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"Dove mi stai portando Adrian??" Chiesi mentre mi trascinava in auto

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"Dove mi stai portando Adrian??" Chiesi mentre mi trascinava in auto.
Era un sabato soleggiato, l'estate era alle porte e faceva già un caldo terribile "ti piacerà!" Esclamò chiudendo al porta della sua Lamborghini.

Scossi la testa e lo seguì con lo sguardo fino a che non si sedette dalla parte del guidatore "andiamo lì dove tutto è iniziato" mi spiegò e lo fissai confusa "all'università?" Chiesi e lui annuì "contenta?" Chiese e io feci finta di sbuffare "o no! Mi porti a studiare di nuovo?!" Esclamai facendolo ridacchiare.

Dopo poco lui parcheggiò l'auto nei parcheggi dedicati da sempre e uscimmo venendo travolti dall'altezza della scuola "proprio come me la ricordavo" sussurrai incantata come ai vecchi tempi "entriamo?" Chiese porgendomi la mano "mica è chiusa di sabato?" Chiesi e lui sorrise "oggi è tutta libera per noi, ho contattato il preside e con le mie affinità mafiose mi ha lasciato campo libero, nessuna telecamera attiva e nessun ragazzino per l'intera scuola" mi spiegò e cominciai a camminare con passo spedito verso l'entrata.

Una volta dentro mi sentì come sei anni fa, una ragazzina dispersa in un posto così magnifico.

Adrian mi prese per mano e mi portò verso le scale per poter salire ai pieni superiori "seguimi bambolina" arrossì, come si vecchi tempi, in quel momento non facevamo più parte della mafia, anzi, per lo meno io essendo che lui ne era già pieno fino ai capelli già dai suoi vent'anni "sai cosa fanno i ragazzi più popolari della scuola?" Chiese aprendo la porta della biblioteca, e lo seguì al suo interno "cosa mafiosetto?" Chiesi guardandogli le spalle larghe e tatuate lasciate in bella vista da una canottiera aderente nera.

Non mi rispose e mi portò fino ad uno dei tavoli da studio che affacciavano il giardino all'interno della struttura, mi prese per i fianchi e di peso mi fece sedere su una delle tante scrivanie.

"I ragazzi si scopavano le ragazze più belle, non importava dove o quando, lo facevano e basta" annuì mentre apriva le mie gambe per insidiarsi nel mezzo "ed era quello che facevi te?" Chiesi con quel tocco di gelosia, in effetti avrei dovuto trovare tutte le ragazze con la quale lo avevo visto insieme durante il primo anno e farle fuori... "con te si" rispose con uno sguardo famelico e lo colsi al volo "baciamo mafiosetto" gli dissi con un tono scherzoso ma lui si avvicinò velocemente avvolgendo le mie labbra con le sue in un bacio rude, non come i suoi soliti baci dolci e lenti che mi dava spesso negli ultimi mesi "alza il bacino" mi disse sbottonando i miei pantaloncini, lo seguì e non appena mi alzai facendo leva con le braccia lui me li fece scivolare fino alle caviglie facendole impigliare ai miei tacchi "che brava ragazza" mi sussurrò accarezzandomi lentamente con la punta del naso un lato del collo.

La pelle d'oca mi rivestì completamente con tanto di scossa lungo la spina dorsale "alza anche queste braccia bambolina" ridacchiai "subito mafiosetto" e con un gesto veloce mi sfilò anche il top di pelle nera, fece scivolare delicatamente le dita sulla pancia facendomi inarcare la schiena verso di lui e si inginocchiò tra le mie cosce "pronta?" Chiese soffiando sull'intimità già pulsante, annuì ma lui non si avvicinò come voletti "dillo" ansimai e schiarì la voce quando l'aria calda del suo alito mi colpì in pieno il clitoride "sono pronta, su Adrian" e come aprì bocca lui mi leccò in modo lento e avvolgente, ansimò in approvazione e infilò un dito facendo avanti e indietro "che bei ricordi" ansimò anche lui in approvazione e ridacchiai in modo isterico "sembra che quei ricordi siano ritornati realtà?" Chiesi gemendo mentre tentai in ogni maniera possibile di chiudere le gambe per l'intensità che pulsava tra le mie cosce probabilmente fradicia sia dai miei umori che dalla sua lingua calda che leccava ovunque.

Dopo minuti infiniti aggiunse un altro dito mandandomi completamente in estasi "o mio Dio" ansimai senza respiro "sto per..." strinsi i denti pronta per quella che sarebbe stata un'ondata di emozioni mischiati ad arcobaleni scoppiettanti e colorati nei miei occhi ma tutto si fermò non appena si allontanò "non così in fretta" si rialzò e leccò le dita con la quale mi aveva masturbato mentre mi trafiggeva con il suo sguardo magnetico e mascolino.

Questi anni in più e il volto più maturo gli conferiva un'espressione più sexy e accattivante, e lui era solo e soltanto mio.

Ne andavo più che fiera! 

Si abbassò la zip dei suoi pantaloni con tanto di mutande e il suo membro balzò fuori in tutta la sua grandezza e durezza, gli facevo lo stesso identico effetti di anni fa, alzai le sopracciglia e ghignai "come ai vecchi tempi?" Chiesi sempre con quel ghigno stampato in faccia e lui annuì avvicinandosi "spero che prendi ancora la pillola con te" mi sussurrò ad un centimetro dalle mia labbra "le comprerò più tardi" risposi "bene" e con una spinta rude mi entrò dentro.

"Ti amo bambolina" ansimò mentre i suoi colpi aumentavano di forza, mi aggrappai a lui e sorrisi contro il suo petto "ti amo anche io Adrian" gemetti...


SPAZIO AUTRICE:

GLI ULTIMI CAPITOLI USCIRANNO IN QUESTI GIORNI IN ORARI SBALLATI!! MA CREDO CHE FINIREMO IN QUESTA SETTIMANA!! AL PROSSIMO CAPITOLO DARLINGS <3

The bad boy is back -2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora