Orientamento

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Chi lo avrebbe mai detto che sarei stata ammessa alla Belgrave University? Io di sicuro no.
Oggi ho orientamento, dovrei incontrare un certo Jack Morton vicino a una statua di qualcuno che non ricordo minimamente il nome.

Sono molto annoiata, ma mi rasserena la curiosità sul mistico "ordine della rosa blu". Appena sono arrivata ho conosciuto la mia compagna di stanza, Jackie Sommer. Una ragazza molto intelligente ma fin troppo espansiva per i miei gusti, mi ha riempito di informazioni su questo circolo e devo dire che sono sempre stata curiosa su queste cose. Ma non credo che sarò mai invitata ad entrare.

<<Dai forza! Non vorrai arrivare in ritardo!>>

La mia compagna, è sempre puntuale, come me. Io preferiso se è possibile arrivare in anticipo, ma la fortuna non è dalla mia parte. Jackie aveva i capelli ricci rossi, gli occhi marroni e portava gli occhiali.

<<Arrivo!>>

Le dico ad alta voce, in modo che mi sentisse. Era fuori dalla nostra stanza e io mi stavo finendo di sistemare i capelli. Andai alla porta e aprì, per quasi andare a sbattere contro Jackie. Risi e andai con lei dal gruppo di orientamento.

Camminammo per un pò fino ad arrivare nel luogo corretto. C'erano diverse ragazze e ragazzi che parlavano e naturalmente alcune di quelle ragazze guardavano verso la nostra direzione per poi ridere. Sospirai ignorandole e andai nel gruppo.

<<Ok, ci siamo tutti? Ciao a tutti! Mi chiamo Jack Morton e vi farò fare un piccolo tour. Non vi preoccupate, non sarà noioso come pensate.>>

Disse un ragazzo avvicinandosi al gruppo sorridendo, aveva i capelli marroni e gli occhi azzurri.
Sorrisi divertita da quello che aveva detto e io e il gruppo lo seguimmo.

Durò un pò il tuor, ma come aveva detto lui, era stato molto interessante e per niente noioso. Ci sapeva fare con questo genere di cose.
Andai dopodichè al bar del campus con Jackie e ordinammo semplicemente una bibita.

<<Domani iniziano le lezioni, secondo te i professori saranno simpatici?>>

Mi chiese Jackie, mentre eravamo sedute a un tavolone del bar, una di fronte all'altra.

<<Spero di sì. Non vorrei passare gli ultimi anni di scuola in assoluto con persone noioso e severe.>>

Le risposi, continuai a bere fino a che mi resi conto che avevo finito. Menomale che avevo già pagato, perché avevo troppa voglia di tornare in camera e di rimanerci fino al giorno dopo. Da domani sarebbero iniziate le lezioni e io volevo godermi ancora un pò la tranquillita.

Mi alzai, ma vidi Jackie impegnata a guardare un ragazzo. Alzai gli occhi al cielo e ridacchiai, mi allontanai per poi salutarla con un cenno di mano che lei ricabiò.
Mentre tornavo nei dormitori incontrai proprio le ragazze di prima.

Ok, stai tranquilla, respira e boom.

<<Tu sei?>>

Mi chiese una ragazza del gruppo, era bionda e aveva i capelli azzurri.

<<Mi chiamo Hayley.>>

Risposi.

<<Io mi chiamo Riley. Oh, ma che pantaloni hai?>>

Disse quasi, anzi no, proprio con disgusto guardando i miei jeans strappati. Alzai gli occhi al cielo e risposi in tutta la calma che avevo in corpo.

<<Sono semplicemente dei jeans. Non credo che ti debba preoccupare.>>

Rispondere alle persone antipatiche era il pane quotidiano dalle medie.
Ma mantenevo sempre la calma e sorridevo.
Le ragazze mi ignorarono per poi girarsi in un'altra direzione e andarsene.

Le guardai per mezzo secondo per poi andarmene nella mia stanza, praticamente mi lanciai sul letto e misi le braccia dietro la testa guardando il soffitto.
Facendomi milardi di film mentali.

Sentì il telefono squillare e risposi subito vedendo che era mia madre.

<<Pronto?>>
<<Ciao Tesoro, come stai? È andato bene il primo giorno di orientamento?>>
<<Sto bene. È andato tutto abbastanza bene.>>

Mi alzai dal letto e iniziai a camminare per la stanza.

<<Ottimo. Se però vedi qualche ragazzo carino chiamami subito.>>
<<MAMMA!>>
<<Si si, hai ragione. Ma te lo dico lo stesso, così almeno una volta te lo ricorderai.>>

Ridacchiai, ma poi vidi una lettera e una rosa blu sul mio letto.

<<Ehm, mamma. Ti richiamo dopo, ok? Devo fare una cosa.>>
<<Ok amore, ciao.>>
<<Ciao.>>

Chiusi la telefono e buttai il telefono sul letto.
Presi la lettera e quasi non saltai dalla gioia, ma la domanda che mi tartassava la testa era... COME È ARRIVATA STA COSA IN CAMERA MIA???

Sospirai e lessi. In poche parole diceva di andare in un bosco per una specie di prova.
Cosa ho da perdere? Se vogliono fare una sfida, ben venga.
La lettera diceva anche un orario, che era praticamente tra dieci minuti. Maledizione!

Presi il cellulare e andai in fretta. Appena arrivata trovai cinque persone, tra cui la stessa biondina fastidiosa. Mi guardava come se si stesse chiedendo "che cosa ci fa questa qui?". In tutto eravamo in sei, tre ragazze e tre ragazzi.
Vidi un ragazzo dai capelli marroni molto scuri sorridermi e io ricambiai.

Quasi non saltai in aria per la paura quando vidi due persone con una maschera bianca.

<<Siete stati scelti, ma solo tre di voi saranno in grado di andare avanti.>>

Disse uno dei due tizi con la maschera.
Ok, questa non ci voleva. Con queste cose ho una sfiga incredibile.

<<La vostra prova è trovare una di queste monete. Prendetene più di una e noi lo sapremmo, dite a gli altri la collocaziome delle monete e noi lo sapremmo.>>

Continuò l'altro tizio facendo apparire una moneta prima nella sua mano destra e poi nella mano sinistra.
Ora si che si fa inquetante. Parlarono di un'altra cosa, ma che non riuscì proprio a capire. Inerente al fatto che abbiamo 24 ore e su una quinta notte.
Sono fregata!

Ci allontanammo e iniziammo subito a cercare. Non sapevo dove iniziare, cercai dappertutto. Le ore passavo ed era ormai molto tardi, così a malicuore andai a dormire. Pronta per poi trovare quella cavolo di moneta.
Ma se non sbaglio non hanno detto che non possiamo essere aiutati da qualcuno, domani mattina chiederò a Jackie. Inventandomi però una scusa, non voglio che sappi di tutta questa cosa. Potrei finirci in guai seri.

La mia rosa bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora