Capitolo 23

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Il  giorno dell'operazione è arrivato, in casa siamo tutti un fascio di nervi ed inoltre ho costretto i ragazzi della Juve a non prendersi più permessi, stasera hanno la partita a Genova e non possono in alcun modo mettere da parte le loro carriere per una mia questione personale. In cambio mi hanno chiesto di avvertirli appena finita l'operazione, cosa che ovviamente avrei fatto a prescindere.
Andrea in questi giorni è strano, alterna momenti di completa dolcezza in momenti di totale assenteismo, non riesco a capire, inoltre, se veramente è così o se mi sto solo facendo film per tutta la situazione circostante.

P.D:"Come ti senti?" Io e Paulo siamo alle macchinette dell'ospedale a prendere un caffè mentre Ale e Oriana sono a fare gli ultimi accertamenti accompagnati da Álvaro e Alice. Leo, Edo e Bella invece sono con Thessa, Giulia e Nicolò, si sono offerti gentilmente di aiutarci dato che non sarebbero andati a Genova al contrario di Lucia e India che sono partite ieri con i ragazzi.
Mentre parlo del più e del meno con Paulo, cercando di distrarre entrambi, ricevo una chiamata da Pedri.

Io: Pronto?
Pedri: Pequena, come stai?
Io: Bene dai, tu? Pablo come sta?
Pedri: Pablo sta bene, ma tu menti ed io lo so. Ho parlato con Marcos, il compagno di squadra di tuo fratello, non voglio sapere perché non me l'hai detto ma sappi che tra cinque ore io, Pablo, Ferran e Sira siamo là

Non mi dà nemmeno il tempo di replicare che chiude la chiamata, io resto un po' di stucco, non me l'aspettavo sicuramente.
P.D:"Che succede?"
Io:"Tra cinque ore sono tutti qui, evidentemente il Barcellona gli ha dato il permesso. Menomale che ho la casa abbastanza grande!" Sdrammatizzo un po' per non pensare al fatto che per la prima volta Andrea e Pedri si vedranno di persona, speriamo non sia la terza guerra mondiale.

Dopo un'ulteriore ora la mia famiglia torna ed Ale subito viene verso di me, così lo prendo in braccio e lo coccolo tutto.
P.D:"Allora? Cos'hanno detto?"
A.C:"Gli esami sono andati bene, tra un'ora lo operano e poi starà qua una settimana, per tenerlo sotto controllo.*
Io:"Tra qualche ora arriveranno anche Pedri e gli altri." Butto fuori queste parole e mi guardano come se avessi appena bestemmiato dato che ovviamente loro non ne hanno parlato.
Io:"Hanno parlato con Marcos, tranquilli che in Spagna nessuno sa niente, pensano solamente che tornerai alla Juve a gennaio." Loro annuiscono sollevati, preferiscono pensino ad un improvviso trasferimento piuttosto che alla realtà ed io non li biasimo affatto.
Á.M:"Devi andare a prenderli all'aeroporto?"
Io:"Credo di sì, però non so se sono in condizioni di guidare. Magari posso chiedere a Nicolò, tanto le ragazze se la caveranno con i bambini." Loro annuiscono ed io mando subito un messaggio a Nico.

Nico🫘💘

Nico, scusa se ti disturbo, tra circa quattro ore potresti andare in aeroporto a prendere Pedri, Pablo, Sira e Ferran?

Certo Mayetta, stai tranquilla. Li vado a prendere e poi veniamo in ospedale, ci vediamo dopo❤️





Ringrazio mentalmente qualcuno lassù per aver mandato Nicolò nella mia vita, nonostante tutte le cose che gli capitano lui è sempre disponibile con tutti e non è una cosa così scontata.







Pov's Andrea

Da qualche minuto sui social e sui giornali stanno spopolando foto di Pedri, Gavi, Sira e Ferran in aeroporto ed io mi ci gioco la casa che stanno andando a Torino, ma questi sempre in mezzo stanno? Ovviamente non ho problemi con tre di loro, l'unico mio problema si chiama Pedro González López.
F.C:"Che succede?"
Io:"Niente, Pedri sta andando a Torino con l'allegra compagnia." Sbuffo rumorosamente e lui ride divertito, ma la smetteranno mai di prendermi in giro?
F

.C:"Ma quando la smetterai di essere geloso marcio di Pedri?"
Io:"Quando lui la smetterà di interferire con le nostre vite! Ma perché non se ne sta a Barcellona? Cosa vuole ancora?!"
M.L:"Ma Andrea, ragiona un attimo. C'è Alessandro che sta male, Maya è a pezzi. Loro si conoscono da quando sono piccoli e praticamente Alessandro l'ha visto nascere, ti ricordo che aveva sedici anni lui e ha preso l'aereo per andare a Londra a conoscere i gemelli, pensavi veramente che in un periodo così difficile lui se ne sarebbe stato in disparte? O accetti veramente che siano amici o vi lasciate, non puoi dire che va tutto bene per poi fare scenate."
Il discorso di Manuel mi fa pensare molto, d'altronde essere padre l'ha reso un po' più saggio rispetto a tutti noi.
Io:"Ho solo paura Manu. Pedri è stato il suo primo amore, non lo potrà mai dimenticare. Posso veramente competere con lui?"
M.L:"Andre, lei ha scelto te. Avrebbe potuto mettersi con lui anni e anni fa, avrebbe potuto vivere a Barcellona e vivere con lui, ma ha scelto Torino ed ha scelto te, smettila con queste paranoie!"









Pov's Maya

Le ore passano, la Juventus ha pareggiato ed io mi sto addormentando sulla spalla di Pedri, sono stanca morta.
Ale è ancora sotto i ferri e, anche se ovviamente siamo tutti in pensiero, siamo altrettanto stanchi. Manuel è tornato subito a casa dopo la partita per aiutare Thessa con i bambini dato che Nicolò e Giulia sono qua in ospedale, mentre gli altri ragazzi ci stanno raggiungendo tutti insieme anche se in teoria non si potrebbe, ma il fatto che sono calciatori ha fatto chiudere un occhio agli infermieri.

Pedri:"Maya, vuoi un caffè?"
Io:"Sì, ma vengo con te." Mi metto la sua felpa addosso e ci dirigiamo alle macchinette.
Pedri:"Allora? Come va con Andrea?"
Io:"In realtà, non lo so. Ti potrei dire bene come male, in questi giorni prima della partita è stato molto strano, però magari è tutta la situazione che lo rende così."
Pedri:"Sicuramente è per questo, vedrai che appena si risolverà questa situazione tornerà tutto come prima, soprattutto perché mi sembrate fatti per stare insieme." Lo guardo sorridendo lievemente dato che queste parole me le sarei aspettate da tutti meno che da lui.



Mentre torniamo in sala d'attesa sento una frase, pronunciata da Timothy, che probabilmente sancisce la rottura definitiva del mio cuore.
T.W:"Cioè tu stai per diventare padre di un bambino non suo ed il problema è lei che va a prendere un caffè con Pedri?"

Il numero fortunato/Andrea Cambiaso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora