Gemma Stone

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*driiiinnnn*
mi alzo di scatto dal letto prendendomi un colpo come tutte le mattine, ormai dovrei essermi abituata a questa sveglia nuova, eppure sono ancora nel letto che mi lamento quasi piangendo per il troppo stress per essermi svegliata alle 6:00 di mattina, "in fondo... come tutti i giorni no?" mi dico, la scuola mi sta facendo diventare pazza, sto già iniziando a parlare da sola ed'è soltanto Marzo, beh almeno tra poco ci sono le vacanze di pasqua..

 come tutti i giorni no?" mi dico, la scuola mi sta facendo diventare pazza, sto già iniziando a parlare da sola ed'è soltanto Marzo, beh almeno tra poco ci sono le vacanze di pasqua

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(Gemma)

decido di non prolungarmi troppo vagando nei pensieri e mi alzo dal letto, come tutti i giorni con la voglia di vivere sotto i piedi, allungo la mano verso il mio telefono e non faccio neanche in tempo a vedere le notifiche che mi parte subito la schermata di una chiamata, *Giadixxx* leggo sul display, riaggancio roteando gli occhi e decido di non rispondere alla mia migliore amica, tanto mi chiama tutte le mattine per assicurarsi che io sia sveglia o viva e se riaggancio vuol dire che sono sveglia,

Giada è la mia migliore amica da quando siamo piccolissime, avremmo avuto appena 3 anni quado ci siamo conosciute, e non so come sono diventata la migliore amica di quella storta, lei pensa la stessa cosa di me quindi siamo a posto, ridacchio tra me e me ripensando ai vari momenti divertenti della nostra amicizia, praticamente tutti,

Giada è la mia migliore amica da quando siamo piccolissime, avremmo avuto appena 3 anni quado ci siamo conosciute, e non so come sono diventata la migliore amica di quella storta, lei pensa la stessa cosa di me quindi siamo a posto, ridacchio tra ...

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(Giada)

Vado in bagno controllando tutte le notifiche dalle varie app, e poi una volta dentro mi butto sotto la doccia, ma ci sto veramente troppo come sempre infatti, quasi 40 minuti dopo sento mia madre che mi urla dal piano di sotto,
"Gemma, non è ammissibile che tu sia ancora sotto la doccia a quest'ora! dovresti già essere vestita e fuori di casa!!"
madonna quanto non la sopporto, sbuffando esco dalla doccia urlando
"siii arrivo"
cit,

inizio a scattare ovunque cercando di fare il più in fretta possibile,
fallendo miseramente, mi faccio la skin care nel mio modo "veloce"
e corro in camera pensando di essere flash, ancora più convinta di prima mi vesto a casissimo e mi butto sui trucchi, cercando di fare una roba simile a un make up da persona normale,
prendo lo zaino in tutta fretta e ci ficco dentro un quaderno a caso, mi metto le scarpe velocemente e mi precipito giù dalle scale quasi cadendo,
"Gemma stai attenta quando scendi le scale ti prego" mi dice mio padre passando davanti a me con tutta calma, sembra che viviamo in 2 mondi diversi solo che nel mio sono sempre in ritardo,

i miei genitori non erano persone molto apprensive, dico erano perché poi lo sono diventate, la notte in cui la mia vita è cambiata, la notte in cui ho deciso che questo mondo era troppo per me, non lo reggevo più, e ho deciso di dare un taglio alla mia vita, ecco, dopo quella notte, dopo avermi trovata nel letto con i polsi sanguinanti hanno iniziato a preoccuparsi di tutto, letteralmente qualsiasi cosa,
mi stufa tutta questa preoccupazione da parte loro, diciamo che non mi ritengo importante come lo ritengono loro, per me stessa io non sono niente, ma proprio 0 e non mi merito nulla dalla vita e da nessuno, sarà tutto il bullismo subito da piccola, ma io mi sento così ogni secondo della mia vita, solo Giada riesce a tirarmi su il morale qualche volta quando ci vediamo, ma anche con lei mi sento giù, e per questo nutro un senso di colpa fortissimo nei suoi confronti, infatti con lei sono sempre stata stra affettuosa come per chiederle scusa e essere in grado di darle un'amica decente,

scaccio questi pensieri dalla testa e mi precipito fuori di casa, dopo aver salutato amorevolmente i miei, ovviamente, mi avvio quasi correndo verso scuola consapevole di avere solo 4 minuti spaccati, "non c'è la farò mai" mi arrendo e capisco che anche correndo sarebbe inutile e vado a passo normale, "tanto avrei fatto ritardo lo stesso",
misento stupida ma non voglio morire d'asma per la scuola sinceramente,

arrivata davanti alla specie di carcere vedo i cancelli già chiusi e realizzo che devo entrare perforza dalla reception e beccarmi il cazziatone della bidella stronza della scuola, la vedo già affacciarsi alla finestra in cerca della sua prossima preda,
"oh ma questa sta sempre lì appostata ad aspettare i ritardatari?" mi chiedo tra me e me incazzata nera, prevedo una rissa con la bidella questa mattina, entro ma lei si limita solo a guardarmi male, e dopo averle lanciato un'occhiataccia scappo alla mia aula ricordandomi che sono in ritardo,

che palle manco sono in classe con Giada, ma lei non solo non è in classe con me ma va anche in un'altra scuola, piagnucolo aprendo la chat con lei
*mi manchii* scrivo malinconica
*dopo se vuoi vengo da tee* mi risponde subito manco fossi famosa,
*va bene, va bene, ti aspetto a casa allora* rispondo e spengo il telefono, dopodiché mi precipito in classe, la prof sta già facendo l'appello,
ma appena entro dice il mio nome,
'HA INCASTRATA STRONZA' penso tra me e me guardandola male,
alla fine non mi mette neanche il ritardo, per oggi mi è andata bene prima volta che non mi mette ritardo in 2 mesi,
ovviamente, a me capita la coppia di banchi vuota e devo sedermi da sola, nessuno mi parla in classe e sinceramente mi va benissimo così, li odio tutti,

"bene ragazzi, oggi vi presento un nuovo compagno che si unirà a voi nel vostro percorso didattico"
annuncia poi la stronza rugosa,
'vediamo chi è sto coglione' penso subito cercando di indovinare in quale dei tanti gruppetti della classe andrà, la prof esce un'attimo dalla classe e poi rientra e dietro di lei alto tipo il doppio, entra un ragazzo piuttosto bello, si devo ammetterlo è veramente bello, ha uno stile tipo goth e mi piace, a primo impatto lo strovo molto attraente, penso che potrei farci un pensierino, porta dei dreads sottili neri e bianchi e ha la matita nera intorno agli occhi, scommetto che è gey, ma sinceramente poco mi importa, sarà sicuramente un bastardo come tutto il resto di quella gabbia di matti,
"presentati alla classe, avanti" la vecchia strega lo sprona, lui sembra molto timido,
"mi chiamo Bill kaulitz, e vengo da un paesino sperduto qui in Germania, e mi sono dovuto trasferire qui con mio fratello e mia madre.." aveva una nota triste nella voce, e per poco mi è sembrato anche dolce in grado di provare sentimenti profondi a differenza degli altri, mi è sembrato diverso,
'Beh Gemma tutti sembrano diversi all'inizio, aspetta e vedrai' decido saggiamente di ascoltare i miei pensieri e non farci caso,

"puoi prendere posto dove vuoi, ci sono molti posti liberi come vedi"
dice la prof,
lui guarda un po tutti come per setacciare la pietra scadente migliore, e poi il suo intento diventa chiaro, inizia a camminare sicuro di sé verso di me??
'IO?, IO?, MA PERCHÉ PROPRIO IO?'
"è occupato qui?" i suoi occhi incontrano i miei e ci sprofondo dentro, mi sembra di morire,
"hem.." non riesco a formulare la frase
"scusala non è abituata a questo genere di attenzioni" la voce di Cristina l'oca della classe mi fa gelare il sangue nelle vene, e le risate dei miei compagni inondano la classe invadendomi di nuovo nella peggiore sensazione della mia vita,
"scusami non ti ho interpellata, ma grazie lo stesso" il modo in cui Bill si rivolge a quella troia mi spiazza, mi ha appena difesa??
e non mi conosce neanche,
"no non è occupato siediti pure" rispondo in modo dolce sorridendogli,
lui sposta gli occhi da Cristina a me e cambia completamente espressione, se prima stava fulminando l'oca giuliva adesso stava guardando me sorridendomi,
'ma cosa ho fatto di tanto rilevante?'

Complicated love - Tom e Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora