Capitolo 1

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Premessa


Ciao a tutti/e ben ritrovati in questa nuova storia. 
Inizio con il dire che  Amore malato non è la solita storia come quelle che ho scritto fino ad ora, quì ogni cosa è diversa a partire da Carmine, Rosa, Donna Wanda ed altri che man mano arriveranno nei prossimi capitoli. 
Ci saranno scene forti, violente, spinte, con un linguaggio alle volte non tanto bello, cercherò comunque di non andare troppo oltre, però se magari a qualcuno può dar fastidio può saltare quella scena. 
L'idea per questa storia mi è venuta in mente guardando un video sia di Massi che di Maria, ma diciamo che per l'idea generale devo ringraziare una persona, se stai leggendo lo sai!
Per cui vi lascio con questo primo capitolo, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, se devo lasciar perdere o continuare. Qualsiasi curiosità vi risponderò e buona lettura! 








Maggio

Sabato sera 23:45


In una Napoli distopica versa sempre più nel degrado, un ragazzo in sella alla sua moto sta scappando dalle sirene della polizia che lo inseguono, non è la prima volta che si ritrova ad avere problemi con le forze dell'ordine, anzi è quasi di routine per lui.
Diverse volte si è ritrovato dietro le sbarre, oramai gli agenti sono abituati a vederlo entrare ed uscire dal commissariato di polizia, sanno che lui non cambierà mai.
E anche questa volta finirà male, lui sterza per entrare dentro un vicolo accelera cercando di seminarli ma non fa in tempo che due macchine gli tagliano la strada, e lui è costretto a fermarsi per non schiantarsi contro di loro.
I poliziotti puntano l'arma contro di lui, gli urlano di togliersi il casco e alzare le mani.
Carmine non oppone resistenza, non ha scampo, è costretto a ubbidire.
Fa come gli è stato detto toglie il casco appoggiandolo al manubrio e poi alza le mani al cielo.
Uno dei poliziotti prende le manette, tira giù un braccio e poi successivamente l'altro, Carmine ride di gusto, scende dalla moto ed entra nel retro della volante.
La radio è accesa trasmette la frequenza delle volanti presenti in zona, lui è stato catturato, ed è ora di rientrare in centrale.
Lui guarda il paesaggio scorrere fuori dal finestrino, non ha paura di finire a dormire in una cella, dentro di lui scorre adrenalina e smania di commettere dei reati.
Sua madre non è riuscita a cambiarlo, suo fratello non ci prova nemmeno.
Lui è uno dei buoni, conduce una vita ordinaria, si tiene lontano dalla criminalità non ne vuole sapere niente. Non approva il modo in cui Carmine si mette nei guai, di come cerca di attirare a
sé ogni sorta di male e di come non si preoccupi minimamente del suo futuro.
La loro madre, Wanda, invece ha perso da tempo l'interesse per la famiglia per lei conta solo ingraziarsi i suoi clienti.
Di giorno dorme non curandosi nemmeno di preparare il pranzo o uscire a fare la spesa. Passa il tempo a curare il suo aspetto, a fare lunghi bagni caldi e appena cala la notte il palazzo prende vita, e iniziano ad arrivare i primi clienti.
Ordine. Rispetto. Obbedienza.
Queste sono le regole da non oltrepassare se si vuole restare nella casa di tolleranza più illustre di Napoli.
Carmine è la pecora nera della famiglia.
Nonostante venga arrestato spesso, la sua fedina penale viene sempre ripulita dai poliziotti corrotti del distretto. La maggior parte di loro frequenta la casa di tolleranza di Wanda, tra cui il capo della polizia. 


Franco, l'agente di polizia scorta Carmine nella sua cella. Lo strattona quel poco che basta e toglie le manette ai suoi polsi. La porta della cella sbatte alle sue spalle, lui si gira guardandolo divertito e poi si siede sopra la branda, toglie le scarpe e con le mani incrociate dietro la testa, si sdraia.
Nella cella accanto vi è rinchiusa una donna sulla quarantina, ha lunghi capelli biondi e slavi, i suoi vestiti sono scialbi il top striminzito mostra un decolté cadente mentre la gonna corta in jeans lascia uscire un paio di gambe lunghe chiuse in degli stivali scuri fino al ginocchio.
Il trucco sul suo viso è ancora intatto, la donna sorride verso Carmine, cammina fino alle sbarre che dividono le loro celle.
-Ehi, vuoi divertirti un pò?-
Carmine alza lo sguardo alla cella accanto, la donna preme il seno coperto contro le sbarre, sorride lasciva verso di lui per farlo avvicinare a lei.
-Lasciami in pace- Dice lui riappoggiando la testa sopra il cuscino.
-Posso farti divertire...dai avvicinati-
-Ti ho detto di lasciarmi in pace. Le cagne di mia madre sono migliori di tutte le puttane di strada, inclusa tu-
Il sorriso della donna si cancella dal suo viso, da le spalle a Carmine irritata per essere stata rifiutata.
-Vaffanculo-
Lui sorride guardandola tornare a sedersi, in un altra cella vi è solo un barbone oltre loro, questa notte sarà lunga, ne ha passate tante simili.
Domani sarà fuori, riavrà la sua moto e tornerà a casa.
È sempre stato così, e non gli importa del perchè ogni volta riesce a sfuggire ai guai, a lui non interessa. 

Amore malato - AU [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora