Sei il MIO N.1

Una nuova comparsa in città

Era mattina ad Inazuma, la mia bellissima nazione natale, la terra dell'eternità governata dalla Shogun onnipotente. Ho sempre adorato questo luogo fin dalla mia nascita.

I miei nonni mi raccontavano spesso le mitiche imprese della Dea d'Electro e la sua imponente Musou Isshin durante la guerra degli Archon accaduta secoli fa qui a Teyvat. I miei occhi diventavano sempre raggianti di ammirazione e devozione alla nostra divinità a sentire quelle storie realmente accadute, ogni volta sognavo di poter essere stata presente di persona a quegli eventi e di poter ammirare la figura di sua Onnipotenza impugnare quella spada tuonante con determinazione e serietà davanti ai miei stessi occhi ai tempi che furono.

Ero cresciuta con immensa devozione verso quella donna che da piccola addirittura sognai di voler diventare come lei, con la fissa di imparare a combattere e impugnare una spada, riuscendo sempre a strappare qualche risata dalle bocche degli abitanti con la mia buffa convinzione verso me stessa. In fin dei conti quegli allenamenti con la lancia da piccola non furono troppo un male, imparai ad utilizzare la mia visione con le tecniche di combattimento col passare degli anni.

Col tempo crebbi e capii che però non era esattamente facile diventare come un Archon e maturando decisi di dedicarmi ad altro, come all'arte. Imparai a dipingere e decisi di dedicarmi a questo piccolo hobby che oramai è ciò che mi fa tirare avanti nella vita. D'altronde, sarebbe stato da pazzi credersi capaci di replicare certe doti quando si è semplicemente una ragazza cresciuta in un villaggio microscopico senza alcune basi militari, tralasciando il fatto che ero solo una bambina con molta fantasia..

Negli ultimi tempi ad Inazuma fu emanato "Il decreto di caccia alle visioni", voluto proprio dalla Shogun in persona di cui assegnò l'incarico di monitorarlo alla commissione Tenryou. Ne fece carica il generale Kujou, una giovane donna devotissima alla nostra divinità, molto più di quanto io lo fossi. Certamente non che non me l'aspettassi dal generale della commissione che fa da braccio destro alla Shogun.

Il decreto consisteva nel sottrarre e confiscare a qualsiasi cittadino di Inazuma la propria visione, privandolo dal proprio potere concesso dagli Archon. Inoltre fu chiuso il porto di Inazuma, nessuno poteva più entrare od uscire dalla nazione. La trovai una risoluzione altamente restrittiva ma ero certa che non avrei mai potuto mettere in dubbio gli ordini di sua Onnipotenza.

L'unico piccolo problema era che anche io possedevo una visione, e per questo la nascosi in casa al sicuro per evitare di finire nei guai. Avevo paura che venissi arrestata o qualcosa del genere, sarebbe stato un delirio per me e la mia famiglia. Fortunatamente il decreto fu poi rimosso e le navi ritornano a sbarcare oltre alla tempesta creata dalla Shogun come barriera. Ne fui francamente sollevata allora, le persone del luogo sembravano vivere con oppressione.

Il salvatore della situazione fu un giovane ragazzo che affrontò la Shogun faccia a faccia e riuscì a ripristinare la pace ad Inazuma. È conosciuto come "viaggiatore" da praticamente tutti, si dice che provenga da un altro mondo. Ha anche una gran bella reputazione alle sue spalle nel continente che lo precede, è davvero un mito secondo tante persone e le sue avventure sono incomparabili a quelle di chiunque altro.

Mi svegliai dolcemente al cinguettio di alcuni uccelli fuori nel mio giardino accanto alla mia stanza e sorrisi tra me e me mentre mi stiracchiai con un delicato filo di luce che mi tracciava il viso. Mi alzai dal letto e spalancai la porta scorrevole che dava sul giardino per poi venire travolta da un cielo splendido e i fiori di ciliegio qua e là venendo trasportati dalla leggera brezza che mi spostò dolcemente i lunghi capelli a lato del mio volto.

Una risatina spensierata mi sfuggì e mi sistemai i capelli richiudendo la porta scorrevole mentre fui ancora travolta dall'ondata di tranquillità che percepii quell'istante prima.