Capitolo 5

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Sono seduta alla scrivania dell'ufficio da due ore, avrei solo voglia di uscire ma devo finire di scrivere il file che mi hanno affidato.

Devo trascrivere dei numeri di oggetti presenti in vecchi registri per digitalizzare l'archivio.
Ovviamente è un lavoro così noioso e ripetitivo da poter essere fatto anche da una scimmia addestrata, e ovviamente i miei "colleghi" non hanno perso tempo a relegarlo alle due nuove leve.

"Ragazzi venite con me al piano di sotto, devo cercare nel magazzino alcuno registri." chiede Maria.

Io ed Edorardo ci alziamo subito dai nostri posto non facendocelo ripetere due volte. Tutto pur di non stare ancora davanti a quel computer.

Scendiamo due piani di scale e poi ci ritroviamo davanti alla porta di un magazzino. Il posto è veramente gigantesco, vedo estendersi solo pareti piene di registri e sopratutto polvere, tantissima polvere. Chissà quando è stata l'ultima volta che qualcuno ha provato a pulire questo posto.

"Ho queste liste con dei registri che servono e che dobbiamo consultare. Dividiamoci per cercare più velocemente così da non metterci secoli." Ci dice Maria e prontamente e ci dà una lista ciascuno con una serie di codici che servono per identificare il registro da cercare.

Ci dividiamo subito e iniziamo a metterci a lavoro. Devo dire che questo posto mi mette un po' d'ansia, è troppo grande e solitario per i miei gusti. E poi  è tutto così impolverato che ben presto inizio a starnutire.

"Salute" dice una voce alle mie spalle.
Mi giro tenendomi una mano sul petto per lo spavento e vedo Edoardo con in mano la sua lista.

"Mi hai fatto prendere un colpo, non farlo mai più" dico lanciandogli un'occhiataccia.

"Hai paura di questo posto?"

"Paura no, però mi mette un po' d'ansia stare a girare fra scaffali di libri e polvere da sola"

Si fa più vicino e dice "Non sei da sola ci siamo anche io e Maria, poi qui sotto chi vuoi che scenda?"

"Non ho paura delle persone ma questo posto mi sembra tanto al tana di un serial killer appassionato di lettura"

Lui ride e risponde prontamente "Va bene, per farti stare più tranquilla allora sto con te. Possiamo controllare entrambe le liste insieme. Con quattro occhi faremo sicuramente più velocemente." Così si affianca a me.

"Va bene" gli faccio "però sbrighiamoci perché voglio finire il più velocemente possibile."

"Tranquilla fifona, se compare un serial killer ti proteggo io". Mi tocca leggermente la spalla e quel gesto così semplice per poco non mi provoca dei brividi così cerco di dissimulare subito rispondendogli.

"E come mi proteggeresti? Lanciandogli in faccia la lista tentando di accecarlo?"

Lui ride "In realtà potrei benissimo tirargli un pugno, penso di essere abbastanza capace da stordire qualcuno."

"Se solo avessi il mio spray al peperoncino..."

Edoardo si ferma e mi guarda "Hai uno spray al peperoncino? Devo spaventarmi?"

Mi fermo e mi giro a guardarlo mantenendo un'espressione giocosa "Finché non tenti di derubarmi o stuprarmi allora non c'è pericolo." La mia voce però si fa seria. "E poi si, certo che ho uno spray al peperoncino, sono una ragazza che vive a Milano, che esce da sola e poi torna a casa. Anche se tento di frequentare zone sicure non si è mai troppo prudenti." Dico con un tono ormai rassegnato.

"Fai benissimo, purtroppo per voi ragazze la situazione è ancora peggiore."

"Si, infatti stavo pensando anche di frequentare un corso di autodifesa. Ma devo informarmi su dove si svolgano."

"Se vuoi conosco io un posto. Sotto casa mia c'è una coppia che dà lezioni. Ogni tanto mi è capitato di vedere passare gruppi di donne ma anche qualche uomo che usciva dalle lezioni."

"Dove abiti?"

"In zona Sempione."

"Mmm non è così distante da dove abito io, potresti magari chiedere il numero di telefono tornando a casa e magari passarmelo se non ti dispiace?"

"Si tranquilla, prendo tutte le informazioni io e ti mando tutto su whatsapp più tardi." Dice con un sorriso.

Passiamo la mezz'ora successiva a finire di cercare i registri e poi sentiamo la voce di Maria.

"Ragazzi dove siete? Avete finito?"

"Siamo qui, vicino allo scaffale verde. Abbiamo praticamente finito." Le dico.

"Siete stati velocissimi. Ma avete lavorato insieme?"

"Si, la Ginny qui presente non si sentiva di gironzolare tutta sola e le ho fatto da spalla." Dice Edoardo.

"Ma che cavaliere, sei fortunata ad averlo accanto."

"Si, è abbastanza tollerabile." dico ridendo e sfoggio un sorriso ad Edoardo.

Ci avviamo verso l'uscita e sento Edoardo avvicinarsi a me e sussurrare. "Quindi sono solo tollerabile?"

"Diciamo di sì."

"E cosa posso fare per arrivare al grado successivo?" Continua a sussurrare e non posso fare a meno di sentire una strana sensazione. Non riesco a capire perché solo la vicinanza con questo ragazzo mi faccia quest'effetto.

"Dici quello di gradevole compagnia?" Dico provocandolo un po'.

"Devo andare per gradi con te?"

"Assolutamente si."

"E quali sono questi gradi secondo te?" Mi chiede divertito.

"Parlando di gradi in positivo c'è prima di tutto  la tolleranza, poi la gradevole compagnia, la presenza simpatica, l'amicizia divertente e poi c'è un altro grado ma è particolare.... È quello che può avere solo la persona con cui stai insieme, quello di quando sei innamorata e vuoi passare quanto più tempo possibile con quella persona, ovviamente lasciandole i suoi spazi."

"Okay quindi devo superare cinque gradi per arrivare dove voglio."

Scoppio in una risata "Smettila, tu non vuoi mica arrivare al grado finale." dico fra le risate. "E poi è abbastanza complicato arrivarci" sussurro.

"Com'è che era il detto? Chi vivrà vedrà? Vedremo ci avrà ragione alla fine."
Dice lui facendomi l'occhiolino ed entra nell'ufficio.

Entro anche io nell'ufficio e cerco di completare il lavoro che avevo lasciato aperto sul computer. Dopo un'ora decido che è arrivato il momento di tornare a casa così saluto tutto e poi mi avvio verso l'uscita.
Vado verso la metro, la prendo e poi faccio l'ultimo tratto a piedi verso casa.
Inserisco le chiavi le portone e sento una notifica che arriva.

Edoardo_maggi: Hey, mi sono reso conto di non avere il tuo numero. Puoi mandarmelo così ti giro il contatto del corso?

Ginny_m: Hey, si si certo. Te lo giro subito.

Mando il numero e subito ricevo un messaggio da un contatto sconosciuto.

Sconosciuto: Sono Edoardo registra il mio numero. Ti mando il contatto del corso.

Io: Grazie mille.

Edoardo: Di niente. Ehi, ora che ho il tuo numero posso usarlo per inviarti meme?

Io: Hai usato la scusa del corso solo per avere il mio numero per stressarmi h24?

Edoardo: Assolutamente si, però apprezza l'onestà perché lo sto ammettendo.

Io: Apprezzo apprezzo

Edoardo: Quindi sono salito di grado?

Io: Assolutamente no. Dovrai impegnarti di più.

Edoardo: Bene perché mi piacciono le sfide.

Non sei proprio il mio tipoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora