Capitolo 1

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Victor Parigi, 1779

Cara madre,
In questo preciso istante mi trovo seduto su una comoda panca nella carrozza del re. Non è una carrozza di lusso, ma una di quelle comuni: senza tende e con uno spazio dietro per trasportare le merci. Non pensate che io stia trasportando gioielli rubati, o tessuti da nascondere. Ne vengo da una battuta di caccia lunga e travagliata ma, anche questa volta, siamo riusciti a procurare abbastanza carne di cervo per sfamare tutta la reggia. E, come ben saprete, questo fatto mi riempie il cuore di una gioia inaudita. Ricordo bene quando mio padre ci portava nei campi: voi stavate lì, sopra quel telo color del prato a cucire e raccogliere fiori per il centro tavola e per le camere da letto mente il duca ed io ci davamo alla caccia. Vi è sempre piaciuto tenere la casa pulita ed elegante e tutti ad Arles invidiano le vostre composizioni floreali. In particolare mi torna alla mente quel magnifico giorni di marzo, appena tre anni fà, quando la marchesa di Strasburgo venne a farci visita solo per vedere il vostro regno floreale. A tal proposito: spero abbiate gradito le peonie che vi ho fatto recapitare poc'anzi. Ma non vi sto scrivendo con l'intento di elogiarvi madre, bensì per un fatto molto più serio.

Stanno giungendo alle orecchie di Versailles ideali tremendamente rivoluzionari. Ci sono gruppi di persone chiuse negli ostelli o nelle osterie che stanno pensando di ribaltare la monarchia. Il motivo?: il popolo ha fame e il cibo quanto il denaro vanno scemando. Sapete che da quando sono tra queste mura dorate la mia vita ha preso una strada molto meno frastagliata di prima; per tutto questo tempo mi sono sentito realizzato per una volta in tutta la mia vita, per la prima volta le ho attribuito un senso affatto malvagio. Il mio passato racconta la parte di me che detesto, ma il mio presente è diventato un riscatto per me.

In tutti i miei 20 anni ho avuto modo di sviluppare il mio pensiero ed è grazie a voi se ad oggi vedo il mondo con un occhio tanto oggettivo quanto strategico. Avrete quindi capito da queste mie affermazioni che la situazione non mi da modo di pensare ad altro se non a un imminente ritorno a casa. Capirete da voi che non sarà un trasferimento immediato; ho del lavoro arretrato da sbrigare e se il re sapesse delle mie volontà mi manderebbe al patibolo sedutastante.

Non angosciatevi per me, sò ciò che faccio e ho riflettuto a lungo su questa eventuale fuga. Non sono un criminale né un farabutto madre, ma sò che la mia incolumità vale più della fiducia che ripongo nella politica francese. Non fraintendete; sarò fedele al mio monarca fino alla morte. Entrambi sappiamo però che quelle povere bestie messe insieme che sulla Terra definiamo 'popolo', quando è scontento, tende a esternare la propria rabbia; attraverso la violenza e le urla sofferte di chi non segue la loro strada.

Senza troppi fronzoli madre vi dico chiaramente che vorranno ucciderci. Non noi direttamente, ma tutta la nobiltà. Vi spedirò una seconda lettera per avvisarvi, nel caso in cui dovessi venire da voi prima del previsto. Per ora state allerta e non state in pensiero per me, so badare a me stesso meglio di quanto crediate. Non dite nulla alle guardie; potrebbero insospettirsi.

Tuttavia questo non è l'unico oggetto della mia lettera.

Ho pensato molto alla vostra idea di farmi sposare con la figlia della duchessa viennese: mademoiselle Elisabeth Von Blome. Una ragazza che potrò conoscere di persona tra qualche giorno, forse una settimana.

La vostra descrizione sembra non aver perdite d'acqua: elegante, raffinata, di bell'aspetto e con una grande istruzione. Ma siete certa sia davvero così? Ho letto e ascoltato molte cose sul suo conto e ai miei occhi pare come dite voi: alla mia anima, al contrario, sembra solo una grande attrice.

Non me ne vogliate, sapete che in mano vostra lascerei tutto il mio futuro, poichè mi fido ciecamente della vostra persona. E sapete anche, che non sono un uomo che assume pregiudizi inutili nei confronti di persone a me completamente sconosciute. Tuttavia ho modo di pensare che codesta ragazza di soli 19 anni sia tutto il contrario di ciò che vuol far credere. Vorrei però capire se il mio intuito sbaglia o meno a inviarmi certi messaggi e certe sensazioni.

Immagino vogliate sapere tutto sul come è il perchè la incontrerò a breve.

Ebbene la signorina è una tra le dame di corte della regina ed è stata organizzata una visita alle cascate artificiali: congenito costruito da un inventore emergente . Il re e la regina hanno richiesto che noi, nobili più vicini a loro, li accompagnassimo in questa scappatella. Non vi nego che sono curioso ed emozionato nel vedere questo marchingegno all'opera. Ne parlano tanto quanto per la mongolfiera, non vi nascondo che ho aspettative parecchio alte. Certo è, che per andare, devo prima sbrigare alcune faccende importanti per cui il re ha richiesto il mio ausilio; saranno dei giorni pesanti, molto pesanti madre...Tenete duro, posso raccomandarvi solo questo.

Adesso devo salutarvi; sono appena arrivato a Parigi e sento il bisogno di bere qualcosa. Non berrò molto ve lo prometto. Se succede qualcosa non esitate a scrivermi e avvisarmi, voglio sentirvi spesso.

Vi auguro una magnifica settimana. Siete la donna che più rispetto, vi devo tutto il mio essere.

Con sincero affetto,
Vostro Victor

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13 ⏰

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