Victoria's pov
"Victoria farai tardi!" mi urlò mia madre dal piano di sotto.
Oggi era il mio primo giorno di università, nella facoltà che avevo sempre sognato di studiare: astronomia.
Le stelle erano l'unica cosa che mi mettevano pace durante le notti buie e insonni, dove ripensavo al mio passato.
Me l'ero promessa, dovevo lasciare indietro il passato. Ma non ci riuscivo mai a mantenere questa promessa.
"Victoria!!!!!" continuò ad urlare mia madre. "Arrivo, per l'amor di Dio".
Scesi giù, dove trovai mia madre intenta a fare una grande colazione.
Avevo lo stomaco chiuso dall'ansia.
Una nuova vita, nuove amicizie, nuovo tutto.
"Non mangi?" mi chiese lei apprensiva.
"Non ho molta fame"."Ti capisco. Anche il mio primo giorno di università non ero particolarmente tranquilla. Avevo un'ansia che mi divorava" La guardai mentre parlava, dandole un semplice piccolo sorriso.
"Troverai tante amiche e anche bei ragazzi" Sorrise "È arrivato il momento di fidanzarti".
La mia espressione cambiò all'improvviso, diventando totalmente seria.
"No." dissi in maniera secca e decisa "Non ho bisogno di un uomo, mamma. Andrà tutto bene"
"Perché ti ostini alle apparenze, tesoro? Ci sono tanti bei ragazzi, che sicuramente ti vorrebb..." provò a parlare, ma la interruppi dicendo "Ho detto no, mamma. Vado a prepararmi".
E la lasciai lì, piena di dubbi sul perché di questa mia scelta.
Se solo sapesse. Ma non potevo dirglielo.
***
Mi ero vestita in maniera molto semplice: una felpa rossa , cargo neri e le mie amate dunk nere."Non potevi impegnarti un po' di più nel tuo outfit per il primo giorno?" Mi chiese mia madre con tono fastidioso.
Ignorai la sua domanda, preoccupata.
Preoccupata che mi sarebbe potuto succedere lo stesso di anni prima.
"Ho capito. Non hai molta voglia di parlare" si zittii e accese la radio, che trasmetteva la canzone California Dreamin.
***
Appena arrivai davanti l'università, rimasi scioccata.
Era bellissima, avevo sempre desiderato frequentarla.Speravo solo di non avere problemi, visto che non ero il massimo della socialità.
Odiavo le feste, i pettegolezzi, le persone troppo affettuose.
"Bene, tesoro, mi raccomando. Ti verrò a trovare a Natale" mi abbracciò mia madre.
"Darò il massimo, mamma" sorrisi, mentre la lasciavo andare.
Ok, e adesso dove vado?
Decisi di prendere una piantina, ma non capivo niente.
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Explosion of the universe
ChickLitVictoria Miller ha un passato molto complicato alle sue spalle e un trauma che la tormenta in ogni momento. Quando va a studiare astronomia all'università, la materia che ama follemente da tutta la vita, spera di studiare in tranquillità senza probl...