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Ebbi davvero pochi minuti per capire cosa fosse appena successo e dove mi trovavo, sentivo freddo, la mia pelle reagiva al freddo provocandomi dei piccoli brividi lungo la schiena, le mie mani legate ad un asse di legno e le mie gambe indolenzite, pensavo che per un secondo avrei perso le gambe o peggio avrei perso la vita, un nitido pensiero mi passò per la mente, mia figlia, mia figlia era rimasta a casa, e se avessero fatto qualcosa anche a lei, non volevo nemmeno pensarci, quando appena alzai la testa vidi una faccia che mi ricordo vagamente qualcuno, vedevo nitido, non capivo, alzai la testa cercando di capire chi fosse... mi svegliai

La luce che entrava nella stanza della mia camera di ospedale, mi toccai la fronte ero bagnata fradicia di sudore, cosa era appena successo?, mi misi a sedere, vedevo ancora un po sfuocato, vidi della immagini sfuocate nella mia stanza, erano due donne e un bambino, credo, quando una mano mi toccò la spalla facendomi ritornare alla normalità, era la dottoressa,<<Salve signorina, come si sente ?>> mi chiese la dottoressa, le sorrisi un sono sforzandomi, mi misi a sedere davanti a lei, quando una bambina mi saltò addosso, l'odore di morte e di sangue mi invase le narici, Ade, la mia piccola, avvolsi le mie braccia attorno al suo corpo esile ma robusto allo stesso tempo, avevo bisogno di vedere mia figlia, quando la dottoressa ci lascio qualche minuto da sole, era giunto il momento che volevo non arrivasse, Ade non era più al sicuro con me, ne con Xavier, con nessuno, il mio primo pensiero fu quello di pensare che se quella gente non avesse trovato me, avrebbero preso Ade, e la tristezza mi si calò sul viso, la paura che mia figlia possa crescere con delle persone che non sia ne io ne Xav, non avrei potuto accettarla come cosa, così presi Ade e la posai al suolo e rivolgendo un sorriso a lei uscì dalla stanza, e che subito entrò la dottoressa, << signorina dopo alcune analisi, abbiamo diagnosticato una rara patologia>> disse, subito pensai che fossero i miei poteri che risultavano sulle analisi, << non sappiamo perché ma il suo corpo si rigenera da solo, le ferite e le emorragie si sono fermate e curate da sole>> disse mentre teneva in mano una piccola cartella con cui sopra c'era scritto tutti i miei dati, sorrido, <<però faremo altri controlli >> disse prima di uscire, un sospiro di sollievo di pervase i polmoni e dalla porta entrò Xavier, mi mancava troppo, siamo stati lontani troppo tempo, mi alzai e mi buttai addosso a lui, le sue mani si posizionarono sul mio sedere e le mie mani si allacciarono al suo collo, le nostre labbra si unirono in un bacio passionale, sentivo le lacrime di Xav bagnarmi il viso, le sue lacrime amare e tristi, non volevo che piangesse ora ero qui, e non mene sarei andata per nessuna ragione al mondo.
***
Erano passate già 3 settimane, Ade cresceva a vista d'occhio, ora era di 5 cm più altra rispetto alla settimana scorsa, era nella mi genetica crescere velocemente, perché così abbiamo più tempo per goderci la vita, anche se la mia non era una grande vita quando ero piccola, subivo di violenza con mia madre, mentre il mio unico posto sicuro era stare con mio padre, mi manca, vorrei vederlo almeno per una volta, eravamo a casa, seduti per terra che giocavamo con Ade, per me i momenti più belli erano questi, una famiglia felice che se la spassava, quando, ad un certo punto sentivo qualcosa che mi chiamava, qualcuno, una voce femminile, una voce calda e sensuale, iniziai a guardarmi intorno, non c'era nessuno, sentivo ancora la voce, decisi di seguirla, i miei passi che rimbombavano per la casa, il mio respiro che si faceva sempre più pesante, ero davanti alla porta che portava al mio semi interrato, quando una figura mi apparve davanti, mi misi subito sulle difensive, le scintille rosse che uscivano dalle mani, quella figura era ferma lì in mobile che mi guardava, aveva le sembianze di una donna, capelli lunghi, vestita di bianco, <<ti prego... aiutami, mi hanno preso, Damon mi ha preso>> mi svegliai, vedevo la faccia di Xav che mi scuoteva, cosa era successo? avevo avuto una conversazione con una donna che non sapevo nemmeno chi era e sono andata in trans per un po', << Lili, madonna che spavento, cosa è successo ?>> mi disse, io lo guardai riprendendo fiato, i suoi occhi azzurri che mi fissavano, << Xav, porta Ade da Enid e da Ajax, dobbiamo andare >> furono le uniche parole che dissi quella sera, non sapevo se stavo facendo la cosa giusta oppure no, ma sapevo che dovevo salvare quella ragazzina, e ci avrei messo tutta me stessa, dovevo salvarla da lui, Damon...

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CIAO RAGAZZE
Allora, scusate davvero per l'assenza, sto cercando di portarla avanti il più possibile questa storia, condividetela con i vostri amici, spero che questo capito vi piaccia💋💋
Al prossimo capitolo ❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11, 2024 ⏰

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𝚂𝚝𝚘𝚛𝚒𝚊 𝚍'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚙𝚒𝚝𝚝𝚘𝚛𝚎//mercoledì adams Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora