~ Capitolo 7 – Fiamme nascoste ~
Lucifero 🍎:
Mi ritrovai nella biblioteca dell' hotel, un luogo che di solito garantiva tranquillità. Ma sapevo che, con Alastor nei paraggi, la pace era un’illusione. Mi sedetti su una delle poltrone di velluto scuro, lasciando che il silenzio mi avvolgesse.
Avevo bisogno di riflettere.
Le sue parole mi risuonavano ancora nella testa: “Io… non mi pento mai.”
Era uno scherzo? Una provocazione? Con Alastor, nulla era mai semplice. C’era sempre quel confine sottile tra ironia e sincerità che rendeva impossibile decifrarlo completamente.
Ma, nonostante tutto, una parte di me trovava la sua presenza stranamente… rassicurante.
"Rassicurante? Che assurdità."
Mi passai una mano sul viso, frustrato. Ero il re degli Inferi. L'ultimo a dover perdere tempo con sciocchezze del genere.
Purtroppo, però, il silenzio non durò.
Alastor 📻:
Entrai nella biblioteca senza far rumore, osservandolo per un momento. Seduto sulla poltrona, Lucifero sembrava perso nei suoi pensieri, con lo sguardo fisso nel vuoto. Una visione così rara che quasi mi dispiaceva interromperla.
Quasi.
A: "Mi sorprendi, caro. Non pensavo fossi il tipo da rifugiarti in una biblioteca per sfuggire a me."
Si voltò lentamente, lanciandomi uno sguardo che avrebbe fatto rabbrividire chiunque.
L: "Sei sempre così invadente o oggi hai deciso di superarti?"
Mi avvicinai, ignorando la sua irritazione evidente.
A: "Oh, non posso farci nulla. La tua compagnia è irresistibile."
L: "E la tua è insopportabile."
A: "Sai che non lo pensi davvero."
Lo fissai, inclinando leggermente la testa. Quel lampo nei suoi occhi… era divertente vederlo così combattuto.
A: "Cosa c’è che non va, Lucifero? Forse hai paura?"
L: "Paura di cosa? Di te?"
Sorrisi, appoggiandomi al bordo della sua poltrona.
A: "Oh no, non di me. Di quello che potresti sentire quando sono intorno a te."
Lucifero 🍎:
Le sue parole mi colpirono più di quanto volessi ammettere. Cercai di mantenere la calma, ma sentivo il cuore battere più forte, come se avesse colto qualcosa di cui non volevo parlare nemmeno con me stesso.
L: "Alastor, se vuoi vivere un altro giorno, ti consiglio di smetterla."
A: "Ah, ma che tono minaccioso. Non ti dona, sai?"
Rimasi in silenzio, il che sembrava solo incoraggiarlo. Alastor si abbassò leggermente, avvicinandosi al mio volto. I suoi occhi scintillavano di divertimento, ma c’era qualcosa di più, un’intensità che non mi aspettavo.
![](https://img.wattpad.com/cover/365163854-288-k716324.jpg)
STAI LEGGENDO
~RadioApple~📻🍎[IN REVISIONE]
FanfictionLucifero si ritrova catapultato in una situazione che sfida sia la sua pazienza che il suo orgoglio. La sua giornata inizia con una velata malinconia e un senso di solitudine, ma viene improvvisamente scossa dalla telefonata di sua figlia Charlie, c...