ragazzina indifesa, fragile e che ha bisogno di aiuto!"
"Ascoltami bene, io non voglio che ti succeda niente di male, e dovresti ringraziarmi al posto di urlarmi contro!" questa volta sono io ad alzare la voce in maniera incontrollata
"Oh certo! Grazie mille per tenermi rinchiusa dentro la tua villa!"
"Vuoi smetterla di comportarti così?" cazzo è insopportabile con i suoi attacchi di rabbia dal nulla, mi passo una mano sul viso
"Cos'hai fatto alla mano?" mi chiede lei più calma, mi guardo la mano e le nocche sono rosse e leggermente ferite, non me ne ero reso conto.
"Niente" rispondo
"Non dire niente" si avvicina a me e mi prende la mano, la mia è grande quanto entrambe le sue, mi sfiora i punti arrossati.
"Dove sei stato?"
"A casa tua" rispondo tirando via la mano dalla sua presa e andando dall'altro lato della sala, lei mi sta dietro
"Brian mi vuoi dare una spiegazione? Fai sempre così! Io ti chiedo una spiegazione e tu non mi dici mai niente, e non dire che non mi riguarda perché ormai so di esserci finita in mezzo!" dio quanto può essere testarda
"Si hai ragione! Ci sei dentro cazzo ed è colpa mia, tutta colpa mia, e sai perché ti voglio tenere qui? Così posso essere certo che non ti ritrovi in una fottuta pozza di sangue, da sola, chissà in quale buco di fogna" sbraito non riuscendo più a trattenermi, il suo sguardo cambia completamente e lascia scivolare le braccia lungo il corpo che fino a qualche secondo fa erano incrociate al petto.

"Come?" chiede con un filo di voce
"Hai capito bene, adesso basta per favore"
"No..tu mi stai dicendo che rischio la vita ma non mi vuoi dare nessuna spiegazione?" la guardo senza dire niente, non saprei nemmeno da dove cominciare. Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e poi iniziamo a rigarle il viso. Mi avvicino a lei cercando di ammorbidirmi un po'
"Non adesso" dico
"Ok" con una mano si asciuga le lacrime sulle guance e senza dire più niente se ne va di sopra.

Merda.

Ho pranzato da solo, non si è più fatta viva così le ho lasciato un biglietto e poi sono andato a lavoro.

Speed and loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora