Chitarra

406 25 1
                                    

Dopo aver ricevuto il messaggio con la posizione di Manuel, Simone si precipitò sul posto con la sua vespa.
Era agitato ma felice allo stesso tempo, i capelli svolazzavano al vento mentre percorreva le strette strade di Roma per raggiungere il riccioletto.

Dopo essersi perso varie volte per colpa del navigatore giunse sul luogo, ma l'ansia passo dopo passo, respiro dopo respiro;creseva sempre di più.

*Driin*

La porta si aprì senza che nessuno chiese al citofono chi fosse dall'altro lato.

S: "Permesso?", con voce rauca chiese.

M: "Entra, non te mangio",  il riccioletto questa affermazione quasi la urlò, dato che si trovava dall'altra parte della stanza

Simone si soffermò a guardare ogni particolare della casa di Manuel, quasi come se ne fosse attratto.
Casa di Manuel non era piena di colori vivaci e nè era tanto grande, c'erano però tante foto sue con la madre a cui lui tanto teneva.

M: "L'hai finito il tour della casa?voi sentì il pezzo o te devo fa la guida turistica?", gli disse ridendo
S: "Perchè che c'hai da nascondere l'oro?, e poi non saresti male come guida turistica"
M: "Vado a prendere la chitarra và", disse schioccando il palato

Mentre Manuel continuava a suonare, la tensione tra lui e Simone aumentava, e i loro sguardi si incrociavano ogni qualvolta fosse opportuno.
Improvvisamente, Manuel posò la chitarra e si avvicinò lentamente a Simone, il cuore di quest'ultimo batteva così forte da sembrare un tamburo. Poi, con un sospiro appena udibile, Manuel sussurrò qualcosa all'orecchio di Simone, il cui il cuore sembrava stare sulle montagne russe.
Senza dirsi nulla, perdendo la loro vulnerabilità; si ritrovarono incollati come due calamite, le loro mani, mentre quel bacio durava un eternità, si cercavano timidamente.
Così continuarono per tutta la serata.

La deliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora