Capitolo 2

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È l'alba e tutto al porto inizia a muoversi, i gabbiani si innalzano alti nel cielo di Napoli volano in cerchio tra le navi ancora ormeggiate, tra poco i barcaioli faranno il loro ingresso all'industria ittica.
Le vele verranno spiegate, le ancore sollevate e i motori accesi. Le reti da pesca vengono controllate ogni sera e mattina prima di lasciare il porto e prendere il largo.
Don Salvatore parcheggia l'auto nel posto riservato a lui e Rosa, lei però non è ancora arrivata.
Questa mattina non hanno fatto colazione insieme, e quando ha bussato alla sua porta lei non ha risposto.
Per lui non è una novità, sua figlia è uno spirito libero, entra ed esce da casa senza dovergli chiedere il permesso.
Ha iniziato il lavoro di cubista al Piper di punto in bianco, anche se lui avesse detto di no lei avrebbe comunque accettato.
Entra in ufficio con un caffè tra le mani e il giornale sotto il braccio. La scrivania è vuota, il pc spento e i fascicoli al loro posto nell'archivio. Appoggia gli occhiali da sole sopra di essa digita il numero di sua figlia dal telefono fisso dell'ufficio, questo squilla a vuoto, non riceve risposta nemmeno quando ritenta una seconda volta.
E allora lascia perdere, il primo pensiero è che magari sua figlia ha fatto tardi la sera prima al Piper, e per questo arriverà più tardi.
Nel frattempo arriva Mimmo un giovane che lavora da diverso tempo insieme a Don Salvatore, è colui che gestisce lo scarico della merce quando le navi tornano al porto.
È segretamente innamorato di Rosa.
A lei però non è mai interessato, Mimmo la corteggia dal primo giorno in cui l'ha vista lavorare con suo padre, da quel momento non c'è stato giorno in cui lui non abbia provato a sedurla.
Don Salvatore non ha mai interferito nei rapporti di sua figlia, non è ne pro ne contro Mimmo, ma preferisce non mettere bocca nella vita privata di Rosa.
-Ho visto che siete venuto da solo, tutt'apposto?-
-Rosa non mi risponde...-
-Vuole che vada a prenderla io? Magari è rimasta al Piper-
L'uomo annuisce, ma prima dice a Mimmo di parlare con i marinai, oggi andranno a gettare le reti da pesca in una nuova area.
-Ma siete sicuro?-
-Si, il mio contatto mi ha detto che la pesca in quel posto è molto proficua-
-Basta che non abbiamo problemi con la guardia costiera, la scorsa settimana hanno preso una buona parte di pescato-
-Questa volta andrà bene-
-Se lo dite voi...vado-
Don Salvatore guarda l'ora sull'orologio al polso, appena sua figlia arriverà al lavoro si prenderà una ramanzina, lui odia chi fa ritardo. 


Donna Wanda osserva soddisfatta i guadagni ottenuti tutta la notte, li arrotola dopo averli contati e soddisfatta dell'ingente somma introduce in una busta quelli per le sue ragazze.
Hanno lavorato bene deliziando tutti i clienti che si sono presentati la sera prima, qualcuno ha voluto anche lasciare delle mance per l'ottimo servizio.
Con addosso una lunga vestaglia colorata, le forcine nei capelli e struccata esce in corridoio, bussa energicamente alla porta di Sana. La giovane donna viene ad aprire poco dopo il suo corpo coperto da un accappatoio dai toni chiari, i capelli raccolti da un lato il viso candido racchiude stanchezza.
-Sei stata brava...- Donna Wanda le porge la busta con dentro la sua paga e qualche mancia. Sana la prende ringraziandola come tutte le volte, Donna Wanda volge lo sguardo dentro l'appartamento chiedendo del figlio.
-Lui non c'è...non lo vedo da ieri-
-Meglio così. Lo sai che ti permetto di fare quello che vuoi con lui solo perchè sei la migliore delle mie ragazze, ma non sfidare la mia pazienza. Goditi la giornata libera- Le dice Wanda tornando nel suo appartamento.-...strega...- Sussurra Sana subito dopo aver chiuso la porta, gira la chiave nella serratura impedendo l'accesso a chiunque. Torna in camera da letto prende il cellulare e digita un numero, questo squilla ma non riceve nessuna risposta.
Con frustrazione lei lo getta sopra il copriletto sgualcito, accende una sigaretta aspirando il fumo, Carmine non ha risposto alla sua telefonata.
Ha dormito fuori casa e non è tornato, da qualche giorno litiga spesso con sua madre e le volte in cui dorme nel suo appartamento confessa la smania di lasciare la città.
Sana sapeva che un giorno non avrebbe più rivisto Carmine, ma sperava che quel giorno sarebbe arrivato il più tardi possibile.
Lei lo ama, ma sa bene che non c'è futuro con lui, non se continua a lavorare per sua madre-
Wanda non permetterà mai di lasciare la casa per fuggire insieme al figlio, la vita di Sana si è fermata nel momento in cui ha venduto il suo corpo a Donna Wanda. 

Amore malato - AU [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora