Iris si svegliò, il libro che l'altro giorno stava leggendo era sul tavolino e non sul suo petto. Oggi sarebbe dovuta venire Carla, per aspettarla continuò a leggere il libro di ieri sera.
Dopo un po' Carla arrivò, le fece scegliere i cibi e poi la ragazza le chiese <<chi è l'altra persona?>> indicando col capo la tenda <<è una ragazza della tua stessa età, vuoi conoscerla?>> Iris annuì, la donna spostò la tenda a lato facendo sporgere una ragazza mora che girò il capo verso Iris e le sorrise <<Tara, piacere>> <<bel nome, io sono Iris>> sorrise anche lei, era felice che aveva compagnia tra l'altro con una ragazza della sua stessa età. <<tu che ci fai qui?>> <<sono caduta dal cavallo mentre saltava un ostacolo, ho messo male il piede e mi sono rotta la caviglia... tu?>> <<io ho fatto un incidente>> La donna si ricordò di doverle dire una cosa <<Iris... vorrai sapere dei tuoi genitori, vero?>> la ragazza contenta di star per ricevere una risposta ma anche preoccupata le annuì <<tuo papà fu il primo ad essere colpito... non c'è l'ha fatta... tua mamma era molto fragile quindi non c'è l'ha fatta neanche lei...>> Iris sgranò gli occhi che cominciarono a lacrimare<<c-come...? sono morti...?>> Carla annuì dispiaciuta, Tara osservava la scena in silenzio. Iris continuò e sfogarsi, i suoi genitori erano la sua vita, non poteva vivere senza di loro... pianse molto ma grazie a Tara riuscì a calmarsi un pochino. La donna salutò e se ne andò, perciò Iris si voltò nuovamente verso la nuova amica <<per quanto tempo devi stare qua?>> chiese Iris. <<credo che fra qualche giorno posso ritornare a casa>> <<spero che ci dimettano lo stesso giorno>> <<lo spero anch'io>>. Le ragazze continuarono a fare conoscenza e pranzarono chiaccherando. Carla ritornò da loro <<Iris, mi hanno contattato i tuoi zii e hanno detto che ti terranno loro dopo che uscirai dall'ospedale>> Iris formò un ampio sorriso sulle sue labbra, sarebbe andata a vivere dalla sorella di sua mamma, cazzo! era felicissima, lì c'era anche suo cugino Ethan <<Carla, quando mi dimetterete?>> <<fra una settimana>> <<e Tara?>> <<fra 5 giorni>> le ragazze si guardarono tristi ma Tara non mollò <<posso essere dimessa allo stesso tempo di Iris? Ti supplico>> la donna sorrise e annuì <<convincerò il dottore>> Iris e Tara ringraziarono, Carla se ne andò dopo essersi informata se avevano bisogno di qualcos'altro. Iris era ancora curiosa per Tara, voleva sapere un po' di più su di lei <<sei figlia unica? Hai un animale domestico? Qual è il tuo colore preferito? Che scuola fai?>> Tara ridacchiò e le rispose <<sono figlia unica, ho due cani, il mio colore preferito è il verde e faccio linguistico>> <<anch'io faccio il linguistico! E se facciamo la stessa scuola?!>> esclamò entusiasta Iris <<sì! i tuoi zii dove abitano?>> <<sopra alla gelateria del centro>> <<anch'io abito vicino al centro! Abito dove c'è il parco comunale!>> entrambe sorrisero.
Iris e Tara passarono i giorni così, gli zii e Ethan erano venuti a far visita a Iris; un giorno Carla le portò in giro per l'ospedale e continuarono così fino all'ultimo giorno, Tara riusciva a camminare con le stampelle, invece Iris era totalmente guarita, aveva anche scoperto che era stata in coma per 2 settimane prima del risveglio. Tara aveva appena finito di fare i controlli, mancava Iris. Il dottore gli fece tutti i controlli ma mancava quello degli occhi. Puntò la luce sugli occhi di Iris, lei con un colpo brusco fece cadere la lucina dalle mani dell'uomo, sorpreso. Iris cominciò a piangere, anche Tara era confusa. Quando Iris si calmò spiegò il motivo di quel comportamento <<la luce... mi ha fatto venire in mente la luce dei fari della macchina che ci era venuta addosso... come un flashback...>> (l'idea dei flashback è stata ispirata da un film di cui non mi ricordo il nome, non è una mia idea) l'uomo capì, dopo i controlli le ragazze potevano tornare a casa, uscirono dall'ospedale dove c'erano i loro parenti. Dopo averli abbracciati tutti Iris presentò Tara ai suoi parenti, stessa cosa fece Tara con i suoi. Le ragazze dopo aver ricevuto i propri telefoni si scambiarono i numeri e si salutarono, promettendosi che si sarebbero scritte o chiamate. Iris entrò nella macchina dei suoi zii. <<quella Tara è una bomba! è bellissima!>> La ragazza scoppiò a ridere <<ti prego, non dirglielo!>> Iris annuì divertita. Arrivati a casa i suoi zii le comunicarono che la sua roba era in degli scatoloni nella sua nuova camera, Iris si piombò dentro ad essa e vide una stanza grande e luminosa, letto matrimoniale, armadio e scrivania. I muri la aspettavano per essere riempiti di poster.
Dopo aver finito di sistemare camera sua Iris ritornò giù, dove c'erano gli zii e Ethan. <<abbiamo una sorpresa per te!>>
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Vorrei odiarti ma non ci riesco
RomanceIris si risveglia in un ospedale con una nuova amica. Quando verranno dimesse Tara le farà conoscere i suoi cugini: Bill, gentile e empatico, e il gemello Tom, egoista e menefreghista, non che l'amore impossibile di Iris.