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Chris e Nick inciamparono entrambi lungo i corridoi dell'ospedale, seguiti da Cameron. Finalmente raggiunsero la reception del pronto soccorso, con sguardi frenetici e inpanicati.
"Fairfield!"

La segretaria li guardò, ignorando completamente il cognome che le avevano appena fornito. "Posso aiutarvi ragazzi?"

Le dita di Chris strimpellavano contro la scrivania, ansioso.
"Fairfield! Stiamo cercando Fairfield!"

La segretaria lo guardò per un secondo da sopra gli occhiali, e poi cominciò a digitare sul computer. "Il piano sopra di noi e a destra dell'ascensore. Stanza
217." rispose lei. I ragazzi annuirono in segno di ringraziamento, e poi corsero verso la loro destinazione.

Matt non aveva riportato alcuna ferita, quindi non fu ricoverato in ospedale come lo fu Emersyn. Quando arrivò la polizia decisero che non si trattava di un reato grave, e il capo decise solo di multarlo e di lasciarlo andare con un avvertimento. Non fu arrestato e non gli fu tolta la patente, meno male.

Nick entrò per primo nella stanza, seguito da Chris e Cameron solo pochi passi più dietro. "Oh mio Dio! stai bene?"

Em sedeva a gambe incrociate sul suo letto d'ospedale, con il telefono in mano. Alzò lo sguardo verso i tre, con un sorriso sul viso. Ma lei non disse niente. Invece, si portò il dito alle labbra, e li zittì piano. I tre le lanciarono uno sguardo confuso, così lei indicò la sedia per i visitatori accanto alla porta, dove sedeva Matt, addormentato. Nick e Cameron si scambiarono sguardi compiaciuti prima di entrare nella stanza.

"Penso che si sia addormentato aspettandovi, ragazzi. Non so da quanto tempo stia aspettando fuori."

"Perché non è tornato a casa?" chiese Chris.

Nick si voltò verso suo fratello, colpendolo in testa. "Perché altrimenti Emmy sarebbe qui da sola, idiota!".

Em alzò le spalle. Chris aveva detto qualcosa completamente sensato in fin dei conti. A Matt non importava di lei, quindi perché non se n'era andato a casa? Forse era perché il van era in officina per essere riparato, dopo il danno causato dall'incidente. O forse era perché si sentiva un po' in colpa per essere
"responsabile" di ciò che era accaduto ad Emmy. Non è che Em non lo ritenesse affatto responsabile, ma a differenza di lui, lei non era il tipo che portava rancore.

"Ehi, stai bene?" Cameron fece un passo avanti, sedendosi accanto a lei sul letto d'ospedale. Lei si spostò leggermente per fargli spazio e sorrise.

"Sto bene." alzò le spalle. "Ho avuto una lieve contusione a causa dell'impatto, ma non ci sono altre ferite. Davvero, sono semplicemente svenuta quando ha frenato con troppa forza. Comunque sto bene, sul serio."

Chris sorrise, appoggiandosi di fianco l'altro lato del lettino. "Bello a sapersi. Ci hai spaventati a morte, Em."

"Dove sono i tuoi genitori?"

"Sono ancora in Texas, a trovare un loro amico. Hanno detto che potevano prendere un volo ma io gli ho detto che non ne avevano bisogno e che l'ospedale ha detto che potevo andarmene, purché mi facessi venire a prendere da un adulto. Speravo che voi ragazzi potevate chiamare mamma sturniolo?"

"Non chiamarla mai più così." Nick rise, scostandosi i capelli dal viso. "Ma sì. È qui, ci ha accompagnato lei. Probabilmente sta arrivando proprio adesso, visto che siamo tutti un po'..."

"Corsi dentro, sai?"

Dalla porta giunse un certo rumore e Matt grugnì. Si voltarono tutti verso di lui mentre apriva gli occhi, osservando lentamente ciò che lo circondava. "Oh."mormorò, probabilmente ancora mezzo addormentato. Si strofinò il viso, voltandosi verso Em. "Sei sveglia."

somebody else, matt sturnioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora