Monday

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-America!-
Mi girai e vidi una ragazza che mi veniva incontro sorridendo
-Charly, perchè urli?-
Charly o meglio Charlote, era la mia migliore amica.
Lei era diversa da me, in tutto.
Mentre io ero timida e riservata lei era aperta, scontrosa con un carattetino niente male.
-Auguri vecchietta!-
Tiró fuori dalla borsa un peluche, era un coniglietto bianco, e una busta di carta con dentro delle ciambelle.
Un sorrisone mi comparve sul viso, appena vidi il coniglietto, era la cosa più bella mai vista.
-Essi, siamo arrivati anche a 18 anni-
-madó, che allegria- disse
-Ascolta, manca la prof. di matematica, andiamo fuori mangiamo qualche ciambella, ho da dirti una cosa-

Accettai e uscimmo, mi misi il giubotto perchè fuori faceva freddo e ci incaminammo verso una panchina.
Presi una ciambella al cioccolato, mentre Charl. ne prese una alla vaniglia.

-Charl- dissi -cosa volevi dirmi?-
-madó ste ciambelle sono mmh, comunque sabato Matt. da una festa!-
-E quindi?- dissi.
-e quindi ci andiamo!-
-no, non vado daccordo con Matt, anzi non sono mai andata daccordo con Matt, è un cretino.-

-signiorina America Knor- odiavo quando diceva così, sembrava mia madre - tu sabato sera vieni con me alla festa, cosa vuoi fare, restare a casa a guardare qualche documentario suuu non so' cosa?-

-Piuttosto che vedere quello li!-
-Mer, dai non lo vedrai nemmeno ci sarà tutta la scuola e lui sarà impegnato con chissa chi dai, ci divertiamo, ti prego!-
-solo ad una condizione!-
-tutto quello che vuoi Mer!-
-se lo vedo gli dó un calcio nelle palle a quell idiota!-
-Mer, non darai un calcio al ragazzo più popolare della scuola!-
-il più popolare imbecille, non dimentico quello che mi ha fatto!-
-hai ragione, comunque niente calci!-
-vabbe dai ci ho provato, sabato quindi? -

Char, si alzó e inizió a saltellare sembrava una molla.

-si, vieni a casa da me che ci prepariamo!! Ti adoro Mer!-

-Charl. Andiamo che sta per suonare-

Mentre rientravamo ripensavo a questa festa, infondo era solo una festa.. di un cretino.
Mi sarei divertita? va bene, c'era Charl. ma se la perdevo. Cosa avrebbe detto Matt se mi avesse visto, avrebbe riso di me, mi avrebbe deriso davanti a tutti?
scacciai questi pensieri sentendo il suono della campanella.
Era uno sforzo grande per me, anche stare con lui nella stessa stanza, facevo tutto questo solo per Char. E basta. E lei lo sapeva.

A FIOR DI PELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora