I. Jacksonville

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L'asfalto correva velocemente, non si fermava mai, tranne le due soste fatte in autogrill dopo ben 9 ore di viaggio.
L'inaspettato mi aveva colto di sorpresa e non ho avuto neanche il tempo di realizzare l'accaduto; so solo che tra non molto riabbraccerò la mia dolce nonnina, sono sicura che lei riuscirà a farmi tornare il sorriso, come ha sempre fatto fin da quando ero una piccola peste.
Mi chiamo Hope Reyes, o meglio, mi chiamavo così; oramai vorrei soltanto eliminare quel Reyes dalla mia vita, da quando mio padre ha deciso di piombare in casa con la sua nuova donna, davanti a quella che era sua moglie e sua figlia.
Insomma questa è più o meno la mia storia.
Mi mancano i miei amici ma soprattutto Emily, la mia migliore amica, quando avevo un problema lei era sempre lì, a porgermi la spalla, come farò ora senza di lei? Nessuna persona al mondo potrà mai sostituirla.
Mezza giornata di strazio era finalmente giunta al termine, avrei riconosciuto quel cagnolone a chilometri di distanza,
"SKYY!!", mentre il nonno lanciò via l'annaffiatoio nel prato per correre ad abbracciarmi.
Non era cambiato nulla dall'ultima volta, aprivo gli occhi e la me bambina tornava a sognare.
Era tutto così strano, ma senza pensarci troppo mi fiondai alla porta. Entrai e mi lanciai su mia nonna ,di spalle, mentre finiva di preparare il mio benvenuto, "Sapevo mi avresti accolto con la tua buonissima torta di mele", "ti voglio bene"...

La stanchezza del viaggio si fece presto sentire perciò mi coricai a letto, stanca di felicità e tristezza che combattevano tra di loro, così da rendermi sempre più confusa...

I fastidiosi strilli di Larry danno inizio ad un nuovo giorno, "comincio ad odiare quel gallo."
Quest'oggi comincerà la mia nuova vita, nella scuola pubblica di Jacksonville, la Jacksonville high school, agli estremi della città.
Mi alzo rintontita e mi soffermo a fissare la foto matrimoniale dei miei, ancora appesa nella stanza in cui dormivo;
un brivido di ribrezzo si cela alle mie spalle, dandomi la giusta spinta mattutina.
"Torniamo alle presentazioni : Il mio nome è Hope, vuol dire speranza, mia madre me lo diede il giorno in cui scoprì di essere incinta di me, già si sentiva che avrebbe sfornato una femminuccia, era il suo più grande sogno.
Mio padre diciamo che non è stato il padre modello che tutti desiderano, ma era un tipo apposto, incontrò mia madre durante la premiazione del miglior albero di natale del paese ,18 anni fa;
da lì fu immediatamente amore a prima vista ,ma ciò non durò molto,sono quasi sicura che ciò che li ha mantenuti uniti durante tutti questi anni è stata la mia presenza.
Insomma non sono cresciuta in mezzo ad un ambiente amoroso, infondo, che cos'è l'amore?
Dopotutto, il mio unico ragazzo aveva 4 anni come me all'ora, non so cosa vuol dire amare e mai lo saprò...."
Scollo finalmente i miei occhi da quella dannata foto e ritorno in me.
"HOPE, SBRIGATI O FARAI TARDI A SCUOLA" ,sbuffo pesantemente cercando nel frattempo di immaginarmi l'imminente figura di M che farò il mio primo giorno di scuola, qui a Jacksonville.
"ARRIVOOO" urlo,mentre i lacci delle converse mi si aggrovigliano lungo le caviglie e mi solleticano, che quasi cado da quei profondi scalini in marmo.
La nonna mi lancia la busta della merenda ,mentre la mamma mi aspetta fuori con l'auto in moto.
"Dimenticavo di accennarvi che questo sarà il mio secondo primo giorno di scuola, il primo non è stato un gran che ma con il tempo mi sono adattata, anche grazie alle giuste persone, sinceramente qui non ho grandi aspettative,solo una leggera paura che mi pizzica la schiena."
Arriviamo al cancello d'entrata, qui le persone camminano con decisione, già sanno dove devono andare, cosa devono fare, io....bhe,no.
"Cerca di socializzare e farti degli amici",
"Ti voglio bene Hope", esclama, prima di lasciarmi da sola con me stessa.
"E ora?.."




Spero che questo primo capitolo sia di vostro gradimento, una saluto da me e da Larry (copertina)
Xoxo 😘

Il fratello di May Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora