Capitolo quindici.

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-AAAH- urlo alzandomi di scatto dal letto.
È buio, guardo nella sveglia che segna l'1.10
Ho il fiatone e cerco di ricollegare tutto quello che mi passa per la mente.

Era tutto un sogno.

Ricordo di aver iniziato la scuola ieri, di aver visto nuove alunne e di aver sentito il nome di Camila, che strano sogno.
Ho il respiro affannato e il cuore mi batte all'impazzata. Non ho mai fatto un sogno così realistico.
Mi alzo con un leggero mal di testa e vado a prendere un bicchiere d'acqua. Ne ho bisogno.
Torno a letto cercando di riaddormentarmi e finalmente ci riesco.
--

Continuo a camminare per le strade della città cercando di ricordare la strada verso casa. Una macchina che non conosco troppo bene rallenta alla mia visione e tira giù il finestrino.
È un amico di Luke, Harry.

Il ragazzo che è stato con la mia Camila.

-Ehii, ti serve un passaggio?- annuisco perchè nonostante provo una sorta di gelosia nei confronti di questo uomo, io non voglio più camminare.

Salgo in macchina. -Dove devi andare?- sorride.
-Ehmm, casa mia.- gli indico la strada e lui riparte. Appoggia una mano sulla mia coscia e mi fa leggermente rabbrividire.

-Allora, come mai tutta sola? Tu e Luke..-
-Non stiamo più insieme, ma non cerco nessun altro- dico schiaffeggiando la sua mano che peró continua a rimanere nella mia coscia. La stringe leggermente e io lo fulmino con lo sguardo.
Lui sembra capire il mio disagio e lascia la mano che teneva la mia coscia.

Un gran sollievo.

Finalmente arriviamo davanti casa mia e lui si sporge leggermente per lasciarmi un bacio, io scendo velocemente dalla macchina ed entro in casa senza guardarmi indietro.

-Lauren, dove è Camila?- mi chiede mia mamma quando entro nel salotto.
Gli altri sono andati via e fortunatamente posso inventarmi una scusa abbastanza plausibile.
-È andata a casa-

Vado in camera mia e prendo il cellulare per chiamare Camila.
Al terzo squillo risponde.
-Lauren ma dove cazzo sei finita?- mi urla dall'altra parte del telefono.
-Scusa Cam ma sono tornata a casa, Luke mi odia-
La sento sbuffare -Si be, non è l'unico-
mi urla per sovrastare la musica. Sono un'emerita cogliona. Mi attacca il telefono in faccia e in fondo in fondo so di meritarmelo. Prendo il mio ipod e ascoltando un pò di musica cerco di addormentarmi fallendo miseramente. Passo tutta la notte non chiudendo occhio e leggendo un libro che già avevo letto più di una volta.

Alle sei e mezza non riesco più ad aspettare che si faccia sole e mi alzo. È domenica e sono sveglia alle sei e mezza, piango.

Prendo una tazza di latte e mangio qualche biscotto. Mia mamma si sveglia alle sette e mezza e mi trova sul divano a guardare la televisione in un dormiveglia fastidioso.
-Lauren alzati e aspira con l'aspirapolvere, velocemente anche- sbuffo ma assecondo mia mamma.

Torno in camera e prendo il telefono. Chiamo più volte Camila ma anche per l'ora non mi risponde. Dato la noia provo a cambiare Luke.

-Lauren cancella il mio numero- mi dice parlando velocemente e freddamente.
-Luke ascoltami almeno-
-No, per me tu non esisti più-
-Luke- sospiro incrinando la voce dal pianto imminente.

-Per me sei come morta, Lauren-

Stay with me (camren)- italian storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora