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La notte della prima luna piena stava per giungere, mancavano solo quattro giorni e presto la luna piena sarebbe stata al suo zen portando con sé un  infinità di benefici...

Severus Piton era un essere magico oscuro, un vero Signore Oscuro, nessuno sapeva il suo reale aspetto perché non mostrava mai il suo volto ed era costantemente vestito di nero con una pesante cappa di colore nero e dal dordo viola talmente scuro che sembra nero; vi erano delle rune ricamati in filo d'argento puro che lui stesso aveva ricamato facendo attenzione ad eseguire alla perfezione senza mai attorcigliare il filo e inserire in ogni runa una goccia del suo sangue. Indossava una maschera d'argento che gli copriva la maggior parte del viso lasciando scoperto solo la parte inferiore... quelle delle labbra.

Il nome di Severus Piton era simbolo di timore, nessuno era così stupido da cercare la sua presenza era un druido potente e non era facile stare in sua presenza prima di scappare via a causa della sua magia oscura.

Nel mondo dei vivi non si pronunciava il suo nome e il mondo dei morti era pieno di uomini e donne che avevano osato incrociare le armi contro di lui.

Quell'uomo faceva paura... adesso più che mai perché desiderava una sposa vergine e giovane...

Aveva già sposato quattro giovani donne in età fertile e provenienti tutte da un regno diverso: quello umano, dei folletti, delle ninfe, delle sirene... e tutte e quattro erano morte dopo la prima notte di nozze...

Severus adesso cercava una nuova moglie e la sfortuna... fortuna era caduta sul popolo delle fate...

Il re delle fate era impallidito, impotente nel rifiutare tale disgrazia... onore si era trovato costretto ad accettare.

Il re delle fate fece aprire il suo palazzo a tutte le giovane fate in età da marito e verginale, non aveva importanza se fossero già con un contratto prematrimoniale. Che le fate fossero di sesso femminile o maschile che fossero nobili o estrazione sociale basso, erano tutti chiamati.

La grande sala del trono era pronta ogni capofamiglia aveva accompagnato il figlio o la figlia, aveva messo nel cesto di vimini il nome del candidato o della candidata ed era tornato al suo posto secondo il grado di nobiltà.

Severus era lì seduto a guardare ogni giovane viso che entrava nella stanza e faceva un inchino e poi si allontanava facendo un respiro di sollievo e sperando con tutto il cuore di non essere obbligato a sposarlo.

Da quando si era seduto Severus si mise a tessere i suoi incantesimi in lingua antica e il più silenzioso possibile... quando tutti si presentano lui smise di recitare la formula... il fatto... la fortuna... qualsiasi cosa muoveva il cosmo aveva ascoltato la litania e un invisibile filo magico cominciò a districarsi tra  lui e una piccola fata dai capelli bianchi lunghi e leggermente mossi, piccolo, magro, delicato... una vera fata dall'aspetto decisamente delicata, troppo delicata per essere presa in considerazione... ma tanto aveva preso quattro mogli e non erano andate altre la prima notte di nozze...

Il sacerdote era davanti al cestino e con il suo potere chiedeva intervento degli dei che proprizi dovevano aiutarlo a scegliere la giusta moglie...

Severus senza farsi notare prese la bacchetta e la usò per facilitare la scelta degli dei sulla persona di sua scelta.

Finito di pronunciare l'ultima parola un bigliettino si alzò dal cesto di vimini...

<< Gli dei hanno parlato!>> disse il sacerdote << Avvicinati... Idris Kary Malfoy.>> .

Il ragazzo sussultò. Guardò suo fratello poco più grande di lui e l'abbracciò.

<< Fatti coraggio, ricordi che ti voglio bene fratello, non ti dimenticare di me Draco.>> disse Idris.

I due ragazzi si erano abbracciati un ultima volta e senza ulteriori indugi Lucius Malfoy separò i due ragazzi e con un gesto della sua mano nella schiena piccola del prescelto l'accompagnò al suo destino...

Idris cercava di trattenere le lacrime.

Lucius Abraxas Malfoy era un nobile che aveva ricevuto già due proposte di matrimonio per il suo secondo genito, ma non essendo molto vantaggiose stava tergiversando per cercare qualcosa di più sostanzioso... adesso si vedeva sfumature le sue possibilità di ottenere più prestigio e più onore, ma ciò non toglieva che forse avrebbe potuto sfruttare meglio il suo giovane figlio...

<< Questo è il mio secondo genito Idris Kary Malfoy. Io Lucius Abraxas Malfoy accetto l'unione tra voi e mio figlio.>> disse Malfoy pronunciando la frase di rito.

Severus era seduto comodamente con la gamba accavallata sull'altra e teneva la sua bacchetta magica tra le mani.

<< Lucius Abraxas Malfoy, accetto vostro figlio in sposa. Perderete ogni diritto di patrocinio su di lui. Vostro figlio da ora è per sempre sarà chiamato Idris Kary Piton... siete ancora disposto a darmi vostro figlio in sposa?>> chiese con voce fredda e senza tono.

Idris guardò suo padre, era un uomo alto  con un portamento freddo e distaccato tanto da risultare difficile sapere se avesse sangue nelle vene. I suoi occhi erano grigio ghiaccio talmente freddi che bastava un solo sguardo per gelare il sangue caldo nelle vene di chi incrociava il suo sguardo.

<< Accetto la vostra decisione in cambio di una generosa offerta di diamanti puri da imperfezioni. Rubini rossi come il sangue e perle bianche come il bianco candido dell'anima di mio figlio.>> disse Lucius Malfoy.

Davanti a Lucius Abraxas Malfoy comparvero tre grandi bauli ognuno dei quali conteneva le gemme preziose richieste. Lucius schioccò le dita e un esserino piccolo e vestito di stracci apparve.

<< Dobby porta quasi.>> ordinò.

Il piccolo schiavo ubbidì e scomparve.

Adesso che tutto era sistemato Severus si alzò e Lucius si allontanò dai due giovani sposi.

Severus si mise di fronte al ragazzo e si tolse appena la maschera solo quel tanto che basta per poterlo baciare senza essere infastidito dalla maschera.

Il ragazzo aveva gli occhi lucidi di lacrime nascoste. Era stato venduto adesso apparteneva a quell'essere...

Severus Piton avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo che si ritrovò a dover stare in punta di piedi...

Le labbra della fata furono violate dal bacio intenso e poco romantico...

La bocca di quell'uomo si aprì e cominciò a divorare sotto gli occhi di tutti la bocca del ragazzo.

La liguria di Severus entrò di prepotenza e cercava di esplorare il più possibile l'interno non ancora esporato. Lo violo con violenza crescente e in un modo sensuale e lascivo.

Il bacio s'interuppe e Idris con le lacrime che rigavano il viso rimase zitto mentre un filo di saliva si staccava da lui...

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Non sono riuscito a resistere...
Detto questo buona lettura 💙

Il soffio del vento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora