-LUNEDÌ MATTINA-
Pov MGErano esattamente le cinque del mattino quando la mia sveglia squillò improvvisamente sul mio comodino. Non mi spaventai neanche...considerando il fatto che fossi in dormiveglia da chissà quanto tempo e non aspettavo altro che la sveglia suonasse. Mai mi sarebbe venuta la pazza idea di svegliarmi così presto in estate, ma quel giorno era diverso.
Non ci credevo manco per il cazzo che Yunho ci avesse dato retta. Ero sicuro al cento per cento che quella risposta fosse solamente un modo per sbarazzarsi di noi. Sapevo che San mi aveva detto che impedirgli di uscire sarebbe stata una pessima idea...ma io dovevo bloccare Yunho. Non gli avrei permesso di ritornare a patire quello strazio.
Dovevo essere pronto a fermarlo. Sbagliato o meno, non me ne fregava niente.Mi cambiai solamente i vestiti ed uscì di casa per potermi appostare sulle scale del condominio. Mi sentivo già malissimo...
Avevo paura di non riuscire a fermare Yunho. Avevo paura di non poter tornare mai più indietro. Mi mancava essere felice al fianco di Yunho...
E mi mancava soprattutto vedere lui felice al mio di fianco.In quel periodo non avevo minimamente idea di come stessi vivendo. Stavo almeno vivendo? Era una domanda che mi ponevo seriamente. Non facevo altro che pensare insistentemente alle mie colpe e a come le cose sarebbero potute andare diversamente se solamente non avessi fatto quelle cazzate. Ero consapevole del fatto che ormai quel che era stato fatto era stato fatto, perciò rimpiangerlo non sarebbe servito...
Ma purtroppo era inevitabile pensarci. Non riuscivo neanche a capire come cavolo avevo fatto ad essere così stupido.Nella mia testa si trovava un filo ormai troppo aggrovigliato...un nodo. Un nodo che si faceva sempre più grosso man mano che i giorni passavano, diventando sempre più pesante...
Avevo la sensazione che prima o poi quel peso in continua crescita mi avrebbe fatto cadere, e perciò era assolutamente necessario che io aiutassi Yunho. Non mi sarei mai perdonato al pensiero di lasciare che altre cose brutte accadessero nella vita di Yunho...Mi trovavo proprio di fronte al portone principale. Stavo aspettando da chissà quanto...quando finalmente udì una macchina avvicinarsi che sembrò fermarsi esattamente di fronte. Ero certo che fosse quel coglione di Sen. Ne ero sicuro.
Avrei voluto sbirciare...ma se ne sarebbe accorto e non mi andava di creare casini. Sen avrebbe potuto anche pensare che fossi Yunho, e questo avrebbe potuto creare problemi a lui. Non avevo assolutamente nessuna intenzione di peggiorare le cose.Sentì la portiera sbattere e poi dei passi avvicinarsi sempre di più, fin quando non si fermarono proprio di fronte al portone.
In seguito, sentì l'insopportabile rumore di uno dei pulsanti per poter chiamare al citofono, ed una voce rispose."Chi è?" Disse. Avrei potuto riconoscere la voce di Yunho in qualsiasi modo...anche se si sentiva parecchio male. La risposta non tardò.
" Sono Sen, scendi."
Quel bastardo di merda...
Non appena udì quella voce sentì immediatamente i miei muscoli irrigidirsi e prepararsi ad aprire la porta per dargliene quattro. Mi dovetti trattenermi...
Anche se accecato dalla rabbia riuscivo ugualmente a capire che fare a botte con lui non avrebbe risolto nulla.I miei pensieri vennero interrotti dall'improvviso rumore di una porta. Yunho stava per scendere le scale...
Dovevo essere sincero, non avevo minimamente idea di come fermarlo. Insomma...ero disposto a qualsiasi mezzo...
Lo sentì scendere le scale.
Cos'avrei dovuto fare una volta faccia a faccia? Cercare di parlargli per convincerlo un'ultima volta? O forse sarebbe stato meglio riportarlo a casa di forza senza neanche fiatare?Il tempo non fu necessario per poter pensare a cosa fare...Yunho si trovava dietro le mie spalle. Dalla pausa fra i suoi passi riuscì a percepire la sua esitazione dopo avermi probabilmente visto, ed una volta scesa quell'ultima rampa di scale si fermò proprio di fronte a me.
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ɪ ʜᴀᴠᴇ ᴀ ᴄʀᴜsʜ ᴏɴ ᴀ ɢᴜʏ ~yungi~
FanfictionDopo penserò ad una descrizione decente, cià