Capitolo 67: Benvenuto nella squadra - ✓

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Quando l'aereo privato atterrò a Nizza, Dimitri Malokov venne accolto da un'Audi A8 dai vetri oscurati che lo fece sentire a casa, come se non avesse mai smesso di essere il proprietario della SIH. Uno dei suoi uomini gli aprì la portiera e lo invitò a salire, mentre l'altro si mise al volante per scortarlo al posto dove si sarebbe attuato l'incontro. 

Era in ritardo di qualche minuto, anche se tramite il fuso orario e il volo privato era riuscito a guadagnare quasi mezz'ora in più, ma il traffico non era stato clemente con lui; non gli dispiacque. Beato, osservò il panorama francese corrergli davanti agli occhi per niente stanchi; non aveva dormito durante il viaggio, bevendo e bramando di incontrare il suo obbiettivo di alto valore, il quale sarebbe stato il pezzo mancante per ottenere lo scacco matto sulla scacchiera dove lui e Iari si stavano muovendo. Era davvero ammaliante, Nizza; non aveva nulla a che vedere con l'inquinamento acustico, luminoso e visivo di Washington; non c'erano tutte quelle insegne orrende, quel continuo brusio del traffico, e quei soggetti vestiti in maniera spaccona e fanfarona. 

C'era classe, soprattutto nel quartiere dove stava dirigendosi. Una località di mare che vantava di un panorama mozzafiato anche in quel periodo dell'anno. Stupefacente.

Arrivò al luogo prestabilito: un casinò.

Scese dall'auto, aggiustandosi la giacca e guardandosi attorno con circospezione. Percepì gli sguardi puntati su di lui non appena chi passava di là, uomini e donne di alto calibro, notava la cicatrice sul volto. Prevedibile. Pensò per niente stupito. Non era la prima volta che le persone rimanevano intontite davanti alla sua faccia, soprattutto con gli innumerevoli finti colloqui che aveva dovuto attuare per allargare il suo dominio. Nulla del genere avrebbe rotto l'equilibrio che regnava dentro la sua testa. Era qualcosa di insignificante. Camminò tranquillo, mostrando il tesserino non appena i bodyguard lo fermarono davanti alla porta; senza trattenerlo, si spostarono, chinando il capo per dargli il benvenuto. 

Entrò in quell'antro privo di finestre e di lancette; con naturalezza si tolse l'orologio al polso e lo consegnò senza guardare ad un impiegato del casinò, camminando lungo il tappeto rosso per attraversare l'intera sala e raggiungere il luogo che più gli interessava. Inutile dire che anche lì, gli occhi vennero attratti come tante calamite; registrò il movimento lento della lingua delle donne passare con malizia sulle labbra colorate dal rossetto, lo sguardo provocante per poter attirare la sua attenzione; gli uomini lo studiarono incerti, come a voler capire a quale movimento facesse parte, se fosse un loro avversario nel mondo della criminalità.

Peccato per loro che lui era un russo sotto mentite spoglie, pronto a far crollare gli Stati Uniti.
Il rumore delle macchinette, dei dadi, delle carte, della gioia o della frustrazione dei giocatori d'azzardo era solo un brusio fastidioso che non lo avrebbe indotto alla tentazione di sperperare i propri soldi; gli esseri umani erano davvero dei cani quando si facevano travolgere dal denaro, convinti che quello potesse donargli tutta la felicità che necessitavano. Ne aveva guadagnati, lui, di soldi in quegli anni; erano solo dei pezzi di carta inutili. Giunse in fondo alla sala, dove altri due buttafuori stavano facendo da guardia. 

Alla sua vista, si spostarono per aprire la doppia porta. Ad accoglierlo vi fu una scala dalle luci soffuse che lo condusse in una zona a luci rosse; luoghi illegali dove avvenivano scambi, aste, incontri di droga e di mercato nero che a lui non importavano. Avevano scelto quel luogo perché erano ammessi anche i movimenti politici, ideali opposti al luogo in cui si stavano riunendo, ma che potevano passare inosservati. Al tavolo, chi lo stava aspettando era già lì. Tuttavia Dimitri si ritrovò a corrugare la fronte in un cipiglio infastidito, quasi adirato. Perché lo stronzo era accompagnato da due uomini? Aveva specificato che doveva essere da solo. 

MIND OF GLASS: OPERATION Y [REVISIONATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora