~ Capitolo 6 – Risveglio complicato ~
Lucifero 🍎:
Un raggio di luce filtrava tra le tende socchiuse, colpendo i miei occhi con fastidiosa precisione. Mi girai nel letto, cercando di sottrarmi a quella tortura, ma qualcosa mi bloccò il movimento. Qualcosa… o qualcuno.
Lentamente aprii gli occhi, e la prima cosa che vidi fu una ciocca di capelli rossi. Il volto di Alastor era a pochi centimetri dal mio. Dormiva ancora, la sua espressione sorprendentemente pacifica. Per un lungo istante rimasi immobile, troppo sorpreso per reagire.
L: "Da quando siamo così… vicini?"
Cercai di allontanarmi senza svegliarlo, ma il mio braccio era intrappolato sotto il suo fianco. Ogni tentativo di liberarmi causava un suo lieve movimento, il che mi faceva temere il peggio.
Alla fine, sospirai rassegnato e decisi di aspettare. Dopo qualche minuto, Alastor si mosse leggermente. I suoi occhi rossi si aprirono lentamente e si posarono subito su di me.
A: "Oh, buongiorno caro. Dormito bene?"
Il suo tono era fin troppo allegro per l’ora. Sapevo che stava trattenendo una risata.
L: "Non particolarmente, visto che mi hai bloccato tutta la notte."
A: "Bloccato? Oh, non sapevo di essere così irresistibile nel sonno."
L'alzai gli occhi al cielo, cercando di mantenere la calma.
L: "Muoviti, Alastor."
A: "Così freddo di prima mattina… va bene, va bene."
Finalmente si spostò, permettendomi di sedermi sul bordo del letto. Mi passai una mano tra i capelli, cercando di sistemare l’aspetto disordinato.
Alastor, intanto, rimase sdraiato, osservandomi con quel suo solito sguardo da predatore divertito.
A: "Sai, dovresti rilassarti di più. Ti viene qualche ruga in fronte."
L: "E tu dovresti smetterla di parlare così presto."
Mi alzai, dirigendomi verso la porta. Prima di uscire, però, sentii un fruscio dietro di me. Quando mi girai, Alastor era di nuovo troppo vicino.
L: "Non hai nulla da fare stamattina, vero?"
A: "Oh, ma io sto facendo qualcosa. Ti sto accompagnando."
L: "Non ho bisogno di una guardia del corpo."
A: "Non è per protezione… è per puro divertimento."
Stringendo i denti, decisi di ignorarlo e scesi le scale verso la cucina.
Alastor 📻:
Seguii Lucifero con le mani in tasca, osservandolo mentre preparava la colazione. Sembrava immerso nei suoi pensieri, ma io riuscivo a notare quei piccoli segnali. Lo conoscevo abbastanza bene ormai.
A: "Ti sei svegliato arrossendo, lo sai?"
L: "Non è vero."
A: "Oh, è vero. Ero proprio lì a guardarti. Carino, tra l’altro."
Lucifero smise di mescolare il caffè per un istante, ma poi riprese con un’espressione impassibile.
L: "Hai un pessimo tempismo, come sempre."
A: "Io direi che ho un talento innato nel cogliere i momenti migliori."
Mi appoggiai al bancone, continuando a fissarlo. Finalmente si voltò verso di me, fissandomi con quegli occhi dorati.
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~RadioApple~📻🍎[IN REVISIONE]
FanfictionLucifero si ritrova catapultato in una situazione che sfida sia la sua pazienza che il suo orgoglio. La sua giornata inizia con una velata malinconia e un senso di solitudine, ma viene improvvisamente scossa dalla telefonata di sua figlia Charlie, c...