Explosion of the universe

Capitolo 3

Victoria's pov

Dopo che quel microcefalo se n'era andato da camera mia, mi addormentai senza aspettare l'arrivo di sua sorella, ovvero della mia compagna di stanza.

Ero crollata. Quella giornata mi aveva distrutta.

Che figura di merda. Cooper mi ha visto mezza nuda.

Uno così perfetto come lui, biondo, occhi azzurri, muscoloso, vedendo le mie cosce grandi avrà pensato che sono orribile.

Anche se mi ha detto che mi trovava bella.

Ma quello lo dice a tutte. Quelli come lui vogliono soltanto scopare.

Il sole mi infastidiva gli occhi. Li aprii e sentii un fortissimo odore di sigaretta.

Mi girai verso l'altro letto della stanza e notai una ragazza.

Doveva essere Janette. Era bellissima, anche lei con capelli biondi e occhi azzurri.

Stava tranquillamente fumando, al chiuso, una sigaretta.

"Ehm... ciao?" bofonchiai, alzandomi dal letto e porgendole una mano per salutarla e presentarmi.

"Ciao" mi salutò lei gioiosa "sei la nuova, Victoria, vero?".
"Sì, sono io. Tu sei Janette?" le chiesi.
"Sì. Fatti dire che hai dei capelli rossi stupendi. Li adoro" mi rispose lei.

Già mi stava simpatica. Tutto il contrario di quell'insopportabile del fratello.

"Grazie" sussurrai imbarazzata "in realtà sono la mia più grande incertezza. Sai mi hanno sempre presa in giro, per il colore dei miei capelli, chiamandomi "rossa" o "pel di carota" . E comunque i miei capelli non hanno nulla da invidiare ai tuoi".

Lei mi sorrise, provando a parlarmi, ma subito le arrivò una chiamata.
"Scusa, devo rispondere" disse preoccupata.

Si allontanò, ma riuscì a sentire la conversazione.

"Sono cazzi tuoi" urlava arrabbiata "Ti avevo detto di non metterti nei casini, e cosa cazzo fai!! Sei un'idiota. Non ci sono più per te, Brandon, hai capito? Adesso basta, mi hai rotto il cazzo".

Brandon. Che cazzo aveva combinato?

Lei rientrò arrabbiatissima.

"Scusami. Mio fratello è un coglione. Spero per te non lo conosca mai" sbraitò.
"In realtà l'ho conosciuto proprio ieri sera. È venuto a lasciarti quella maglietta" le risposi.

"Lo so che può sembrare un bel ragazzo con un gran fascino. Ma è un coglione" disse lei.

"Lo so bene" iniziai io, facendole sgranare gli occhi "Senza offesa, ma ieri mi ha preso per il culo davanti a tutti i suoi amici. Mi ha chiamato "rossa" in maniera dispregiativa, mi ha puntato e..." .

"Lascialo perdere" tuonò Janette "Io esco. Se viene qua mandalo a fanculo" mi sorrise.

"Con piacere" le risposi io.

Quando Janette uscii dalla camera, decisi di prepararmi per il primo giorno di lezioni.

Mi feci una doccia, lavandomi i capelli, mi truccai leggermente, con soltanto poco mascara e un po' di gloss, per evitare di sembrare uno zombie.

Poi indossai un paio di jeans bianchi e una felpa nera con il logo dell'università.

Dato che avevo ancora tempo, abboccolai i miei capelli rossi, per renderli più vaporosi e meno strani.

Finalmente pronta, uscii dalla mia camera e mi recai a lezione.

***