La mattina seguente mi svegliai abbastanza presto e andai subito a fare colazione. In cucina non c'era nessuno, così mangiai da sola con tutta calma. Non appena ebbi finito tornai nella mia camera per lavarmi e vestirmi. Prima o poi avrei dovuto iniziare a lavorare per Tony, ma lui non voleva, mi aveva detto che finché non mi fossi rimessa al cento per cento non avrei mosso un dito per lui. Tutto sommato le mie condizioni non erano pessime: la gamba non faceva poi così male, il vero problema era la ferita sul fianco. Sentivo i punti ad ogni movimento che facevo, la paura di farla riaprire era parecchia, ma non potevo stare ferma per sempre.
Ero ferma davanti allo specchio, avevo addosso vestiti non miei, stavo fissando l'enorme cerotto che copriva i punti. Stavo ripensando a come tutto era successo, ma in realtà non ricordavo granché. Il mio flusso di pensieri venne interrotto da qualcuno che bussò leggermente alla porta. Ero alquanto sorpresa poiché non aspettavo nessuno, così mi avvicinai alla porta e, afferrando la maniglia, la aprii. Fui ancora più sorpresa quando dall'altra parte della porta trovai Steve; sembrava pronto per andare da qualche parte, aveva indosso un giubbotto di pelle nero e una maglietta bianca. "Ciao Amy" disse il capitano timidamente
"Ciao Steve" risposi con un sorriso, poi il silenzio cadde. Nessuno dei due osava parlare e il silenzio iniziava a diventare imbarazzante. "Come mai da queste parti?" chiesi cercando di rompere il silenzio
"Ehm sì," il capitano sembrò tornare alla realtà "Mi manda Stark, mi ha chiesto di accompagnarti a comprare dei vestiti che ti vadano bene"
Che pensiero gentile... "Oh..." fui alquanto sorpresa
"Ti aspetto giù, quando sei pronta scendi" disse gesticolando
"Si, certo, arrivo subito" timidamente. Mi sistemai i capelli e uscii dalla stanza, diretta al piano terra. Nell'ascensore incontrai Tony, lui stava andando in laboratorio. "Grazie Tony per il vestiti" dissi con molta gratitudine dopo averlo salutato
"Nessun problema" le estremità della bocca si alzarono formando un sorriso "Compra anche qualcosa da mettere questa sera"
"Questa sera?" chiesi con curiosità
"Questa sera. Festa." Disse con un tono infantile "Come hai fatto a dimenticartene?"
"In realtà... non lo sapevo nemmeno" dissi insicura
"Beh ora lo sai" il ding dell'ascensore mi notifico l'arrivo al piano terra "Ora muoviti, Capitan Ghiacciolo ha aspettato abbastanza" disse ammiccando mentre le porte dell'ascensore si richiudevano dietro di me. Che diavolo voleva dire con quello? Cercando di non lasciare entrare Tony Stark nella mia testa mi diressi verso l'uscita dove Steve mi stava aspettando. Uscii dall'enorme palazzo e vidi subito il capitano appoggiato contro la sua Harley, con due caschi in mano. Non appena mi avvicinai me ne porse uno e mi aiutò a salire.
Mentre sfrecciavamo per la città, io ero saldamente aggrappata a Steve, avevo le mie mani attorno al suo petto, mi sentivo quasi come il giorno precedente, quando ci eravamo abbracciati, mi sentivo protetta, mi sentivo bene.
Non appena arrivammo nel negozio, iniziai a scegliere gli indumenti il più velocemente possibile, era palese che Steve non si sentisse a suo agio. La maggior parte delle magliette che presi era tinta unita, poi mi diressi verso la biancheria intima, dove il capitano non osò avvicinarsi. Cercai anche un vestito per la famosa festa di Tony.
Ci avvicinammo ai camerini "Faccio il più in fretta possibile"
"Non preoccuparti, fai con calma" disse con un leggero sorriso.
Entrai nel camerino con una montagna di cose da provare, sfortunatamente non avevo tenuto in conto una cosa: i punti. Sfilai la mia maglietta bruscamente, subito sentii un forte dolore pungente nel fianco. Fui in grado di soffocare in gola un grido di dolore. Decisi di provare prima gli abiti, sicuramente il dolore non sarebbe passato continuando a fare sforzi e correvo il rischio di non riuscire a provarli.
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Save me Cap
FanfictionSteve Rogers/OC Una giovane ragazza, sola e amante delle feste, costretta a lavorare per mantenersi, si ritrova faccia a faccia con gli Avengers durante l'attacco dei Chitauri.