Perfettone

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Dopo quel messaggio Simone prende la vespa e si reca a "La delizia", bar che conosceva molto bene, forse perchè i drink erano abbastanza buoni o perchè lì c'era qualcuno che particolarmente catturava da un pò di tempo la sua attenzione.

Arrivato, varca la soglia,
l'aria si scalda ad ogni passo, il fiato gli diventa sempre più pesante.

A spalle, il riccioluto barman dedica cura ai bicchieri, li sciacqua con attenzione per poi ascugarli e riposarli nel loro posto.

In quel momento, erano soli.

S "Ciao, sono venuto a prendere le chiavi"

Manuel al solo sentire quella voce sapeva benissimo chi fosse la persona che avesse appena varcato quella porta.

M: "Prenditele da solo, stanno vicino ai bicchieri puliti."

S (avvicinandosi alle chiavi): "Vicino ai bicchieri, eh? vedi anche le chiavi hanno gusti raffinati, cosa che tu ovviamente non puoi capire."

M (facendo mezzo sorrisetto): "<Raffinati>ma come parli ao?"

S "Come una persona normale, sai, si usa anche l'italiano a Roma"

M "Senti perfettò io qua devo lavorà e non c'ho voglia de famme rompere il cazzo da uno come te, te ne voi annà?"

S "Che vuol dire da uno come me?"

M "Lo so io nte preoccupà"

Dopo quella polemica Simone varcò la porta del bar senza affermare nemmeno un espressione.
Lasciò a Manuel quelle parole in bocca che si rimangiò per tutto il giorno.

La deliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora