⭒☆ Surrendering & Avoiding ☆⭒

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Taehyung

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Taehyung

Quando misi piede nella stanza di Seokjin, fui sorpreso di trovarla pulita e ordinata, dato la loro natura casinista. Non volevo pensare avessero pulito a causa del mio arrivo. Era troppo anche per loro.

I quattro erano già disposti sui due letti presenti, con Jimin e Hoseok da una parte e Seokjin e Jungkook dall'altra. A quanto pareva, avevano inaugurato questo torneo con la sfida tra i primi due.

«Siediti pure dove preferisci e guardami distruggere il tuo compagno di stanza» proclamò il castano, senza staccare gli occhi dallo schermo, ricevendo una gomitata dal ragazzo al suo fianco.

Mi scambiai con gli altri due un cenno del capo, a mo' di saluto, seppure cercai di non fare durare troppo il contatto visivo con un certo alpha. E no, non si trattava di Seokjin.

Per sicurezza, mi accomodai vicino ai primi due giocatori.

«Quindi come funziona? Chi vince contro chi va?» domandai, allungandomi verso una ciotola di patatine, poggiata sul comodino, per prenderne una manciata.

«Contro Jin. Dopodiché Jungkook è il boss finale, dato che è il più bravo fra di noi. Tu però puoi inserirti come ultimo o dopo Jinnie»

Aprii la bocca per ribattere in maniera automatica che fra me e il corvino non c'era proprio paragone, ma mi ricordai di non poterlo fare. Quindi la richiusi immediatamente, rispondendo ad Hoseok con una scrollata di spalle.

«Mi va bene giocare contro Seokjin» anche per sfogare un po' della mia rabbia repressa nei suoi confronti. E anche la sua nei miei, supponevo.

Con la coda dell'occhio notai come Jungkook mi rubasse qualche occhiata, ogni tanto, forse sperando che mi girassi, forse sperando che spifferassi a tutti che quei tornei erano il nostro pane quotidiano, quando tornavamo da scuola, che ero io ad essere il boss finale, in quei casi, dato che il corvino non aveva chissà quanto tempo per esercitarsi ai giochi, data la severità dei suoi genitori. Ma rimasi zitto.

Una parte di me si sentii sollevata da quell'informazione comunque, voleva dire che finalmente poteva svagarsi con queste piccole cose ogni volta che gli andava, senza sentirsi in dovere di rispettare delle regole non scritte, solo per far piacere a due persone che, alla fine, non c'erano nemmeno per accorgersene.

Intanto, con diverse parolacce e insulti agli antenati reciproci, Hoseok aveva battuto Jimin e Seokjin l'altro alpha. Era il nostro turno e avevo una strana scarica di adrenalina che mi attraversava la spina dorsale.

«Se vuoi ci vado leggero» commentò, non appena iniziò la partita.

«Tranquillo, so accettare una sconfitta, in caso» trattenni un sorriso ironico, nascondendo le mie doti, all'inizio, giusto per fargli guadagnare un'autostima che non vedevo l'ora di distruggere.

«Non sei poi così male, per essere uno con la testa sempre sui libri»

La voce di Hoseok mi arrivò giusto da dietro la spalla, segno che si fosse sporto da dietro di me, per osservare meglio lo schermo. Quando il suo profumo di pino mi invase, persi quasi del tutto la concentrazione.

Aun // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora