8;Giulia

78 3 10
                                    

Sembra di vivere in un incubo, un'altra volta no... sembra un deejay che si ripete.

Flashback

Sono chiusa nella mia stanza quando sento i suoi passi che si avvicinano, mi metto sotto al letto per non farmi prendere di nuovo.
<<Eiei piccola dove sei?>>
Tremo, e mi escono anche le lacrime ma non faccio rumore per non farmi sentire.
<<So che stai qui...dai esci, non ti mangio.>>
Mi manca l'aria, non riesco a stare qui a lungo.
<<Eccoti qui, Ti ho trovata.>>
Cavolo mi ha trovato, solo che non posso andare da nessuna parte, non posso scappare quindi devo per forza stare al suo gioco. Che schifo questa cosa perché proprio a me, cosa ho fatto di male?

Oggi

Sono passate più di qualche ora e io ancora sono chiusa dentro questa cazzo di stanza mi sento svenire, voglio uscire immediatamente da qui ma questa bestia non mi vuole fare andare via. Perché mi deve succedere sempre tutto a me e da quando sono una ragazzina mi succede qualsiasi cosa non c'è la faccio più.
<<Samuele aprimi, voglio andare via da qui. Non c'è la faccio più, non puoi tenermi chiusa qui.>>
Gli dico con molta rabbia dentro me.
Ma lui non mi vuole aprire, sto soffocando non riesco a respirare.
Mi metto sdraiata su quel diciamo letto.
Chiudo gli occhi e inizio a pensare,
Penso al primo incontro con Alex lui che mi è venuto addosso, le nostre litigate un po' mi mancha e pensare che non potrò più vederlo, parlargli. Gli vorrei chiedergli scusa per tutto ora chissà cosa starà facendo.
Prendo il telefono che per fortuna c'è l'ho nella tasca, vado su Instagram e metto la chat di Alex.

Alex Wyse

Alex scusami, per tutte le volte che
Mi sono arrabbiata con te, scusami
Per le litigate e per essermi
allontanata da te. Mi dispiace tantissimo spero che mi perdonerai.

Sento la porta aprirsi così nascondo il telefono.
Samuele si avvicina con in mano un piatto.
<<Dai mangia.>>
Non lo ascolto, non mi va di mangiare, non voglio stare qui. ma soprattutto non lo guardo in faccia.
<<Perché non mi guardi?>>
Non gli rispondo.
<<Vabbè se vuoi mangiare mangia sennò non ci posso fare niente>>
Lui sta per uscire quando arriva una notifica dal mio telefono, per fortuna lui non se ne accorge e se ne va, e Chiude a chiave la porta.
Prendo il telefono ed è Alex che mi ha risposto al mio messaggio vedo ciò che mi ha scritto
<<Giulia cosa vuol dire?>>
<<Giulia dove sei?>>
<<Giulia rispondimi.>>
<<Perché non rispondi.>>
<<Mi fai preoccupare così.>>
<<Giulia.>>
Io non gli rispondo non mi va di peggiorare la situazione né con lui né con Samuele.

Sono le 00:00 non riesco a dormire così prendo un ultima volta il telefono e provo a chiamare i carabinieri ma sento sbattere la porta prepotentemente mi alzo di scatto.
<<Cosa cazzo stai facendo?>>
Mi dice Samuele che cammina verso di me.
<<Dammi il telefono.>>
<<No.>>
Lui si avvicina ancora di più.
<<Perché devi complicarti la vita.>>
Mi dice.
<<Perché tu invece devi rompermi le palle.>>
Gli dico.
Cammino all'indietro ma il muro mi blocca il passaggio e Samuele si avvicina di più a me, il telefono lo nascondo dietro alla mia schiena e lui appoggia le sue mani sui miei fianchi, io tremo a quel tocco, non lo guardo ma sento i suoi occhi su di me.
<<Dammi il telefono.>>
<<Perché?>>
<<Perché so che gli scriverai>>
<<Già fatto, ormai.>>
I miei occhi guardano i suoi erano così spenti.
<<Perché lo hai fatto?>>
Gli domando.
<<Perché? lo vuoi davvero sapere?>>
<<Si.>>
<<Sono troppo innamorato di te e non posso vederti con un altro.>>
<<Ma io non sono tua.>>
<<Lo so, infatti mi dà fastidio questa cosa.>>
<<Ma non sono nemmeno di lui.>>
Gli dico Riferendomi ad Alex.
<<però a te piace?>>
Mi domanda.
<<Non lo so.>>
Gli dico.
Samuele ha ancora le sue mani sui miei fianchi e mi stringe di più a lui, mi vengono i brividi per un secondo.
<<Ora dammi il telefono.>>
<<Non vuoi sapere cosa gli ho scritto ad Alex?>>
Lo provoco.
<<Non provocarmi.>>
<<Perché no?>>
<<Ti prego Giulia dammi il telefono.>>
Gli sto per dare il telefono quando squilla.
Vedo chi è ed è Alex.
<<Uuu chi sarà mai, dai rispondigli. Ma se sento una parola di troppo quel telefono non esisterà più.>>
Mi dice lui che si stacca da me.
<<Pronto Alex.>>
Ho la voce che trema.
<<Giulia tutto bene?>>
<<Non tanto.>>
<<Che hai?>>
<<Ho paura.>>
<<Dimmi c'è Samuele con te?>>
<<Si.>>
<<Ti sta trattando male.>>
<<Si.>>
<<Tu dove sei.>>
<<Non lo so.>>
<<Ora sei con lui.>>
<<Si.>>
Samuele mi sfila il telefono e mette il vivavoce.
<<Tranquilla ti troverò e lo distruggerò.>>
<<Ma ciao Alex.>>
Gli dice lui.
<<Stronzo dove l'hai portata?>>
<<Ma lo vuoi davvero sapere, ci tieni così tanto a lei?>>
<<Ti prego Ale sbrigati a trovarmi.>>
Mi intrometto ma Samuele mi mette la mano davanti alla bocca.
<<Shh tranquilla non ti troverà.>>
Mi dice per poi distinguere il telefono in mille pezzi.
Si avvicina pericolosamente, mi prende per un braccio e mi getta sul letto.
<<Come ti sei permessa ti avevo detto di non dire nulla.>>
Una lacrima mi rica il volto, ho tanta paura e anche tanta ansia.
si avvicina e si mette su di me. Inizia a baciarmi e Sento il suo respiro sulla mia pelle e una ventata di brividi mi percorre tutto il corpo, inizia a toccarmi.
<<Lasciami stare.>>
Gli dico ma lui non mi ascolta e continua a muoversi.
<<Basta Samuele, mi stai facendo male.>>
Provo a spostarlo ma lui mi blocca le braccia, mi guarda in un modo da prenderlo a schiaffi.
<<So che anche quando eri una bambina Tuo padre abusava di te.>>
Mi dice, ma come diavolo lo sapeva? Non gli ho mai detto questa cosa nessuno lo sapeva.
<<Come lo sai?>>
Lui si alza e anch'io mi alzo.
<<Lo so è basta.>>
<<Se lo sai perché stai facendo la stessa cosa?>>
<<Perché tu sei mia, devi stare qui con me, non voglio perderti.>>
<<Ma io non sono tua.>>
<<Invece si.>>
<<Basta Samuele devi metterti l'anima in pace, io non sono tua e non lo sarò mai.>>
Mi blocca il braccio e lo mette dietro alla mia schiena, si avvicina al mio orecchio.
<<Tu sei mia punto e basta.>>
Mette la sua mano nel mio intimo, in quel momento vorrei sparire da qui.
<<LASCIAMI STARE.>>
mi sbatte contro il muro e mi strappa i vestiti.
Inizia a baciarmi il collo per poi arrivare alle spalle, mi vengono i brividi.
<<L-lasciami st-stare.>>
Mi getta sul letto e termina ciò che ha iniziato cioè violentarmi, le lacrime scendono non si fermano
Mi vengono ricordi brutti della mia infanzia non vorrei ricordarli ma con questa situazione non posso non pensarci.
Dopo un po' finalmente si alza e sta per uscire quando dice l'ultima frase <<sarai sempre mia, nessuno può averti.>>
E ride soddisfatto e se ne va chiudendo la porta a chiave, Io li sdraiata sul letto priva di vestiti.



Spazio autrice

Ciao persone, in questo capitolo sono andata un po' fuori dalle righe, mi dispiace per la protagonista ma volevo farla un po' "drammatica" però chissà se qualcuno la salverà. Spero che anche questo capitolo vi piacerà, vi aspetto nel prossimo capitolo, Buona lettura.❤️

little Star||Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora