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"Hai bisogno che ti venga a prendere o credi che passerai la notte dagli Sturniolo di nuovo?"

Em prese il suo zaino, mettendolo sulle sua spalla e chiudendo lo sportello della macchina. "Probabilmente non rimarrò da loro, ma ti scrivo quando venire, okay?"

Sua mamma annuì, salutandola mentre lei salì di corsa i gradini. Emersyn entrò senza bussare, come sempre. "Emmy! Non sapevo saresti venuta."

Chris era in piedi in cucina, con una busta di Dorito in mano. Lei sorrise. "Ho un progetto da fare con Matt."

Chris sbuffò con la sua bocca piena di patatine. "Si, buona fortuna allora."

"Ne avrò bisogno." Si fece strada verso le scale, fermandosi in cima. Si prese un momento prima di entrare la stanza del ragazzo. Emersyn entrava molto raramente nella stanza di Matt. Ed era ancora più raro il fatto che entrasse di sua spontanea volontà.

Matt alzò lo sguardo dallo schermo del suo telefono. "Oh, hey."

"Ciao."

Iniziarono, Matt seduto alla scrivania e Em sul suo letto. Era passata solo un ora quando Matt si lanciò drammaticamente contro la sedia, allungandosi. "Dio, non riesco a sopportare un altro minuto tutto ciò."

"Matt, abbiamo lavorato solo per un ora."

"Si, un ora troppo lunga."

Em roteò gli occhi al cielo, abbassando lo sguardo sul suo iPhone.

"Okay, vuoi una pausa? Vai, prenditela" gli disse. "Io sarò nella stanza di Chris."

Preso alla sprovvista, la bocca di Matt rimase aperta. Non avrebbe dovuto offendersi, il suo stomaco non avrebbe dovuto agitarsi, ma così fu. "La stanza di Chris?"

"Beh, Nick non è in casa in questo momento quindi si."

Matt raggiunse la sua scrivania e prese nuovamente il suo telefono, mentre borbottava un "come ti pare". Em stava per alzarsi dal letto quando si fermò, lanciandogli un occhiata. "Cosa? Stavamo andando così bene adesso, Matthew."

"Andando bene finché non mi hai chiamato Matthew."

Lei alzò le spalle. "Lo sai che segretamente ami quando ti chiamo così."

"Tu ed io allora dobbiamo avere due definizioni molto diverse di amore."

"Dobbiamo." Striscio verso i piedi della trapunta, incrociando le gambe per sedersi bene. "Seriamente, che è successo?"

"Niente" i suoi occhi ancora incollati di fronte a lui. "Vai da Chris. Non vorrai far aspettare il tuo ragazzo."

La mascella di Em si spalancò. "Come?" Si alzò e sedette dritta. "Il mio ragazzo, seriamente?"

"Si."

Em si alzò in piedi bruscamente, facendosi strada verso la porta. "Non che siano affari tuoi, ma io e Chris siamo solo amici."

Matt non osò guardarla. "Ma lui ti piace."

"Cosa?"

"È così, si vede."

Il viso di Emersyn sì corrugò, fissando la sua espressione non reattiva. "Io e Chris siamo amici, Matt. Non so perchè pensi il contrario."

"Se mi stai chiedendo se sia ovvio oppure no, lo è."

"Non che te lo direi se mi piacesse, ma non è così. Davvero, Matt. Non mi piace." Non poteva renderlo più chiaro. Chris era suo fratello. La sua anima gemella platonica. Inoltre, era sicura che le piacesse qualcun altro. Qualcuno imprevedibile e non convenzionale. Qualcuno che non avrebbe mai potuto avere. Lei lo sapeva, ma non lo avrebbe mai ammesso a se stessa, né tanto meno a lui.

























somebody else, matt sturnioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora